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Zimbabwe, colloqui tra il regime e l’opposizione

Esponenti dei due partiti si sono incontrati in Sudafrica. L’obiettivo è un governo di unità nazionale

di Redazione

Lo Zanu-PF, il partito al potere nello Zimbabwe, ha avviato una serie di colloqui in Sudafrica con l’opposizione del Movimento per il cambiamento democratico (Mdc).

Si tratta del primo incontro tra gli esponenti dei due partiti dopo il contestato voto che, alla fine di giugno, ha riconfermato il presidente Robert Mugabe alla guida del Paese.

La scorsa settimana l’Unione africana (Ua), nel corso del vertice di Sharm el-Sheikh, ha lanciato un appello a tutte le parti affinché sia formato in Zimbabwe un governo di unità nazionale che, sul modello del Kenya, preveda la partecipazione dell’opposizione.

Il presidente sudafricano Thabo Mbeki svolge il ruolo di mediatore su mandato della Comunità per lo sviluppo dei Paesi dell’Africa del Sud (Sadc), anche allo scopo di evitare l’approvazione di sanzioni a carico del regime di Mugabe in seno al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Ieri il premier britannico Gordon Brown ha detto che la Gran Bretagna e gli altri partner occidentali sono pronti a varare un pacchetto di sanzioni, tra cui l’embargo sulle armi e il congelamento dei beni personali del presidente Mugabe. nonché di 13 suoi stretti collaboratori.

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