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Zimbabwe, Tsvangirai esce dall’ambasciata

Il capo del MDC torna a casa dopo una settimana nella sede diplomatica. Intanto l’Iran si schiera con Mugabe

di Redazione

Il leader dell’opposizione dello Zimbabwe, Morgan Tsvangirai, ha lasciato la sede dell’ambasciata olandese ad Harare ed è tornato nella sua abitazione. A confermarlo parlando al Telegraaf è stato un portavoce del Ministero degli Esteri olandese: la sede diplomatica resterà in stretto contatto con il leader del Movimento per il Cambiamento Democratico.

«Tsvangirai», ha sottolineato il ministro degli Esteri olandese, Maxime Verhagen, «è sempre benvenuto nell’ambasciata». Il capo dell’opposizione aveva cercato riparo nella sede diplomatica la settimana scorsa perchè temeva per la propria incolumità.

Intanto interviene sulla questione delle elezioni anche Teheran, che esprime rispetto per l’esito del voto celebrato il 27 giugno scorso nello Zimbabwe. Questo malgrado le denunce per un ballottaggio che ha visto in lizza un candidato unico, essendo stato l’altro costretto a ritirarsi per la campagna di violenza messa in atto contro i suoi sostenitori.

«L’Iran» ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri, Mohammad-Ali Hosseini, citato dall’Irna «rispetterà la volontà del popolo dello Zimbabwe, qualunque essa sia». Teheran auspica che i risultati delle presidenziali possano contribuire agli interessi, alla crescita ed all’indipendenza di quel paese.

La scelta del paese persiano di schierarsi con Mugabe sembra essere una risposta agli Stati Uniti, che non intendono riconoscere l’elezione del dittatore. Da tempo l’Iran sta stipulando accordi con stati che sono “non graditi” a Washington.

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