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Zimbabwe: UE e Onu chiedono il rientro delle Ong

La Commissione Europea ha intimato al regime di lasciar lavorare le organizzazioni umanitarie. Intanto è stato arrestato per la seconda volta il leader dell'opposizione

di Redazione

La Commissione europea ha lanciato un appello al governo dello Zimbabwe affinché revochi immediatamente la messa al bando di tutte le attività delle Ong straniere nel Paese, accusate di fare campagna elettorale per il Movimento Democratico del Cambiamento (MDC), guidato da Morgan Tsvangirai. «Questo divieto deve essere rimosso immediatamente», afferma in una nota diffusa a Bruxelles il commissario europeo allo Sviluppo e agli Aiuti umanitari, Louis Michel.

«Sono molto angosciato dal fatto che centinaia di migliaia di persone la cui sopravvivenza dipende dagli aiuti della Commissione europea e di altri debbano adesso far fronte a un futuro più incerto», prosegue il commissario, ricordando che gli sforzi umanitari sono da sempre basati su «principi di indipendenza, neutralità ed imparzialità».

Il ministro dell’Informazione Sikhanyiso Ndlovu afferma che alcune ong fanno apertamente campagna elettorale, e danno il loro aiuto umanitario solo ai simpatizzanti dell’opposizione, accusa immediatamente smentita dalle Ong. Il 27 giugno prossimo nello Zimbabwe si voterà per il secondo turno delle presidenziali. L’Ue rimane il più importante donatore del Paese africano. Nel 2007, Bruxelles ha stanziato 90,9 milioni di euro in aiuti umanitari alle popolazioni più vulnerabili.

Agostinho Zacarias, coordinatore Onu per gli aiuti umanitari nello Zimbabwe, ha annunciato l’intenzione di incontrare le autorita’ del paese per chiedere che le agenzie di soccorso possano riprendere le loro operazioni, fornendo generi alimentari, acqua potabile, assistenza sanitaria ed altri servizi alla popolazione

Secondo le organizzazione umanitarie quattro milioni di persone, circa un terzo della popolazione, non ricevono più gli aiuti alimentari. La decisione del governo serve ad evitare che gli operatori possano essere testimoni di violenze politiche. Proprio ieri alcuni diplomatici americani e britannici sono stati arrestati perché accusati di svolgere indagini per aiutare l?opposizione. Le forze dell?ordine li hanno liberati solo dopo l?intervento di Washington e Londra.

E proprio questa mattina il leader del partito d?opposizione, Tsvangirai, è stato fermato e poi rilasciato per la seconda volta in una settimana. Tsvangirai doveva partecipare ad un comizio politico. La polizia non ha giustificato il gesto.

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