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Ancora 250mila bambini soldato #redhandday per dire basta!

Il 12 febbraio 2002 entrò in vigore il Protocollo opzionale alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sull'utilizzo dei minori nei conflitti armati. E proprio il 12 febbraio è la giornata dedicata a dire stop ai bambini soldato

di Antonietta Nembri

C’è una giornata dedicata a dire no all’utilizzo dei bambini soldato. È il 12 febbraio perché proprio il 12 febbraio del 2002 entrò in vigore il Protocollo opzionale alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, riguardante l’uso dei minori nei conflitti armati. Secondo questo protocollo nessun minore di 18 anni può essere reclutato con la forza o utilizzato direttamente nelle ostilità, né dalle forze armate di uno Stato né da gruppi armati.

Ma nonostante 153 Stati abbiano ratificato il protocollo e si siano impegnati a bandire l’uso dei bambini nei conflitti armati questo fenomeno continua a essere diffuso. Si stimano 250mila minori impiegati nelle azioni belliche – rivela una nota di Sos Villaggi dei Bambini Italia. «Siamo molto felici che l’Italia abbia ratificato. Siamo stati il 25esimo Paese a farlo. Si avvicina l’obiettivo di una ratifica universale del Terzo Protocollo Opzionale della Convenzione sui Diritti del Bambino» afferma Maria Grazia Rodriguez Y Baena, Presidente di Sos Villaggi dei Bambini Italia. «I bambini e i ragazzi, a titolo personale o rappresentati in gruppo o da associazioni, potranno presentare al Comitato Onu per i diritti dell’infanzia reclami relativi alle violazioni dei propri diritti sanciti dalla Convenzione stessa e dei due Protocolli opzionali concernenti rispettivamente, il coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati, la vendita, la prostituzione minorile e la pornografia rappresentante minori. Il Protocollo vale solo per i 25 Stati che hanno ratificato. In Italia entrerà in vigore tra tre mesi. Un risultato davvero importante».

I bambini sono utilizzati nei conflitti in Paesi come l’Iraq o la Siria, l’Afghanistan, la Nigeria, la Somalia, la Repubblica Centrafricana, Il Sud Sudan e il settore nordorientale della Repubblica Democratica del Congo.

Inoltre, per tutta le giornata di domani, venerdì 12 febbraio è attiva la campagna Red Hand Day, grazie alla quale sono state raccolte più di 425mila impronte di mani per chiedere di porre fine reclutamento dei bambini. Tra le impronte raccolte «ci sono anche quelle dei nostri bambini e ragazzi. È una vergogna che nel 2016 stiamo ancora assistendo a migliaia di bambini che combattono nei conflitti armati di tutto il mondo. I bambini devono essere armati di cultura e amore, non di pistole. I bambini hanno il diritto di essere solo bambini», ha dichiarato Tom Malvet, Direttore Internazionale di Sos Villaggi dei Bambini. Da parte sua Annette Mkandawire, responsabile Sos dell’Africa orientale e meridionale ribadisce il fatto che «crescere una generazione con orrore e violenza crea individui capaci solo di produrre orrore e violenza. Noi lottiamo ogni giorno affinché i bambini comprendano che la pace è l’unica risposta possibile».