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Costalli (MCL): «Bene i forti richiami del Card. Bagnasco su Europa, lavoro e povertà»

Per il presidente del Movimento Cristiano Lavoratori, la Chiesa dimostra di essere un'attenta e profonda conoscitrice della realtà sociale del Paese, sempre attenta al volto umano dei fatti del mondo

di Redazione

“Le parole del Cardinal Bagnasco al Consiglio Permanente della Cei rappresentano, ancora una volta, un grande incoraggiamento ad approfondire il significato dell’essere cristiani oggi e a proseguire la strada dell’integrazione e dell’accoglienza nel solco di un forte richiamo all’identità cristiana: parole che sono un faro che ci aiuta a non deviare dal nostro cammino di cristiani attenti al cuore delle cose”: questo il primo commento ‘a caldo’ del Presidente nazionale del MCL, Carlo Costalli, che ha sottolineato di “condividere pienamente” le parole del Presidente della Cei.

In particolare, Costalli si è soffermato sui passaggi della Prolusione che riguardano l’Europa (“oggi c’è bisogno di un più di Europa”) e sulla necessità di imparare ad accogliere i migranti senza temere le colonizzazioni del pensiero unico, forti invece della nostra identità cristiana: “Il regalo migliore che possiamo fare all’Europa, e dunque anche all’Italia (e a noi stessi), è provare a restituire a entrambe un’anima ed una cultura politica”, ha detto Costalli, rammaricato per “la miopia dell’UE che non ha avuto il coraggio di inserire nella Costituzione un doveroso richiamo alle radici storico-culturali cristiane: per confrontarci con gli altri dobbiamo sapere chi siamo, da dove veniamo e soprattutto dove vogliamo andare”. Condividiamo appieno, ha inoltre aggiunto Costalli, il rischio, sottolineato da Bagnasco, delle “colonizzazioni in atto, che il Papa chiama ‘pensiero unico’”.

Poi il lavoro, altra questione fondamentale sulla quale il Cardinal Bagnasco si è soffermato a lungo, “con sottolineature e richiami assolutamente condivisibili”. Per Costalli “la situazione stagnante dell’economia italiana è, e rimane, il primo problema da affrontare: la ripresa non c’è, l’occupazione non accenna a crescere e quella giovanile è addirittura in calo, l’indice della fiducia degli italiani è in rapida discesa. In questa situazione ci sono responsabilità complessive dell’Europa – che dovrebbe lavorare per ristabilire un clima di fiducia – ma anche di chi siede nella stanza dei bottoni della politica, che non ha un progetto strategico e continua con provvedimenti tampone ed una tantum”.

“Bene ancora – ha detto infine il Presidente del MCL – il forte richiamo del Cardinal Bagnasco alle povertà dilaganti: un punto fondamentale, ribadito anche dagli ultimi dati Istat, diffusi appena ieri, che mostrano come solo negli ultimi dieci anni le famiglie italiane che vivono in povertà assoluta sono quasi raddoppiate (+93,2%), passando da 819.000 del 2005 a più di 1,5 milioni nel 2015”.

“Temi forti, quelli scelti dal Presidente della Cei, che dimostrano ancora una volta come la Chiesa sia attenta e profonda conoscitrice della realtà sociale del Paese, sempre attenta al volto umano dei fatti del mondo: una guida sicura che continueremo a seguire con affetto, dedizione e, soprattutto, concretezza”, ha concluso il leader del MCL.