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Migrazioni al centro di Tuttaunaltrafesta 2017

La tre giorni al Pime di Milano si apre venerdì 19 maggio con lo spettacolo" Bilal - nessun viaggiatore è straniero", tratto dal libro del giornalista Fabrizio Gatti. Tra gli ospiti padre Alejandro Solalinde, candidato al Premio Nobel per la pace 2017. Non mancheranno la fiera del commercio equo e solidale, musica e laboratori per bambini e adulti

di Antonietta Nembri

Si apre venerdì 19 maggio il lungo weekend di Tuttaunaltrafesta manifestazione che da 18 anni è organizzata dai missionari del Pime nei giardini dello stesso Istituto missionario a Milano. Non solo spazio dedicato al commercio equo e solidale, ma anche concerti, spettacoli, eventi, laboratori e animazioni per bambini e adulti. Tre giorni intensi che quest’anno sono dedicati alle migrazioni e che avranno come ospite d’onore, domenica 21 maggio, il candidato al Nobel per la Pace padre Alejandro Solalinde, in Italia per presentare il libro, scritto con Lucia Capuzzi “I narcos mi vogliono morto” (qui l’intervista rilasciata a Vita dal festival del libro di Torino ).

I giardini del Pime di Milano (via Mosé Bianchi, 94) si aprono venerdì e la giornata avrà come momento centrale lo spettacolo "Bilal-nessun viaggiatore è straniero". Due le rappresentazione, la prima alla mattina è dedicata alle scuole superiori, mentre alle ore 21 lo spettacolo sarà aperto a tutti nel corso di una serata speciale a sostegno dei progetti del Pime (in particolare dell’opera di fratel Fabio Mussi, missionario Pime in prima linea accanto a profughi e sfollati nell’estremo nord del Camerun dove giunge chi fugge da Boko Haram) e di Medici Senza Frontiere per l'assistenza ai profughi.
Prodotto da EgumTeatro con Leonardo Capuano e la regia di Annalisa Bianco, lo spettacolo è tratto dal libro Bilal-Viaggiare, lavorare, morire da clandestini del giornalista Fabrizio Gatti che sarà presente alla rappresentazione delle ore 21. Bilal è il racconto di “uno di noi” che mette la sua vita in pericolo travestendosi da “straniero”, recitando una parte, per capire le motivazioni di chi prende la via delle migrazioni. È la storia di uomini e donne in fuga dalla miseria, che con ogni mezzo cercano di difendere la loro dignità, i loro corpi torturati, le loro intelligenze umiliate, le loro ambizioni negate con ferocia.

La giornata di sabato 20 maggio si apre con #Run4Dignity, nome della campagna lanciata lo scorso anno in occasione di Tuttaunaltrafesta 2016 per la raccolta di scarpe da corsa usate e non a sostegno dei missionari nel mondo (vedi news ) che quest’anno diventa una corsa vera e propria, una manifestazione podistica organizzata dal gruppo di runner solidali Marziani Inside che correranno a sostegno dei progetti del Pime (partenza ore 9,30 da Qt8 e arrivo al Pime previsto per le ore 11).

Vario e articolato il palinsesto allestito per l’edizione 2017 di Tuttaunaltrafesta tra testimonianze, incontri e approfondimenti dal mondo della solidarietà, del Terzo settore e delle missioni. Non mancheranno eventi musicali e laboratori per adulti e bambini. Tra le novità in particolare, una postazione per il tiro con l’arco, in collaborazione con Tas-Tourism’s Archery Service e i workshop e le dimostrazioni con stampante 3d e plotter da taglio a cura di Yatta!Fai da noi. Sabato 20 maggio la scuola di musica Cluster presenta Io canto per il mondo, cori in concerto a sostegno di un progetto del Pime in Cambogia; domenica si esibiranno invece finalisti del quinto Chorus Contest a carattere interreligioso a cura dell’associazione culturale La Mangrovia.

Sabato 20 maggio sarà anche possibile approfittare dell’aperitivo solidale con i giovani di Kamba, un progetto che unisce cucina e progetti di solidarietà e integrazione. Kamba è infatti un’associazione nata dalla collaborazione con lo chef Kitabi.

Molto ricca per tutti e tre i giorni la presenza di realtà che vanno dal commercio equo e solidale all’artigianato con valenza sociale, dai prodotti dei monasteri alle associazioni e alle cooperative sociali.
Tra le novità 2017 si registra inoltre una forte presenza dei progetti di critical fashion & beauty realizzati – da maker e hobbiste al femminile – con materiali di recupero e non, che spaziano dagli abiti per bambini certificati bio agli accessori cruelty free ricavati dal matelassé o da camere d'aria e copertoni fino all’Hair Kitchen Social Club dell’eco-parrucchiere Rella Toska.


Qui sotto il video promozionale dell'evento


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