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Più risorse per far decollare gli ITS: 65 milioni in tre anni

Dagli attuali 13 milioni di euro l’anno a 35 milioni a decorrere dal 2020: dalla legge di Bilancio 2018 il Fondo per gli ITS-Istituti Tecnici Superiori esce con un consistente aumento. «Potenziamo così lo sviluppo di quegli strumenti di innovazione tecnologica legati anche all’industria 4.0», ha detto Gabriele Toccafondi

di Sara De Carli

Da 13 milioni di euro l’anno a 35 milioni a decorrere dal 2020. Dalla legge di Bilancio 2018 il Fondo per gli ITS-Istituti Tecnici Superiori esce così, con un consistente aumento. Già il testo della manovra presentata dal Governo a fine ottobre aumentava le risorse stanziate per il Sistema ITS, per aumentare i corsi e gli iscritti, stanziando 5 milioni in più nel 2018, 15 milioni in più nel 2019 e 30 nel 2020. Il testo finale punta ancora di più sul sistema ITS, stanziando 10 milioni di euro nel 2018, 20 per il 2019 e 35 a decorrere dal 2020. Risorse che si aggiungono ai 13 milioni di dotazione base del Fondo.

Piena soddisfazione da parte del sottosegretario Gabriele Toccafondi, che ha sempre creduto nel formazione terziaria non universitaria. Dal 2013 ad oggi gli ITS hanno triplicato gli iscritti (oggi sono 9mila), con un dato occupazionale importante, che segna un’occupazione per oltre l’80% dei diplomati. «Potenziamo così lo sviluppo di quegli strumenti di innovazione tecnologica legati anche all’industria 4.0», ha detto.

Soddisfatto anche Alessandro Mele, coordinatore della Cabina di Regia del Sistema ITS: «È un riconoscimento del valore degli ITS, che continuano a crescere. Molti accordi nazionali e internazionali attestano la maturità di un sistema pronto a decollare: le risorse approvate rappresentano un importante traguardo. Ma non basta: attendiamo l’urgente decreto della ministra Fedeli sulle lauree professionalizzanti, che dovrà arrivare quanto prima, altrimenti rivivrebbe il decreto Giannini, tornando alla cannibalizzazione Università-ITS».


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