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Abbiamo 57 anni, ma ancora tanta voglia di fare

Dal 10 al 12 maggio Lignano Sabbiadoro ospiterà le Manifestazioni Nazionali della Uildm. Intervista con il presidente Marco Rasconi

di Sara De Carli

«Abbiamo 57 anni, ma ancora tanta voglia di fare»: Marco Rasconi, presidente di UILDM, sintetizza così l’Associazione alla viglia delle Manifestazioni Nazionali che si terranno dal 10 al 12 maggio a Lignano Sabbiadoro. «Il punto della situazione? Siamo una realtà con 57 anni di storia, che però ha voglia di rinnovarsi, di ritrovare i valori per cui è nata, di combattre le battaglie per cui è nata. Abbiamo però bisogno di rinvigorirci per continuare a lottare e le Manifestazioni sono questo, ritrovarsi per riprendere forza e ripartire verso il futuro». Delegati, soci, volontari, familiari, medici e addetti ai lavori, ma anche simpatizzanti e amici provenienti dalle 66 Sezioni UILDM sparse per tutto il territorio nazionale si raduneranno per fare il punto sui progetti e le azioni promossi a livello nazionale e locale e a pianificare le attività future. Fra i prossimi appuntamenti c’è anche un’udienza privata da Papa Francesco, per il prossimo 2 giugno, con 1.500 partecipanti.

Marco, lei ha 39 anni ed è stato eletto presidente nel 2016: cosa ha trovato?
Ho trovato tanta voglia di fare e anche tanta stanchezza. Dobbiamo riuscire a coinvolgere di più le persone. La direzione nazionale ha tanti volti nuovi e giovani, diciamo che siamo l’immagine di ciò che vogliamo diventare: tante sezioni ci stanno provando: Venezia ad esempio ha appena eletto un presidente di 23 anni. C’è bisogno di strutturare le modalità di coinvolgimento dei giovani, abbiamo ricostituito il gruppo giovani, anche a Lignano ci sarà un momento per loro, per capire cosa vogliono, come vedono la Uildm e come la vogliono in futuro.

I questi due anni quali cambiamenti ci sono stati in Uildm?
C’è una maggiore conoscenza del territorio, grazie alla comunicazione: abbiamo rinnovato sito e l’identità associativa. C’è maggior collegamento tra le sezioni, più collaborazione. Infine la campagna sui parchi giochi per tutti sta iniziando a portare i suoi frutti. In generale riusciamo a raccontare meglio la nostra voglia di vivere.

Il vostro progetto ‘PLUS’ per l’inclusione lavorativa è arrivato primo nella graduatoria del primo bando “unico” previsto dalla riforma del Terzo settore. Perché sull’inclusione lavorativa c’è ancora tanto da fare?
Una persona con Distrofia Muscolare vive di più e meglio. Se parliamo di vita indipendente e di qualità della vita, il lavoro non può non essere un pezzo di quella vita. Tutte le persone che incontro vogliono essere attive e partecipi a tutti i livelli, dalla famiglia, allo sport, dal lavoro al tempo libero. Aver vinto dimostra che abbiamo tanta volontà: il tema del lavoro deve diventare un nostro tema forte, perché porta la voglia di essere inclusi.

Ci sarà un focus su “Riabilitazione tra presente e futuro. Cosa bolle in pentola?”, in cui si parlerà anche di nuove tecnologie robotiche indossabili per la riabilitazione e l'assistenza motoria.
La riabilitazione è un tema caldo, che le persone ci hanno chiesto di affrontare. C’è tanto fermento, la robotica ma anche la pet terapy o l’idrokinesi terapia. Ci sono nuove modalità di riabilitazione, ma anche la necessità di consolidare l’idea che la riabilitazione fatta in un certo modo è fondamentale e non può essere bypassata rispetto alla presa in carico globale, con persona al centro. Ci sarà anche una tavola rotonda sulla figura dell’assistente sessuale, racconteremo cos’è all’estero questa figura. L’idea è di cominciare a parlare, per cogliere il bisogno delle persone e capire cosa UILDM ne pensa, nella sua base.