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Cooperazione & Relazioni internazionali

Corridoi umanitari, parte il diario di viaggio di Daniele Biella dal Niger

Il giornalista, formatore e scrittore volerà in Niger per seguire i lavori preparatori di Caritas Italiana e Unhcr con cui saranno selezionate le persone vulnerabili che nei prossimi mesi saliranno su un aereo speciale per arrivare in modo sicuro in Italia. Da mercoledì 27 a domenica 31 su Vita.it ospiteremo ogni giorno una puntata del suo viaggio

di Lorenzo Maria Alvaro

Si parte. Il giornalista, formatore e scrittore Daniele Biella vola in Niger a seguire le fasi preparatorie dei corridoi umanitari di Caritas Italiana e Unhcr e i suoi racconti terranno compagnia i lettori di Vita.it da mercoledì 27 a domenica 31 gennaio: ogni mattina una nuova pagina di diario che arriverà direttamente da uno dei Paesi più poveri del mondo, che oltre a lottare con le dure condizioni ambientali è diventato anche uno Stato cruciale del continente africano nella lotta al terrorismo e al traffico internazionale di esseri umani.

Un’equipe di Caritas Italiana, con la collaborazione in loco di Unhcr, l’Alto Commissariato dell’Onu per i rifugiati che in Niger è guidato da Alessandra Morelli (“Il Sahel è in fiamme”, aveva lanciato l’allarme proprio a Vita.it lo scorso dicembre), torna in questi giorni nel Paese africano per selezionare le persone vulnerabili che nei prossimi mesi saliranno su un aereo speciale per arrivare in modo sicuro in Italia, dove verranno accolte in apposite strutture messe a disposizione da privati: è il meccanismo dei canali o corridoi umanitari, opera virtuosa messa in atto anche con la Cei, la Federazione delle Chiese Evangeliche e la Tavola Valdese e l’vallo del ministero dell’Interno italiano), che annulla le problematiche delle migrazioni forzate di questi anni – il rischio di morire nel deserto del Sahara, nelle prigioni libiche o nel Mar Mediterraneo, il guadagno illecito dei trafficanti – ma che riguarda ancora numeri limitati in rapporto alle proprie potenzialità.

«Nella comunicazione nulla può mai completamente sostituire il vedere di persona», ha detto nelle scorse ora Papa Francesco in occasione della 55ma Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali. Altrimenti si rischia di finire «in una comunicazione preconfezionata, senza uscire mai uscire per strada per incontrare le persone», aggiunge il pontefice, che esorta «a raccontare anche le vicende delle popolazioni più povere».

Ecco, quello che farà Daniele Biella nei prossimi giorni sarà proprio questo: un giornalismo che incontra e che vede con i propri occhi. Vita.it è con lui: siateci anche voi.


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