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Nella legge di bilancio 25 milioni contro l’anoressia e 27 per l’autismo

È stato votato al Senato un emendamento che istituisce un Fondo presso il Ministero della Salute per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e della Alimentazione, con dotazione di 25 milioni di euro. Via libera anche all’incremento del Fondo dedicato allo spettro autistico: la cifra stanziata è di 27 milioni di euro

di Sabina Pignataro

Questa notte è stata votato al Senato un emendamento alla legge di bilancio in materia di disturbi della nutrizione e della alimentazione. Due le importanti novità. La prima: è stato istituito presso il Ministero della Salute il “Fondo per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e della Alimentazione”, con dotazione di 15 milioni di euro per il 2022 e 10 milioni per il 2023. Al finanziamento possono accedere tutte le regioni. Una decisione che potrà aiutare molte famiglie che affrontano questo problema e che a volte non trovano risposte nel servizio pubblico.
Lo annuncia in un tweet la sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento e senatrice PD, Caterina Bini, impegnata a seguire i lavori della Commissione. «Un grande risultato di cui sono felice e allo stesso tempo commossa. Quattromila morti l’anno, dieci al giorno sono un numero che fa venire i brividi. Speriamo sia solo l’inizio di un cammino migliore».


L’altra notizia importante è che i disturbi alimentari verranno riconosciuti in una categoria a se stante nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), con un budget autonomo da quello destinato alla cura delle patologie psichiatriche. E questo amplierà le possibilità di erogare prestazioni e servizi gratuiti (o dietro pagamento di un ticket) attraverso il SSN.


«Grande soddisfazione, finalmente ci è stata data dignità, siamo stati visti», commenta Stefano Tavilla, presidente dell’associazione Mi Nutro di Vita e papà di Giulia, morta a 17 anni per bulimia. Proprio lui aveva lanciato una petizione su change.org (firmata da 20 mila persone) affinché i disturbi del comportamento alimentare venissero inseriti all’interno dei LEA, Livelli Essenziali di Assistenza, con un budget specifico.


Ad ottobre un’onda viola, simbolo della lotta contro i Disturbi del Comportamento Alimentare, aveva manifestato a Roma per chiedere al Governo un potenziamento dei servizi di cura.


«Abbiamo iniziato a raccogliere i primi frutti di quello che abbiamo cercato di fare in questi anni, ognuno dalla propria prospettiva, le associazioni dei familiari, noi clinici, i ragazzi affetti dai disturbi del comportamento alimentare», commenta Leonardo Mendolicchio, psichiatra – Direttore U.O.C. Riabilitazione dei Disturbi Alimentari e della Nutrizione – Auxologico Piancavallo.
«Il riconoscimento dei disturbi alimentari in una categoria a se stante nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) amplierà le possibilità di erogare prestazioni gratuite, ma soprattutto pungolerà le regioni a dotarsi di quei servizi, che potranno erogare queste prestazioni. Questo è un primo passaggio che ci consente davvero di iniziare a portare nell’agenda politica, in modo strutturato, il tema dei disturbi alimentari e i loro bisogni».


27 milioni dedicati al fondo Spettro Autistico
La Commissione Bilancio del Senato ha inoltre approvato all'emendamento alla manovra che prevede l'incremento del fondo per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico. Lo annuncia in un tweet la sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento e senatrice PD, Caterina Bini. La cifra stanziata è di 27 milioni di euro.

In apertura, la foto che Silvia Bevilacqua ha presentato in occasione della mostra organizzata da Ri-scatti Onlus in collaborazione con l’Ospedale Niguarda di Milano e l’Associazione Erika.


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