L'altro credito
Banca Etica, dopo i veleni, Aldo Soldi nuovo presidente
L’Assemblea dei soci ha approvato il bilancio ed eletto gli organi di governance. Il saluto della presidente uscente Anna Fasano: «Grazie, nella consapevolezza che l’etica può convivere con la finanza e costituirne il motore più potente». VITA ha seguito la mattinata che chiude una campagna elettorale sorprendente nei toni ma utile per riflettere. Il neo eletto: «Sarò il presidente di tutta la nostra comunità»

Nel dibattito se ne sono sentite, ancora una volta, di tutti i colori. Come il rosso sangue, evocato da Alessandro Messina a proposito dei «260 milioni che oggi allochiamo a Nvidia (attraverso Etica Sgr, ndr)». Oppure l’affermazione del direttore generale, Nazzareno Gabrielli, sul fatto che l’idea di acquisire Impact Srg – operazione che è stata al centro del contendere tra le due liste candidate – sarebbe (il condizionale è d’obbligo) nata nel 2019, quando alla direzione c’era proprio il candidato della direzione Restart, che molto l’ha avversata. Nelle varie sessioni sono state toccate altre questioni delicate, tra le quali la perdita di 1 miliardo di euro di raccolta da parte di Etica Sgr nell’ultimo anno, la percentuale dei finanziamenti al Terzo Settore e varie altre che nei mesi sono state esposte con precisione.

Ma ci sono stati anche, naturalmente, i numeri del bilancio ufficiale, che presenta un utile di 12 milioni di euro, 1.270 milioni di impieghi lordi (+4,4% rispetto al 2023), 2,609 milioni di raccolta diretta (+4,6%), altri 975 di raccolta indiretta (+5,6%) e un patrimonio netto di 196,4 milioi di euro, con un livello di redditività (Roe) del 6,42%. A riprova di una solidità finanziaria dell’istituto.
Dibattito acceso
Insomma, sia pure nei tempi di un’Assemblea, le questioni dell’infuocata campagna elettorale sono riecheggiate anche nel momento dell’approvazione del bilancio presentato dal Consiglio di amministrazione uscente. Tra una toccante testimonianza su Gaza e una performance dei giovani attivisti della banca, qualcuno ha parlato di autocelebrazione, altri di linciaggio, altri ancora di semplici questioni basilari poste e che l’attuale governance rifiuta di riconoscere.
Il nuovo Cda
Alla fine, con una maggioranza molto ampia, l’87% circa degli oltre 7mila votanti (su 48mila), i soci di Banca Etica hanno votato ed eletto alla presidenza Aldo Soldi, candidato della lista di continuità. Conseguentemente, il Consiglio di amministrazione che guiderà l’istituto nel prossimo triennio e che vede una maggioranza di donne, è dunque composto, oltre che dallo stesso Aldo Soldi, da Alessandra Barlini, Roberta Conte, Raffaella de Felice, Stefano Granata, Federica Ielasi, Luciano Modica, Alberto Puyo, Beatriz Fernández Olit, Lucia Cagnazzo e Gaetano Giunta.
Il grazie a Fasano
Da dove ripartite allora? Utili sono state le commosse parole della presidente uscente, Anna Fasano, che ha riproposto in apertura a tutti la questione fondativa, ovvero se l’etica può convivere con la finanza e costituirne il motore più potente. Oltre ogni retorica e ogni divisione (che probabilmente continuerà a permanere), il suo richiamo all’essere «una comunità di comunità», a voler costruire la pace senza investire in armi, all’obiettivo di far crescere la microfinanza in Italia e all’estero, a «produrre progetti che generano impatto sociale» potrà essere una bussola per le decisioni e l’innovazione che la Banca dovrà avere per continuare a competere in un mercato finanziario che non ha bisogno solo di “testimonianze” ma anche di fatti e di alternative reali.
Presidio dei sogni
Nel suo saluto, dopo l’elezione, Aldo Soldi ha voluto ricordare alcune delle riflessioni e testimonianze ascoltate nella densa mattinata, in cui si è detto: «La finanza etica è bellezza, è dignità trasformazione e che Banca Etica è un baluardo di speranza ed è un presidio dei sogni. Questo siamo e questo vogliamo continuare ad essere». Dopo aver ringraziato Anna Fasano per la collaborazione, Soldi ha concluso con un richiamo all’unità possibile, pur dentro le differenze:

Comunità dialettica ma forte
«Il popolo di Banca Etica è un gran bel popolo, animato da valori forti e da sentimenti sinceri. Una voglia di protagonismo forte e gentile non per sé, ma per costruire un mondo migliore. Siamo un bene per quest’Italia un po’ sgangherata e per la spagna. Sappiamo guardare all’Europa e al mondo, perché in questi 26 anni abbiamo imparato a farlo. Dobbiamo avere la consapevolezza e allo stesso tempo avvertire l’impegno. Questo consiglio di amministrazione esce dal voto di tantissimi soci, questo ci dà gioia ma allo stesso tempo ci carica di responsabilità. Statene certi, saremo il consiglio di amministrazione di tutta la banca, sarò il presidente di tutta la comunità di banca etica. Una comunità dialettica ma forte e coesa. Di questo hanno bisogno la banca, la finanza etica e i nostri Paesi».
In apertura e nel testo, screenshot dall’Assemblea 2025 dei soci di Banca Etica
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