Dipendenze

Anche i ragazzi della Carovana di Exodus in udienza da papa Leone

In occasione della Giornata internazionale contro le droghe del 26 giugno, la fondazione di Don Mazzi ha partecipato all’incontro in Vaticano. Una mattinata ricca di testimonianze. «Il male si vince insieme. La gioia si trova insieme», ha ricordato il pontefice. I tredici partecipanti al viaggio per il quarantennale, dopo Roma hanno ripreso il loro cammino in direzione di Lonato del Garda e poi del Veneto

di Antonietta Nembri

Non hanno voluto mancare l’appuntamento con papa Leone XIV i ragazzi della Carovana di Fondazione Exodus. Nella mattina di giovedì 26 giugno, infatti, nel Cortile di San Damaso, nella Città del Vaticano in occasione della Giornata Internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga era in programma un’udienza con il pontefice. 

L’incontro in Vaticano

Con tanti giovani, famiglie, educatori e volontari delle comunità e delle istituzioni che in Italia si occupano di dipendenze c’erano anche i tredici protagonisti della Carovana per il 40esimo di Fondazione Exodus. Un viaggio cominciato a fine maggio in Madagascar. I giovani hanno così condiviso un momento di incontro e preghiera con il Pontefice. Alcuni rappresentanti delle comunità terapeutiche che in Italia si occupano di dipendenze hanno potuto incontrare di persona Papa Leone XIV per un breve saluto. Tra loro anche Luigi Maccaro responsabile sede Exodus Cassino e Marco Pagliuca, responsabile cooperativa  4 Exodus di Gallarate e responsabile della carovana 40 che hanno rappresentato il presidente don Antonio Mazzi e di tutti gli educatori e le sedi Exodus in Italia e nel mondo.

Con papa Leone XIV, da x Luigi Maccaro e Marco Pagliuca – Fondazione Exodus

«Carissimi, la vostra presenza qui è una testimonianza di libertà. Ricordo che quando Papa Francesco entrava in un carcere, anche nel suo ultimo Giovedì Santo, si poneva sempre quella domanda: “Perché loro e non io?”. La droga e le dipendenze sono una prigione invisibile che voi, in modi diversi, avete conosciuto e combattuto, ma siamo tutti chiamati alla libertà» afferma Papa Leone XIV nel suo discorso. «Guardiamoci attorno, però. E leggiamo nei volti l’uno dell’altro una parola che mai tradisce: insieme. Il male si vince insieme. La gioia si trova insieme».

Leone XIV nel suo discorso ha anche sottolineato l’impegno: «in una lotta che non può essere abbandonata finché, attorno a noi, qualcuno sarà ancora imprigionato nelle diverse forme della dipendenza. Il nostro combattimento è contro chi fa delle droghe e di ogni altra dipendenza – pensiamo all’alcool o al gioco d’azzardo – il proprio immenso business».

Moltiplichiamo i luoghi di guarigione ed educazione

Papa Prevost rivolgendosi ai presenti ha detto: «Andiamo avanti insieme moltiplicando i luoghi di guarigione, di incontro e di educazione: percorsi pastorali e politiche sociali che comincino dalla strada e non diano mai nessuno per perso. E pregate anche voi, affinché il mio ministero sia a servizio della speranza delle persone e dei popoli, a servizio di tutti».

Da parte sua Franco Taverna, vicepresidente di Exodus e responsabile della carovana osserva: «Possiamo dire che “il nostro 26 giugno” quest’anno dura quattro mesi perché fino ai primi di ottobre, lungo un percorso di oltre 5mila chilometri i ragazzi e gli operatori della Carovana Exodus incontreranno centinaia e centinaia di persone, ragazzi, gruppi, genitori in tutta Italia, per rendere testimonianza della gravità del dramma delle poli dipendenze, dello straordinario lavoro fatto dalle comunità terapeutiche ogni giorno e, soprattutto, del grande bisogno di prevenzione al disagio giovanile che c’è nel nostro Paese».

Giovani, siete protagonisti del rinnovamento

«Gli errori, le sofferenze, ma soprattutto il desiderio di vita di cui siete portatori, vi rendono testimoni che cambiare è possibile. La Chiesa ha bisogno di voi. L’umanità ha bisogno di voi. L’educazione e la politica hanno bisogno di voi. Cari giovani, voi non siete spettatori del rinnovamento di cui la nostra Terra ha tanto bisogno: siete protagonisti» ha concluso il Pontefice nel suo discorso.

La carovana dei 40 anni di Fondazione Exodus

40 sono gli anni dell’avventura di Exodus, dalla prima partita dal Parco Lambro di Milano fino a tutta l’articolazione di case e di progetti di oggi. Una comunità che viaggia, che accoglie persone cariche di sofferenze, che si presenta semplice e con in mano i poveri strumenti dell’educazione. Come spiega una una della fondazione la nuova carovana è stata allestita «rileggendo la strada compiuta ed alzando lo sguardo al prossimo orizzonte».

Partita dal Madagascar a maggio 2025 e toccherà in tutto 12 regioni italiane, dalla Lombardia alla Sicilia fino a ottobre 2025. L’obiettivo è quello di non fare solo una celebrazione ma piuttosto una messa a fuoco del dramma e delle speranze contenute nella fondamentale dimensione esistenziale dell’Esodo di cui ha tanto bisogno tutto il mondo nelle sue varie espressioni, dalla dimensione della giustizia, alla comunicazione, alla cultura, alla politica.
Dopo la tappa di Roma il viaggio prosegue in direzione Lonato del Garda (BS) ed poi nel Veneto. Si può seguire il viaggio dei ragazzi della carovana dal sito dedicato carovana40.it

Nell’immagine in apertura i partecipanti all’udienza in Vaticano con papa Leone XIV – foto Vatican Media/LaPresse

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