Carcere di Cagliari

Un’estate meno torrida per detenuti e agenti a Uta grazie a una donazione di Domus de Luna

La Fondazione cagliaritana ha consegnato 250 torrette refrigeranti alla Casa circondariale “Ettore Scalas”, nell'ambito del progetto Alimentis sostenuto dalla Fondazione di Sardegna e dalla Regione Sardegna. L'anno scorso nelle celle furono registrate temperature sino ai 44 gradi centigradi

di Luigi Alfonso

Duecentocinquanta torrette refrigeranti sono state consegnate dalla Fondazione Domus de Luna alla Casa circondariale “Ettore Scalas” di Cagliari-Uta, per offrire un po’ di sollievo ai detenuti nei mesi più caldi. L’iniziativa si inserisce nelle attività del progetto Alimentis, sostenuto dalla Fondazione di Sardegna e dalla Regione Sardegna, con il contributo dell’impresa Trony.

Si tratta di una risposta concreta del Terzo settore isolano e del mondo delle imprese, alla luce dell’allarme scattato la scorsa estate quando, nelle celle del carcere di Uta, furono registrate temperature insopportabili. Al punto che dovette intervenire energicamente la Garante per le persone private della libertà personale della Regione Sardegna, Irene Testa: durante un sopralluogo nella struttura alle porte di Cagliari, il termometro raggiunse i 44 gradi centigradi. Questa soluzione consentirà anche al personale di Polizia penitenziaria di lavorare in condizioni più umane.

La consegna delle torrette refrigeranti alla Casa circondariale di Uta

«Ringrazio Domus de Luna, Trony e il Consorzio Alimentis perché, attraverso questa donazione, i nostri detenuti possono cercare di vivere un’estate meno torrida», sottolinea Pietro Borruto, nuovo direttore della Casa circondariale. «Io ho assunto l’incarico da pochi mesi, ma Domus de Luna collabora con noi da diversi anni: il nostro obiettivo primario è dare ristoro non solo alla popolazione detenuta, ma più in generale a quanti vivono e lavorano all’interno dell’Istituto».

Ugo Bressanello (a sinistra) e Pietro Borruto

«Abbiamo consegnato una torretta per ogni cella, per cercare di rinfrescare un po’ l’atmosfera e fare in modo che l’estate in arrivo sia un po’ meno torrida e gli animi siano più sereni», commenta Ugo Bressanello, fondatore di Domus de Luna. «È una delle iniziative che abbiamo messo in piedi grazie alla collaborazione esistente con il nuovo direttore e il suo staff. Siamo grati a chi ha consegnato le torrette, cioè Jumbo Trony, e a chi le ha pagate, cioè il consorzio Alimentis. È un gesto semplice ma importante, che parla di dignità e attenzione alle persone, anche nei luoghi dove talvolta si è portati a dimenticare la solidarietà. Il caldo può diventare insopportabile dentro una cella. Proviamo ad evitare che gli animi si riscaldino e la reclusione diventi ancora più difficile da sopportare».

I volontari che hanno consegnato le torrette refrigeranti a Uta

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