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Sport & Disabilità

A lezione di inclusione e rispetto con i paratleti

A Monza si è svolta la terza tappa di “Campioni di Vita”, iniziativa di Rg eventi con la partnership di Intesa Sanpaolo e il patrocinio del Comitato Italiano Sport paralimpico, nata con l'obiettivo di sensibilizzare i giovani delle superiori al rispetto delle altre persone e delle loro diversità

di Ilaria Dioguardi

Come perseguire in modo efficace un progetto di vita mettendo al centro la voglia di arrivare al traguardo, la passione, la determinazione, l’inclusione e il rispetto delle persone? A questa domanda si è cercato di dare più di una risposta, grazie al confronto con quasi 400 studenti di sei scuole superiori di Monza e tre grandi campioni dello sport mondiale olimpico e paralimpico: Andrea Lucchetta, Oney Tapia e Oxana Corso.

Sensibilizzare sui valori importanti della vita

Presso il teatro Villoresi della città lombarda si è svolta la terza tappa di Campioni di Vita, un’iniziativa a carattere nazionale, promossa da diversi anni dalla società Rg in collaborazione con Intesa Sanpaolo e patrocinata dal Comitato Italiano Paralimpico. L’evento ha come obiettivo quello di sensibilizzare i giovani delle scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia sui valori più importanti della vita umana: il rispetto delle altre persone e delle loro diversità, l’inclusione e la capacità di affrontare ogni sfida con determinazione e passione. Elementi che si coniugano perfettamente con lo sport e la competizione paralimpica.

Quando le vittorie sono rinascite

Due parole chiave hanno contraddistinto l’evento: sport e inclusione. Si è cercato di rispondere alla domanda: come la competizione sportiva può trasformarsi in un valore educativo? Con un messaggio destinato alle nuove generazioni che punta al rispetto delle regole e delle caratteristiche degli altri, all’integrazione, all’aggregazione, alla fiducia, alla passione: una sensibilizzazione sui temi della disabilità, grazie alla testimonianza di sportivi che hanno riscritto in positivo la loro storia di vita. L’esperienza e il contatto con questi ambasciatori di sport e di vita hanno consentito ai ragazzi di comprendere cosa serve veramente per vincere e avere successo. Il talento da solo non sempre è sufficiente per raggiungere quelle vittorie che vanno oltre una medaglia o un trofeo: sono vere e proprie rinascite.

Lo sport è rispetto per se stessi e gli altri

Gli studenti sono stati coinvolti in un divertente edu-quiz, con domande legate a contenuti di educazione finanziaria. Un format nel format che rientra tra le attività promosse dal Museo del Risparmio di Torino, da 11 anni impegnato a diffondere la cultura finanziaria in modo innovativo e divertente con iniziative pensate per i ragazzi. «Qualunque sia la disciplina sportiva che, per passione o per predisposizione, si sceglie di praticare», ha detto il campione mondiale di volley Andrea Lucchetta, «quello che conta è riuscire a viverla sempre con leggerezza e divertimento, rispettando se stessi e gli altri. Servono impegno, determinazione, passione, ma soprattutto il rispetto per la propria vita e per quella degli altri, il che si esplicita nella capacità di essere inclusivi nella diversità. Lo sport insegna proprio questo: ad essere persone leali e rispettose del tuo compagno di squadra così come del tuo avversario».


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Il talento nascosto in ognuno di noi: la tenacia

Protagonisti del dialogo con i giovani sono stati due grandi atleti paralimpici di livello mondiale: Oney Tapia, medaglia di bronzo ai Giochi paralimpici di Tokyo nel getto del peso e nel lancio del disco per non vedenti, e Oxana Corso, velocista, argento mondiale sui 100 e 200 metri alle Paralimpiadi di Londra e detentrice del record mondiale sui 400 metri di velocità. «Lo sport», ha affermato Tapia, «mi ha sempre aiutato a sentirmi più in equilibrio, a essere più forte e autonomo in ogni sfida che mi trovo ad affrontare. Dopo l’incidente che mi ha fatto perdere la vista ho acceso una nuova luce nella mia vita e ho deciso di farlo seguendo la mia passione più grande: lo sport. Ciascuno di noi ha un talento nascosto che spesso tende a rimanere tale: la tenacia. Con la forza di volontà e con l’ottimismo si arriva ovunque anche se si incontrano ostacoli grandi e difficili da superare e non bisogna avere paura di raccontarsi con autenticità».

Diversi da chi?

«Non è mai facile raggiungere i traguardi che ci prefiggiamo», ha detto Oxana Corso, «tramite la mia esperienza personale posso assicurarvi che credere in se stessi, avere un sogno, rende tutto più facile, anche il raggiungimento di vittorie insperate. Non sentitevi mai diversi: alla fine, se ci pensate, siamo diversi da chi? In realtà da nessuno di reale, solo dell’idea che ci facciamo di ciò che vorremmo essere, ed è solo colpa nostra se ci lasciamo influenzare dal pensiero di “perfezione” che ognuno di noi richiede a se stesso. Servono coraggio e determinazione. Il resto arriva».

Non c’è cultura sportiva senza cultura dell’inclusione

Partner dell’iniziativa Intesa Sanpaolo, che condivide con Campioni di Vita l’impegno per l’inclusione sociale, l’importanza dei valori dello sport e l’attenzione alle nuove generazioni. «Lo sport è portatore di valori straordinari e da tempo il Gruppo Intesa Sanpaolo si impegna per renderlo accessibile a tutti sostenendo numerose iniziative sul territorio come Monza for Special perché siamo convinti che non ci sia cultura sportiva senza cultura dell’inclusione», ha commentato Massimiliano Schisano, direttore Area Retail Monza Brianza di Intesa Sanpaolo. «Vivere questo momento di incontro con tanti giovani e grandi campioni, ciascuno con il proprio talento, ci riempie di entusiasmo. Vogliamo ancora una volta rinnovare il nostro impegno verso le future generazioni: dal sostegno finanziario per gli studi e l’acquisto della prima casa, all’educazione finanziaria, ai servizi innovativi che ne fanno cittadini consapevoli del mondo».

Non sentitevi mai diversi: alla fine, se ci pensate, siamo diversi da chi?

Oxana Corso

Per la valorizzazione delle persone con disabilità nella società

Un momento forte della mattinata è stata la testimonianza sul palco di un campione, Mirko Lamia, dell’associazione asd Arcobaleno calcio. Vicecapitano della squadra, è stato convocato nella nazionale Italia calcio a cinque. In ciascuna tappa di Campioni di Vita vengono ospitati sul palco degli atleti con disabilità intellettiva provenienti dal territorio in cui si svolge l’evento. Un coinvolgimento voluto da Intesa Sanpaolo in collaborazione con alcune realtà sportive con cui la banca collabora su tutto il territorio nazionale, al fine di promuovere la valorizzazione e l’inclusione delle persone con disabilità all’interno della società.

Foto di apertura di 12138562O da Pixabay.
Foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo


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