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Accoglienza sanitaria, un network per essere più efficaci

Child Care Italian Network riunisce sei organizzazioni italiane del Terzo settore, con l’obiettivo di promuovere azioni di supporto, coordinamento e aiuto in difesa dei diritti dei bambini malati in emergenza sanitaria e garantire loro trasferimento, accoglienza e accesso alle cure. Capofila del network è Flying Angels Foundation

di Ilaria Dioguardi

«Nessun uomo è un’isola: la solidarietà è incontro, relazione, interazione; vicinanza e unione di intenti per bambine e bambini malati in emergenza sanitaria». Queste le parole con cui si apre il documento programmatico di Child Care Italian Network, che vede tra i primi firmatari sei organizzazioni italiane: Flying Angels Foundation, Associazione Kim, Una Voce Per Padre Pio, Emergenza Sorrisi, Cuore Fratello e Il Castello dei Sorrisi. Ciascuna delle associazioni è impegnata in attività quali trasferimento, accoglienza e sostegno, accesso alle cure delle bambine e dei bambini malati e corridoi umanitari, nell’ambito dei progetti di cooperazione internazionale. La rete è stata presentata a Roma, in occasione della tavola rotonda “Salute Globale e Cooperazione sanitaria internazionale”, promossa da Emergenza Sorrisi nell’ambito del Congresso Internazionale Aexpi 2024.

Una rete aperta

La missione del network è promuovere azioni di supporto, coordinamento e aiuto in difesa dei diritti dei bambini malati in emergenza sanitaria, provenienti da ogni continente ed esclusi da qualsiasi assistenza sanitaria nei loro Paesi d’origine, e garantire loro trasferimento, accoglienza e accesso alle cure. «Questa rete è la naturale conseguenza di molti anni di collaborazione con i soggetti che sono oggi membri della rete», ha detto a VITA Riccardo Rossano, segretario generale di Flying Angels Foundation, capofila del network. «Sono organizzazioni non profit che da anni collaborano in maniera complementare, mettendo a disposizione le proprie competenze (diverse l’una dall’altra) per garantire il diritto alla cura e alla vita per bambini malati che devono spostarsi dal proprio Paese, dove non ci sono possibilità perché sono assenti ospedali specializzati e medici attrezzati. Noi di Flying Angels ci occupiamo del trasporto, c’è chi si occupa di accoglienza in Italia dei genitori e dei bambini, chi lavora per garantire l’ospedalizzazione dei piccoli pazienti».  

Da sinistra a destra: Massimo Abenavoli, presidente Emergenza Sorrisi, Riccardo Rossano, segretario generale Flying Angels Foundation, don Claudio Maggioni, presidente Cuore Fratello, Paolo Cespa, presidente Kim

L’invito delle organizzazioni aderenti alla rete «a tutte le realtà del privato sociale e a tutti i soggetti che, come noi si impegnano nel dare assistenza e cura ai bambini che arrivano in Italia, è quello di entrare a far parte di questo network perché è una coalizione aperta, vuole coinvolgere sempre più soggetti», ha continuato Rossano.

Quattro obiettivi

La rete appena nata parte dall’individuazione di obiettivi comuni. «Il primo è favorire un dialogo con le istituzioni, che fanno parte di questo sistema di accoglienza e di cura, per rimuovere alcune criticità in termini di efficacia e rapidità, per quanto riguarda l’accoglienza e l’ospedalizzazione dei bambini stranieri. In secondo luogo, sarebbe importante dimensionare il fenomeno attraverso un sistema di monitoraggio, per essere rappresentativi di quello che è un problema su cui bisogna porre attenzione», ha proseguito Rossano. «In terzo luogo, è necessario definire un nuovo modello di intervento e di sviluppo, sempre più efficace ed efficiente. Infine, bisogna sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema molto rilevante ed attuale. Se consideriamo le disuguaglianze tra Paesi ricchi e poveri, e l’impossibilità per i Paesi poveri di avere accesso alle cure che possono anche essere salvavita, vorremmo che anche l’opinione pubblica ne potesse parlare e che ci fosse una convergenza di attenzione e di sensibilità su questo tema. Parliamo di bambini malati, che anche se non sono italiani hanno diritto a una cura, che sono il futuro del mondo».

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Voli verso le cure per 2900 bambini

Flying Angels nasce nel 2012 a Genova, è una fondazione «nata per presidiare un segmento ritenuto scoperto, quello del trasporto dei bambini malati. Si inserisce all’interno di un sistema di cooperazione internazionale ed è nata dopo aver verificato la mancanza di specifiche competenze sul trasferimento aereo», continua Rossano. «Per questo noi, in maniera molto naturale, abbiamo da subito iniziato a collaborare con altre realtà che ci segnalassero i casi di bambini che avevano bisogno in emergenza sanitaria, collaboriamo con molti ospedali che accolgono questi bambini. Nel tempo, abbiamo costruito questa rete di solidarietà informale per garantire un’ospedalizzazione e, più in generale, la tutela della cura e della salute».

In 14 anni sono quasi 2900 i bambini aiutati da Flying Angels, provenienti da 90 Paesi. La fondazione collabora con circa 110 organizzazioni italiane e straniere e ha contatti con più di 120 ospedali in tutto il mondo.

Per un’Unione europea della salute solida

«La Commissione europea opera per creare un’Unione europea della salute solida che mira a garantire una maggiore protezione della salute dei cittadini e delle cittadine, migliorando la resilienza dei sistemi sanitari europei», ha detto all’evento di presentazione del network Massimo Pronio, responsabile Comunicazione della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. «Questo impegno si estende anche ai Paesi terzi caratterizzati da particolari fragilità, dove l’Unione europea sostiene lo sviluppo del settore sanitario ed offre assistenza umanitaria in ambito sanitario ai soggetti più vulnerabili. La solidarietà europea ha il fine di salvare vite e limitare disabilità e malattie durante le emergenze. Iniziative di solidarietà ed assistenza umanitaria come quella di Child Care Italian Network sono in sintonia con l’azione dell’Unione europea».

Tra le prime iniziative in programma, l’apertura di un tavolo di confronto fra i partner aderenti e le altre realtà coinvolte nel sistema di accoglienza e cura, e la creazione di un osservatorio in grado di dimensionare e monitorare il fenomeno dei minori stranieri in emergenza sanitaria. Inoltre, attraverso la condivisione di buone pratiche, un’altra iniziativa in programma è l’elaborazione di un modello organizzativo e di sviluppo che renda più efficaci e rapide le procedure di accoglienza e cura dei bambini gravemente malati di tutto il mondo.

Foto in apertura Emergenza Sorrisi. Foto dell’evento Child Care Italian Network. Altre foto Flying Angels Foundation


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