Mondo

Afghanistan: separare intervento civile da militare

Ad affermarlo è Patrizia Sentinelli, vice ministro degli Esteri, durante la tavola rotonda 'Afghanistan. Democrazia, giustizia e sviluppo: il ruolo delle donne'

di Paolo Manzo

”L’impegno della cooperazione civile non puo’ essere messo insieme all’intervento militare”. Ad affermarlo e’ Patrizia Sentinelli, vice ministro degli Esteri, durante la tavola rotonda ‘Afghanistan. Democrazia, giustizia e sviluppo: il ruolo delle donne’ in corso oggi alla Farnesina. La Sentinelli, che di recente e’ stata a Kabul, ha sottolineato come vi siano ”molte donne impegnate in progetti di cooperazione” e ricordato l’importanza dei ”programmi della cooperazione italiana” nell’area. ”Tanto piu’ le donne sono inserite nelle attivita’ istituzionali e politiche – ha proseguito il vice ministro – tanto piu’ si hanno risultati positivi”. La Sentinelli ha poi aggiunto che ”bisogna lavorare con le organizzazioni non governative afghane, ma anche con imprese italiane, per mettere in piedi un’imprenditoria autonoma” con una decisiva partecipazione femminile. Tra poco la Tavola rotonda si concludera’ con gli inteventi del presidente afghano Hamid Karzai e del vicepremier e ministro degli Esteri Massimo D’Alema.

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