Legalità
Beni confiscati, siglato il protocollo d’intesa con Confcooperative
La firma al Viminale con l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Presenti il vicepresidente nazionale Gaetano Mancini, il direttore dell’Agenzia Maria Rosaria Laganà e il sottosegretario all'interno Wanda Ferro. Obiettivo: rafforzare la collaborazione tra istituzioni e mondo cooperativo
di Redazione

Trasformare i beni confiscati in opportunità di sviluppo economico e sociale. È questo lo scopo del protocollo d’intesa firmato al Viminale tra l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata – Anbsc e Confcooperative.
A sottoscrivere l’accordo il direttore dell’Agenzia, Maria Rosaria Laganà, e il vicepresidente nazionale di Confcooperative, Gaetano Mancini, alla presenza del sottosegretario all’Interno Wanda Ferro.
Una collaborazione da rafforzare
Obiettivo del protocollo è quello di rafforzare la collaborazione tra istituzioni e mondo cooperativo per dare nuova vita ai beni sottratti alla criminalità organizzata. Il sottosegretario Ferro ha evidenziato come l’intesa rappresenti, al contempo, un passaggio significativo sia sul piano simbolico sia su quello operativo.
Simbolico poiché unisce la cultura della legalità, difesa e promossa dall’Anbsc, con la cultura della cooperazione, della solidarietà e della centralità della persona, storicamente sostenuta da Confcooperative.
Dal punto di vista operativo, il significato concreto si radica nelle potenzialità che i due soggetti coinvolti possono mettere a sistema. Si tratta delle consolidate conoscenze e competenze sviluppate dall’Anbsc nella sua attività di amministrazione e destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, da ua parte e dall’altra l’esperienza di Confcooperative nel rappresentare, assistere, tutelare e vigilare il movimento cooperativo e le imprese sociali italiane.
Due le direttrici principali dell’intesa: la condivisione di informazioni su un gruppo di terreni confiscati, per valutarne le caratteristiche e individuare percorsi di riutilizzo sostenibili, e l’analisi delle criticità di alcune aziende già confiscate, con l’obiettivo di salvaguardare i posti di lavoro, anche attraverso la costituzione di cooperative di lavoratori, in collaborazione con il ministero del Lavoro.

Al termine della sottoscrizione, il sottosegretario Wanda Ferro ha espresso «apprezzamento per il lavoro svolto da tutte le parti coinvolte, sottolineando come questa collaborazione potrà tradursi in un concreto strumento di rigenerazione economica e sociale dei territori un tempo segnati dalla presenza criminale. Un’azione che mira a restituire centralità alla persona e a riaffermare, nei luoghi sottratti all’illegalità, la cultura della legalità e della cooperazione».
«Siamo molto soddisfatti del protocollo» ha sottolineato il prefetto Maria Rosa Laganà, direttore dell’Agenzia, «sono certa porterà a risultati significativi. Un accordo che punta sulla creazione di reti tra i soggetti a diverso titolo coinvolti e su due tipologie di interventi: da un lato il riutilizzo terreni aiutando i Comuni a gestirli e riassegnarli tramite percorso di destinazione e l’affidamento di aziende a cooperative di lavoratori».
Già 200 cooperative impegnate
«Confcooperative», ha aggiunto il vicepresidente nazionale Gaetano Mancini «con le sue 16mila imprese, 550mila occupati e un fatturato di 82 miliardi di euro, è pronta a fare la propria parte come partner strategico per la valorizzazione dei beni confiscati. Abbiamo 200 cooperative impegnate nella gestione dei beni confiscati che danno lavoro e opportunità rispondendo ai bisogni delle loro comunità e offrendo concretamente un modello di riscatto e contrasto alla criminalità».
«Un accordo che rafforza la collaborazione di lungo corso tra Confcooperative e Anbsc. L’accordo, infatti, punta a restituire alla comunità i beni confiscati, generando nuove opportunità occupazionali e promuovendo la cultura della legalità attraverso l’impresa cooperativa», conclude il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini.
Nell’immagine in apertura da sx: Maria Rosaria Laganà, Wanda Ferro e Gaetano Mancini – tutte le foto da ufficio stampa
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