Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Settimane Sri

Finanza e sociale, il cantiere è al lavoro

Credito, assicurazioni, raccolta fondi, tecnologia. Il report del progetto Cantieri viceversa 2023 lancia un messaggio chiaro: per investire in percorsi innovativi di uguaglianza, coesione e sviluppo sostenibile non servono super bonus, ma disponibilità, conoscenza e nuove competenze

di Nicola Varcasia

Imprese che collaborano. Finanza e Terzo settore insieme per investimenti a forte impatto sociale. Ripensamento stesso della finanza come fattore di inclusione dei cittadini più fragili e vulnerabili. Coinvolgimento della politica come abilitatore di questo cambiamento. E ancora: il ruolo della tecnologia per il fund raising e la rendicontazione sociale. Il report della Summer school 2023 del progetto Cantieri viceversa – promosso dal Forum nazionale del Terzo settore e dal Forum per la finanza sostenibile e presentato nell’ambito delle Settimane Sri, in programma fino al 28 novembre – ha messo in fila molti elementi utili per capire a che punto sia il rapporto tra domanda e offerta finanziaria per il mondo sociale. È quasi superfluo rimarcarlo: si tratta di un tassello imprescindibile per la crescita di un settore che contribuisce a tenere in piedi l’Italia.

Più dialogo per l’equity

Il report analizza anche il lavoro dei tavoli tematici della stessa Summer School che hanno permesso di evidenziare alcune esigenze molto specifiche. La prima riguarda il credito e l’equity: è emersa la necessità di un mutuo riconoscimento fra banche ed enti del Terzo settore – Ets. La loro crescita, si legge nel report, deve essere oggi accompagnata da un dialogo continuo con gli operatori finanziari per migliorare la propria capacità di orientarsi in un’offerta di credito sempre più selettiva e costosa e la propria capacità di rendicontazione sociale , così come gli istituti di credito devono vedere nelle organizzazioni di Terzo settore un alleato nella lettura della società, dei territori, delle comunità, e dunque nella progettazione delle soluzioni da offrire a cittadini e imprese.

Assicurazioni

Sul tema assicurativo, emerge l’importanza dell’accountability e della chiarezza degli strumenti di rendicontazione sociale, per garantire da parte del Terzo settore che fondi e risorse siano utilizzati in modo responsabile e trasparente, rendendo evidente la loro destinazione e il legame con l’impatto generato. Ma anche la necessità di colmare il deficit culturale del Terzo settore in merito al potenziale in termini di strumenti di lavoro e di inclusione sociale delle soluzioni assicurative e mutualistiche, in particolare per la realizzazione di progetti complessi.

Filantropia e fund raising

Sul tema della filantropia e delle risorse, è emersa invece la necessità di investire sulla responsabilità sociale delle imprese, là dove le aziende integrano attività filantropiche nei loro obiettivi aziendali o si accingono a costruire e migliorare il proprio profilo di sostenibilità Esg (Environmental, social, governance). Da qui,  l’importanza di accompagnare imprese ed Enti ad avviare pratiche collaborative per realizzare progetti e percorsi condivisi per lo sviluppo e il benessere delle comunità locali. Ma anche la necessità di costruire relazioni durature con i finanziatori, coinvolgendoli nella missione dell’organizzazione e, non da ultimo di diversificare delle fonti di finanziamento come strategia per ridurre la dipendenza da una singola fonte e per assicurare stabilità e affidabilità alle organizzazioni anche nella relazione con gli altri operatori finanziari.

Sfide aperte

Il report offre notevoli spunti di riflessione per entrambi i mondi: «Le esigenze finanziarie del Terzo settore presentano crescenti punti di contatto con le esigenze del mondo finanziario, assicurativo e filantropico, sempre più impegnato nella messa a punto di soluzioni finanziarie adatte ad accompagnare l’azione di queste organizzazioni con strategie di valutazione mirate, ma anche con prodotti e procedure dedicati. Ma anche il mondo delle imprese e degli investitori, sia privati che istituzionali, guarda con interesse alle partnership col Terzo settore, come percorso naturale per dare sostanza ed efficacia a quegli obiettivi di sostenibilità sociale che dovranno far parte del proprio profilo Esg», sostiene Claudia Fiaschi, coordinatrice del progetto per il Forum nazionale del Terzo settore.

Come imparare insieme

Non servono perciò formule magiche o scorciatoie, utili nel breve ma rischiose per progettualità durature. Occorre continuare a costruire il dialogo tra finanza e Terzo settore coinvolgendo gli attori principali: «Per questo è essenziale un processo di apprendimento a due direzioni che consenta sia agli operatori finanziari che agli Ets di dotarsi degli strumenti più idonei a dare soluzioni concrete a problemi complessi, spesso connessi con urgenze sociali e ambientali. Il dialogo consapevole rimane infatti una componente essenziale, non solo in un’ottica di allineamento tra domanda e offerta sugli obiettivi di sviluppo sostenibile, ma anche per dare risposte adeguate alle necessità specifiche del territorio. Tanti passi avanti sono stati fatti in questi anni e tanti se ne dovranno ancora fare», ha spiegato Francesco Bicciato, direttore generale del Forum per la finanza sostenibile.

Foto in apertura dal sito del Forum per la finanza sostenibile per l’evento di Cantieri viceversa


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA