Comitato editoriale Don Bosco 2000

La cooperazione circolare sbarca in Mali

A Roma la presentazione del nuovo progetto dell’associazione salesiana guidata da Agostino Sella ispirato alle esperienze positive in Senegal e Zambia. Saranno 150 i giovani maliani coinvolti in orti innovativi in acquaponica, allevamenti avicoli, tirocini locali e formazione in Italia

di Nicola Varcasia

Contrastare le cause strutturali della migrazione forzata. Attraverso la creazione di microimprese agricole sostenibili, la formazione professionale per giovani e percorsi occupazionali nei territori rurali del Mali. A questo mira il nuovo progetto di cooperazione circolare nel Paese africano, promosso dall’associazione Don Bosco 2000 con il sostegno del Ministero dell’Interno che viene presentato mercoledì 4 giugno, presso l’Istituto dell’Enciclopedia italiana, a Roma. Il progetto segue il modello già sperimentato con successo dall’associazione salesiana in Senegal e Gambia. Al centro sempre i migranti come protagonisti dello sviluppo nei Paesi d’origine.

Dibattiti e azioni

Nel panel dei relatori il direttore di VITA, Stefano Arduini, che parteciperà alla tavola rotonda su migrazione, cooperazione e sviluppo, in un approfondimento sull’esperienza salesiana nella cooperazione.

Il programma della presentazione a Roma del nuovo progetto della Don Bosco 2000

Tra gli altri partecipanti ai dialoghi della giornata: Agostino Sella, presidente Don Bosco 2000, Massimo Bray, direttore generale Treccani, Chiara Impagliazzo (Ministero dell’Interno), Carlo Colloca (Università di Catania), Aly Traoré, responsabile desk Mali, Gianni Vaggi (Università di Pavia), Paolo Ciani, deputato e numerosi partner africani direttamente coinvolti.

Da emergenza a risorsa

Il progetto prevede il coinvolgimento di 150 giovani maliani. Saranno attivi in orti innovativi in acquaponica, allevamenti avicoli, tirocini locali, e la formazione in Italia tramite corridoi lavorativi legali. Con un focus trasversale sulle politiche di genere. «Trasformare la migrazione da emergenza a risorsa. Questa è la visione della Cooperazione circolare che porteremo all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica», commenta Agostino Sella, presidente di Don Bosco 2000.

Foto Ufficio Stampa Don Bosco 2000

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