Comitato editoriale Don Bosco 2000

Dispensario a Tambacounda, raccolti 45mila euro

Conclusa l’impresa “Palermo-Dakar”: oltre 10mila chilometri percorsi per costruire solidarietà e accendere i riflettori sul dono. Definita con le autorità senegalesi la roadmap per iniziare i lavori. Il racconto dei protagonisti, Agostino Sella e Marco Canzonieri

di Nicola Varcasia

Agostino Sella e Marco Canzonieri sono rientrati a Piazza Armerina, concludendo ufficialmente il viaggio solidale “Palermo-Dakar”: 10.112 km percorsi in moto e circa 4mila in nave, attraversando sette Stati – Italia, Spagna, Marocco, Sahara Occidentale, Mauritania, Senegal e Gambia – per un totale di 28 tappe. Un’impresa che ha dello straordinario, nata con un importante obiettivo solidale: raccogliere fondi per la costruzione di un nuovo dispensario medico a Tambacounda, nella regione orientale del Senegal, dove l’Associazione Don Bosco 2000 opera da quasi un decennio offrendo supporto educativo e sanitario alla popolazione locale. L’avventura, partita dall’Ostello del Borgo di Piazza Armerina – cuore pulsante dell’Associazione – si è trasformata in un potente esempio di solidarietà senza confini. Durante il cammino, Marco e Agostino hanno coinvolto anche altri motociclisti che si sono uniti spontaneamente alla missione umanitaria, dimostrando che la solidarietà non conosce barriere né bandiere.

Volontari all’opera

«Non siamo eroi, ma semplicemente volontari che ogni giorno sperano e credono in un futuro migliore per ogni uomo e ogni donna del pianeta», ha dichiarato Agostino Sella, presidente di Don Bosco 2000. A Tambacounda si sta costruendo il diritto alla salute, uno degli obiettivi dell’Agenda Onu 2030. La missione “Palermo-Dakar” ha già ottenuto un primo grande risultato: oltre 45mila euro raccolti in donazioni, grazie alla generosità di tanti amici e sostenitori.

Roadmap

«Questa esperienza è stata dura ma bellissima: ci ha arricchiti umanamente. La grande festa di accoglienza quando abbiamo consegnato il nostro contributo a Tambacounda mi ha fatto capire che, con semplicità, si può fare tanto bene», ha aggiunto Marco Canzonieri. Insieme alle autorità locali è stata definita una roadmap operativa per avviare i lavori, che saranno realizzati secondo le normative sanitarie senegalesi. L’obiettivo è costruire una struttura stabile, duratura e al servizio della popolazione, un luogo sicuro dove la sanità sia protagonista e dove ogni persona possa sentirsi a casa. Il sogno di un dispensario a Tambacounda sta prendendo forma. Ma c’è ancora molto da fare. I protagonisti ne hanno parlato non appena rientari sulla pagina FB dell’Associazione: clicca qui per riguardare l’evento e VITA continuerà a seguire gli sviluppi.

Foto in apertura, ufficio stampa Don Bosco 2000

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.