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Comitato editoriale Lav

Sold out il circo animal free. Assegnati i premi AnimaLav 

Grande partecipazione, martedì 12 marzo, allo spettacolo di circo contemporaneo, organizzato da Lav in collaborazione con il Cirko Vertigo al Teatro Parioli di Roma. Occasione per chiedere ancora una volta alla presidente Meloni e ministro Sangiuliano di attuare la legge-delega “per il superamento dell’uso degli animali in circhi e spettacoli viaggianti”. Premiati i vincitori della prima edizione del riconoscimento ideato dall'associazione

di Redazione

C’erano davvero tante persone (l’evento era in sold out da diversi giorni) con gli occhi all’insù o con il sorriso stampato sul volto per ammirare lo spettacolo portato in scena al Teatro Parioli di Roma da Lav e Cirko Vertigo, centro internazionale di creazione e produzione di circo contemporaneo di Torino. Si potevano ammirare cerchi e tessuti aerei, acrobazie sospese in aria, giocoleria e tanto altro nei numeri inediti del “Vertigo Galà”: un evento sorprendente senza sofferenza animale, sfruttamento o violenza. 

La premiazione di AnimaLav

Madrina della serata, l’attrice Elisa Di Eusanio, da sempre dalla parte degli animali, che insieme a Gianluca Felicetti, presidente Lav, ha annunciato, in apertura dell’evento, i vincitori di AnimaLav, il riconoscimento voluto da Lav per premiare coloro che, durante il 2023, si sono distinti per azioni e scelte, portate avanti con coraggio, che hanno avuto un impatto importante e positivo per gli animali.  

Il premio AnimaLav, quest’anno alla sua prima edizione, è stato quindi assegnato a: la giornalista Giulia Innocenzi, per la sezione Giornalisti e Opinion Leader; Carlo Mazzerbo, ex-direttore del carcere dell’isola di Gorgona per la sezione Istituzioni e Giustizia; la professoressa Anna Maria Bassi, per la sezione Ricercatori e Innovatori;  e, infine,  l’ultramaratoneta Antonio Di Manno, per la sezione Cittadinanza Attiva. 

Un momento della premiazione al Teatro Parioli

Tra le motivazioni della vittoria, quella di sensibilizzare un pubblico sempre più ampio sul tema dello sfruttamento animale all’interno dell’industria zootecnica e alimentare, di cambiare il destino di molti animali, altrimenti condannati alla macellazione, di far entrare nelle università la ricerca senza animali, di trasformare lo sport in una forma di attivismo per la liberazione animale. 

Il circo senza animali è possibile

L’evento è stato un esempio concreto di come sia possibile mantenere viva la tradizione dello spettacolo circense anche nel rispetto degli animali, e di come si possa tutelare, riformulandolo, il lavoro delle persone che lavorano in ambito circense e delle loro famiglie.  

Un’occasione importante, quindi, per ribadire con forza la necessità di superare l’usanza dei circhi con animali, luoghi di sfruttamento per individui che non hanno mai scelto di esibirsi sotto i tendoni a strisce, e per chiedere ancora una volta al Governo di attuare la Legge delega sullo spettacolo entro il termine previsto dell’agosto prossimo che allineerebbe il nostro Paese agli oltre 50 in tutto il mondo che già hanno detto stop all’uso degli animali nei circhi.

Agli italiani piacciono gli spettacoli senza animali

«I dati parlano chiaro: la maggior parte degli italiani sono concordi sul fatto che gli spettacoli di intrattenimento pubblico con gli animali non abbiano più senso di esistere, fanno solo soffrire gli animali e non hanno alcun valore educativo», ha dichiarato Eleonora Panella, responsabile animali esotici Lav. «Cosa stiamo aspettando quindi? Il nostro Paese ha bisogno al più presto di una normativa nazionale che possa contrastare la condizione di sfruttamento e maltrattamento degli animali nei circhi, con una riconversione totale dei circhi con animali in circhi con soli spettacoli umani, avvalendosi degli aiuti economici previsti dal Fondo Unico per lo Spettacolo, che favoriranno un rilancio senza precedenti della vera arte circense, senza perdita di posti di lavoro»

In apertura una delle esibizioni dello spettacolo – Credit foto: Morabito/Lav