Salute e consapevolezza

Non è una moda alimentare: nove giorni per conoscere meglio la celiachia

Ritorna dal 10 al 18 maggio la Settimana nazionale della Celiachia: eventi e approfondimenti per diffondere una corretta informazione e sfatare i falsi miti. Un'attenzione particolare è dedicata al mondo della scuola con l'iniziativa "Tutti a tavola, tutti insieme": menu senza glutine per tutti gli studenti in 500 comuni italiani

di Redazione

Quanto sei celiaco? Non c’è un più o un meno quando si parla di celiachia, così come non si può definire la patologia una condizione temporanea. Sono soltanto alcune delle fake news e dei falsi miti che l’Aic Associazione Italiana Celiachia si propone di contribuire a sfatare nella Settimana nazionale della Celiachia. Un’iniziativa promossa con le 21 Aic territoriali in tutta Italia dal 10 al 18 maggio. Nove giorni di eventi e approfondimenti, in concomitanza della Giornata Mondiale della Celiachia che si celebra il 16 maggio, per diffondere una corretta informazione sulla celiachia e la dieta senza glutine.

Il programma (disponibile a questo link) è fitto, tra screening e consulenze mediche gratuite, incontri e consigli di dietisti e nutrizionisti, open day delle sedi Aic per informare e distribuire materiale e gadget alla popolazione, ma anche laboratori per bambini e letture di fiabe su celiachia e inclusione, corsi di cucina senza glutine per adulti e bambini. Si stima che siano 600mila le persone celiache, di cui circa 400mila non ancora diagnosticate (dati Ministero della Salute, 2023). La Settimana nazionale della Celiachia è dedicata alle persone celiache ma non solo: rappresenta un’occasione per sensibilizzare un pubblico più ampio su una patologia che nel nostro Paese colpisce oltre l’1% della popolazione.

A scuola le giornate del menu senza glutine

Evento nell’evento sarà “Tutti a tavola, tutti insieme: le giornate del menù senza glutine”, un momento di condivisione e confronto per fornire ai più piccoli, alle loro famiglie e agli insegnanti le giuste informazioni sulla celiachia e l’alimentazione senza glutine e far comprendere che mangiare senza glutine si può e anche con gusto. Un menù completamente senza glutine verrà distribuito per tutti gli studenti nelle scuole dell’infanzia e della primaria di oltre 500 comuni italiani.

La completa integrazione degli alunni celiaci nel contesto scolastico è l’obiettivo principale per un’iniziativa che è giunta all’11ª edizione e di cui l’Anci condivide le finalità. Nel ventennale della legge 123/2005, norma quadro a tutela delle persone con celiachia fortemente voluta da Aic, “Tutti a tavola, tutti insieme” ricorda che proprio quella legge ha introdotto in Italia, per la prima volta, il diritto dei celiaci al pasto senza glutine nelle mense pubbliche, la maggior parte delle quali sono scolastiche. Prima della legge, gli studenti celiaci dovevano tornare a casa per consumare il pasto senza glutine imposto dall’unica terapia per la celiachia.

Secondo i dati del Ministero della Salute (Relazione al Parlamento 2023) in Italia 35.298 mense di cui 24.829 scolastiche (70%), hanno erogato pasti senza glutine per i celiaci che ne hanno fatto richiesta. Queste mense sono distribuite sul territorio nazionale in modo omogeneo e proporzionale al numero di persone celiache, assicurando quindi la dieta senza glutine agli studenti celiaci quando consumano i pasti fuori casa a scuola. «Prima della legge voluta da Aic nel 2005 i bambini celiaci non potevano avere un pasto senza glutine a scuola», spiega la presidente dell’associazione Rossella Valmarana, «mi piace ricordarlo perché spesso siamo portati a dare per scontati i diritti a cui ci siamo abituati, dimenticando quanto sia importante mantenere alta l’attenzione sui bisogni dei pazienti. Oggi fortunatamente le mense della scuola pubblica garantiscono ampiamente questo diritto e laddove ci siano ancora casi di mancata o parziale applicazione, Aic interviene tempestivamente».

La fotografia in apertura è di Social.Cut su Unsplash

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