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Diabete e celiachia

Diabete e celiachia: da gennaio arrivano gli screening per i minori. L’Italia prima al mondo

Dal gennaio 2024 sarà possibile effettuare screening gratuiti per identificare precocemente quei bambini e adolescenti predisposti a sviluppar diabete di tipo 1 e celiachia, due patologie autoimmuni. La legge è in Gazzetta Ufficiale

di Sabina Pignataro

Dal gennaio 2024 sarà possibile effettuare screening gratuiti per identificare precocemente quei bambini e adolescenti predisposti a sviluppar diabete di tipo 1 e celiachia, due patologie a base autoimmune. È in Gazzetta Ufficiale la legge per l’avvio di campagne di screening

A cosa servono gli screening contro il diabete 1

I destinatari sono neonati e giovani compresi nella fascia d’età tra 1 e 17 anni. «Gli screening per il diabete servono a identificare le persone con specifici anticorpi contro le proteine che possono distruggere le cellule che producono insulina: permetteranno, quindi, di identificare precocemente questi bambini per offrire loro un trattamento che può ritardare la comparsa del diabete», spiega Angelo Avogaro, presidente della Società italiana di Diabetologia.

La legge consentirà di prevenire, nei bambini da 1 a 17 anni, destinati ad avere il diabete di tipo 1, l’insorgenza dei sintomi più pericolosi, come la chetoacidosi, che può essere letale; permetterà di avere maggiori informazioni per comprendere meglio le cause della malattia, con la possibilità di introdurre strategie farmacologiche per rallentarla e possibilmente fermarla. (Per approfondire leggi qui l’intervista al dottor Giulio Frontino: Diabete di tipo 1: una diagnosi ogni tre giorni nei bambini).

È la prima volta che una legge dello stato parla specificamente di diabete di tipo 1. E siamo il primo Stato al mondo ad avere una legge per lo screening sistematico di diabete e celiachia nella popolazione pediatrica.

«Risparmiare a bambini e famiglie un esordio solitamente traumatico del diabete di tipo 1 è il primo obiettivo della legge», chiarisce Professor Emanuele Bosi, Primario della medicina interna del San Raffaele ed estensore scientifico del provvedimento.

Un Osservatorio sul diabete e la celiachia

Il disegno di legge prevede anche l’istituzione di un Osservatorio nazionale sul diabete di tipo 1 e la celiachia, presso il Ministero della salute. Il suo compito sarà di studiare i risultati degli screening realizzando anche campagne periodiche di informazione e sensibilizzazione. «Quando entrerà in commercio l’anticorpo monoclonale che ritarda il diabete, sarà ancora più importante poter conoscere quali sono le persone a rischio, per poter trattare quei bambini e giovani che hanno gli anticorpi», sottolinea Avogaro.

Il Diabete è già una delle patologie più diffuse nel mondo ma nel 2025, secondo le stime degli esperti, riportate dalla Fondazione Italiana Diabete, sarà tra le tre maggiori “piaghe” della salute insieme a malattie cardiovascolari e tumori. Oggi colpisce 250 milioni di persone e fra 16 anni ne colpirà circa 400 milioni. Ogni anno oltre 7 milioni di persone sviluppano la malattia. In Italia i malati sono più di 3 milioni.

Gli screening per la celiachia nei bambini

Altrettanto importanti sono gli screening per la celiachia. «Le diagnosi di celiachia negli anni sono molto aumentate: dai poco più di 60 mila casi del 2007 fino agli oltre 240 mila del 2021, ultimo dato ufficiale. Ma restano troppi coloro che non vengono intercettati: solo il 40% dei pazienti ha già una diagnosi e può quindi essere curato. Tutti coloro che sono celiaci ma ancora non lo sanno si espongono inconsapevolmente al rischio di complicanze anche molto gravi», spiega Rossella Valmarana, Presidente dell’Associazione Italiana Celiachia -Aic, che ha seguito l’iter della legge, chiedendo un coinvolgimento delle associazioni pazienti.

Le raccomandazioni dell’ESPGHAN (Società Europea di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica) consentono di arrivare a una diagnosi in bambini e adolescenti senza la necessità di eseguire la biopsia intestinale «in casi specifici in cui siano soddisfatte alcune condizioni. In ogni caso è fondamentale che nella dieta dei pazienti non sia già stato escluso il glutine».

Lo screening per i famigliari

Il Centro FID – Innodia – I.R.C.C.S. Ospedale San Raffaele per la Prevenzione del Diabete di tipo 1, in collaborazione con il Consorzio Internazionale di Ricerca TrialNet, fa parte di un network Europeo e Internazionale di decine di ospedali, università e centri di ricerca.
Il centro fornisce gratuitamente lo screening per comprendere il rischio di malattia e offre la possibilità di partecipare a studi clinici per tentare di prevenire o rallentare il diabete di tipo 1. Possono partecipare tutti i familiari di una persona con diabete di tipo 1, che abbiano meno di 45 anni.
E’ possibile partecipare allo screening da ogni parte di Italia senza doversi recare presso l’Ospedale San Raffaele di Milano.   (per indo fidprevenzionetipo1.org)

Foto in apertura Polina Tankilevitch by Pexels


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