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Donne fra i 18 e i 30 anni e adolescenti maschi under 18: ecco a chi è andato il bonus psicologo

Che l’avessero ricevuto in pochi, si sapeva già. Solo 41.600 richiedenti su 395mila. Poco più del 10%. Non si conoscevano invece le caratteristiche di chi ha presentato domanda. A far luce giunge ora l’ultimo rapporto annuale dell’Inps che traccia l’identikit di chi si è candidato per riceverlo

di Francesco Dente

A chi è andato il bonus psicologo? Che l’avessero ricevuto in pochi, si sapeva già. Solo 41.600 richiedenti su 395mila. Poco più del 10%. Non si conoscevano invece le caratteristiche di chi ha presentato domanda. A far luce giunge ora l’ultimo rapporto annuale dell’Inps che traccia l’identikit di chi si è candidato per riceverlo.

Emerge innanzitutto una marcata differenza di genere. Ben 7 istanze su 10 sono state inviate da donne, specie della classe di età compresa tra i 18 e i 29 anni (pari al 36% delle domande accolte). Lo scenario cambia invece nel caso dei minorenni: la percentuale maschile è il doppio di quella femminile (16% contro 8%). Secondo i ricercatori dell’istituto di previdenza, la bassa incidenza registrata fra gli uomini d’età intermedia dipenderebbe da fattori culturali che mescolano «stigma sociale e ruoli di genere di tipo tradizionale». Paura dello “strizzacervelli” donna, par di capire.

A livello territoriale, le province con un valore più elevato di richieste in rapporto alla popolazione sono quelle centrali e meridionali. In generale, si va da un minimo di 0,2% per Bolzano a un massimo di 1,4% per la provincia di Cagliari. Dati da ricollegare anche ai requisiti di accesso. «La consapevolezza dei fondi limitati e, contestualmente, la rilevanza del valore dell’Isee nel determinare la possibilità concreta di ricevere il beneficio» potrebbero aver dissuaso i residenti delle aree a più alto reddito, come il Nord, a presentare domanda.

Il sostegno per l’assistenza psicologica, ricordiamo, è stato introdotto dal “Milleproroghe” 2022 con uno stanziamento iniziale 25 milioni di euro (scesi a 5 nel 2023 e risaliti a 8 a decorrere dal 2024) e prevede un contributo di massimo 1.500 euro a persona per gli anni 2023 e seguenti (contro i 600 euro previsti per il 2022). Somme per sessioni presso specialisti privati iscritti all’albo degli psicologi.

Molto interessante la foto dello status lavorativo dei richiedenti il Bonus. Circa il 60% ha un contratto di lavoro dipendente. Una evidenza, osserva l’Inps, da cui si dedurrebbe che i beneficiari e i richiedenti del bonus «non sembrano essere ai margini del mercato del lavoro, e che il disagio che percepiscono e per cui richiedono sostegno potrebbe derivare da difficoltà diverse rispetto a quelle legate all’assenza di lavoro». La ricerca, che ha escluso un nesso tra maggiore impatto del Covid-19 e richiesta del bonus, getta luce dunque su «un bisogno preesistente e inespresso», emerso per la prima volta proprio grazie all’introduzione di questa misura di sostegno inedita.

Foto: Archivio VITA/Pexels


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