Giornata mondiale contro la droga

Droghe, tra gli adolescenti è boom di psicofarmaci senza ricetta

Nel 2024 un giovane su quattro, tra i 15 e i 19 anni, ha fatto uso di una sostanza psicoattiva illegale. Cresce il numero dei morti per uso di cocaina/crack (80) e il consumo di psicofarmaci senza prescrizione medica tra i giovanissimi: nell'ultimo anno ne ha fatto uso il 12% dei 15-17enni. Trend in forte aumento per il gioco d’azzardo tra gli studenti. Ecco i dati della Relazione annuale al Parlamento 2025

di Ilaria Dioguardi

Un quadro articolato del fenomeno delle tossicodipendenze in Italia. È ciò che emerge dalla Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 2025, pubblicata in occasione del 26 giugno, Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga. Da una parte, il consumo di sostanze psicotrope tra i giovani è leggermente diminuito, dall’altra si registra un aumento di morti attribuite all’uso di cocaina/crack, 80 nel 2024, e dell’uso di antidepressivi senza prescrizione tra i giovanissimi. Oltre un milione e 420mila ragazzi ha giocato d’azzardo nell’ultimo anno.

910mila giovani hanno consumato droghe almeno una volta nella vita

Nel 2024, il consumo di cannabinoidi è passato dal 22% al 21%, le Nuove sostanze psicoattive – Nps dal 6,4% al 5,8%, i cannabinoidi sintetici dal 4,6% al 3,5%, gli stimolanti dal 2,9% al 2,4%, la cocaina dal 2,2% all’1,8%, gli allucinogeni dal 2% all’1,2%, gli oppiacei sono rimasti stabili all’1,2%. Questo trend denota una diminuzione del consumo di sostanze più pericolose e complesse, a fronte di un uso ancora significativo della cannabis, che rimane la droga più diffusa tra i ragazzi.

Partendo dai dati rilevati tramite lo Studio Espad Italia 2024 che ha coinvolto 20.201 studenti tra i 15 e i 19 anni, si stima che nel 2024 quasi 910mila giovani tra 15 e 19 anni, pari al 37% della popolazione studentesca, abbia consumato una sostanza psicoattiva illegale almeno una volta nella vita e 620mila studenti, sempre tra i 15 e i 19 anni (25%), ne abbia fatto uso nel corso dell’ultimo anno. Il consumo di queste sostanze è più comune tra i ragazzi (28%) rispetto alle ragazze (22%).

Cannabis: consumo diffuso e formulazioni più potenti

La cannabis resta la sostanza psicoattiva più diffusa in Italia, con il 77% delle segnalazioni da parte delle forze di polizia per uso personale. Inoltre, è la sostanza primaria per il 13% degli utenti in carico presso i Servizi dipendenze patologiche – SerD. È significativo l’aumento della concentrazione di Thc (tetraidrocannabinolo) nei prodotti a base di hashish, la cui potenza è quadruplicata dal 2016 (dal 7% del 2016 al 29% del 2024), soprattutto nelle formulazioni di nuova generazione e nei liquidi utilizzati per le sigarette elettroniche.

Nel 2024, per la prima volta, il numero di decessi direttamente attribuiti alla cocaina/crack (80 casi) è risultato equivalente a quello legato all’assunzione di eroina/oppiacei (81 casi)

Cocaina, decessi in netto aumento

La cocaina si conferma una delle sostanze con il maggiore impatto sanitario e sociale in Italia. Nel 2024, il 35% dei decessi direttamente accertati per intossicazione acuta letale è stato attribuito a questa sostanza, percentuale che risulta in aumento nel corso degli anni e che ha raggiunto l’anno scorso il suo massimo storico. Nel 2024, per la prima volta, il numero di decessi direttamente attribuiti alla cocaina/crack (80 casi) è risultato equivalente a quello legato all’assunzione di eroina/oppiacei (81 casi). La cocaina è responsabile del 30% dei ricoveri ospedalieri legati a droghe (costante rispetto al 2023). Tra gli utenti in carico presso i SerD, il 23% fa uso di cocaina come sostanza primaria e il 3,3% di crack (cocaina base). Ancor più di alcol e tabacco, la cocaina è la sostanza più frequentemente associata al policonsumo.

79 nuove sostanze psicoattive

Nel 2024, il Sistema nazionale di allerta rapida per le droghe (News-D) che ha gestito, in totale, 437 segnalazioni, ha identificato 79 nuove sostanze psicoattive circolanti sul territorio nazionale. Il 32% delle segnalazioni dall’Italia ha interessato sostanze d’abuso classiche, già inserite nelle tabelle del Testo unico sugli stupefacenti. Malgrado il trend di consumo tra i giovani risulti in lieve calo rispetto al biennio precedente, l’uso di queste sostanze costituisce una minaccia persistente.

Antidepressivi senza prescrizione, in crescita tra i giovanissimi

Il consumo di sostanze psicoattive tra i giovani, rilevato tramite lo Studio Espad Italia 2024 e che ha coinvolto 20.201 studenti tra i 15 e i 19 anni provenienti dalle scuole secondarie di secondo grado di tutto il Paese, conferma un quadro complesso e multiforme, che include sostanze illegali quanto legali. Nel 2024, si stima che oltre 500mila studenti tra i 15 e i 18 anni non ancora compiuti abbiano fatto uso di tabacco, mentre quasi 360mila hanno riportato almeno un episodio di intossicazione alcolica durante l’anno. Entrambi questi fenomeni mostrano una maggior prevalenza tra le ragazze.

510mila studenti di 15-19 anni hanno fatto uso di psicofarmaci senza prescrizione nel corso della vita, 180mila tra 15 e 17 anni ne hanno fatto uso solo nell’ultimo anno (il 12% del totale)

Dal 2021 si è registrato un incremento costante nel consumo di psicofarmaci senza prescrizione medica tra i giovani. Nel 2024, questa tendenza ha raggiunto i valori più alti di sempre: se la stima è di 510mila studenti di 15-19 anni che hanno fatto uso di queste sostanze senza prescrizione nel corso della vita, nella fascia 15-17 anni sarebbero 180mila ad averne fatto uso solo nell’ultimo anno (il 12% del totale di quella fascia di età), con una prevalenza più che doppia tra le studentesse.

Circa un milione e 530mila ragazzi (il 62% degli studenti) ha giocato d’azzardo almeno una volta nella vita

Gioco d’azzardo e nuove dipendenze digitali: il dato più alto di sempre

È in forte crescita la tendenza al gioco d’azzardo tra i giovani. Circa un milione e 530mila ragazzi (il 62% degli studenti) riferisce di aver giocato d’azzardo almeno una volta nella vita, mentre oltre un milione e 420mila ragazzi lo hanno fatto nell’ultimo anno, facendo registrare nel 2024 il dato più alto di sempre. Anche il mondo dei videogiochi rappresenta criticità per molti ragazzi: lo scorso anno più di 290mila studenti minorenni hanno mostrato comportamenti a rischio con i videogame, spesso associati a reazioni emotive forti quando era preclusa loro la possibilità di giocare. Per quanto riguarda l’uso di internet, nel 2024 oltre 320mila studenti hanno fatto un uso problematico del web.

Foto di Mohammed Sultan Farooqui su Unsplash

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