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Impatto sociale

Sei milioni di euro per il Non profit in tre regioni

L’iniziativa "Futuro aggiunto", voluta da fondazione Compagnia di San Paolo, Intesa Sanpaolo, Cooperfidi Italia e fondazione Social venture Giordano Dell'Amore, favorirà l’accesso al credito delle 43mila realtà del Terzo settore con sede operativa in Piemonte, Liguria e Val d'Aosta

di Nicola Varcasia

Da Ufficio Stampa Compagnia di San Paolo

Sei milioni di euro per finanziamenti agevolati per i 43mila enti non profit di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Sono quelli stanziati dall’iniziativa “Futuro aggiunto” promossa da Fondazione Compagnia di San Paolo, Intesa Sanpaolo, Cooperfidi Italia e Fondazione social Venture Giordano Dell’Amore, destinati a supportare l’accesso al credito degli enti di Terzo settore con sede operativa nelle tre regioni e che, secondo i dati Istat 2020, impiegano circa 97mila persone. Le organizzazioni potranno beneficiare di un finanziamento agevolato erogato da Intesa Sanpaolo per liquidità o investimenti, di importo compreso tra 50mila e 200mila euro della durata compresa tra i 24 e i 72 mesi (con preammortamento massimo di 12 mesi) e a tassi agevolati, e con il rimborso del costo della garanzia Cooperfidi da parte di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore con il supporto di Compagnia San Paolo.

Come funziona

Entrando nel dettaglio di questa operazione finanziaria, la nota delle organizzazioni promotrici spiega come l’attivazione della convenzione, che consentirà a Intesa Sanpaolo l’erogazione dei sei milioni di euro di finanziamenti a tassi agevolati, preveda la presenza coordinata di un plafond di garanzia dell’importo di 3 milioni di euro, messo a disposizione da Cooperfidi Italia, a valere su risorse Fei-easi e garantirà  il 50% dei finanziamenti erogati e di un Fondo di copertura da 500mila euro messo a disposizione da Fondazione social venture Giordano Dell’Amore grazie al contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo, dedicato al rimborso dei costi di garanzia sostenuti dai beneficiari. Attraverso questa iniziativa pilota, ipotizzando un importo richiesto medio pari a 100mila su cinque anni, ci si attende di agevolare l’accesso al credito di almeno 60 enti del Terzo Settore.

I commenti

Attraverso questa iniziativa «ci proponiamo di fornire ad un dealflow qualificato di enti del Terzo Settore supporto economico per investimenti organizzativi strutturali di medio periodo, con lo scopo ulteriore di valorizzarne l’identità imprenditoriale, agendo sulla loro autonomia e stimolando asset quali le competenze manageriali, organizzative e finanziarie», ha dichiarato Alberto Anfossi, segretario generale della Compagnia di San Paolo.

 Andrea Lecce, responsabile direzione impact Intesa Sanpaolo, ha aggiunto:«Futuro aggiunto è il frutto di una storica collaborazione con il mondo della filantropia e conferma l’impegno di Intesa Sanpaolo per la crescita del Terzo Settore con nuove forme di finanza orientate al bene comune. Gli Ets hanno un ruolo vitale nella nostra società e vogliamo far emergere il loro potenziale di crescita supportandoli in modo innovativo e favorendo l’accesso al credito, correlandolo all’impatto generato».

Settori di sviluppo

A che cosa saranno orientati i finanziamenti? Un’indicazione la fornisce l’Osservatorio su finanza e Terzo settore pubblicata a novembre 2023 proprio da Intesa Sanpaolo con l’Associazione italiana per la promozione della cultura della cooperazione e del non profit – Aiccon, dalla quale è emerso che il potenziamento del capitale umano (29,8%) e l’accesso alla tecnologia (17,9%) continuano ad essere i principali ambiti di investimento per il futuro, a cui si aggiungono un aumento di allocazione di risorse in ambito di ripensamento dei modelli organizzativi (+1,9 punti sul 2020) e il ridisegno dei servizi offerti (+2,7 punti sul 2020), quali fattori fondamentali su cui agire per affrontare le sfide che si prospettano per il Terzo Settore.

Foto in apertura: ufficio stampa Fondazione Compagnia di San Paolo


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