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Imparare a fare il papà: online la mappa su luoghi, gruppi e tutto ciò che c’è da sapere

È online la prima “Mappa delle risorse di sostegno per i padri”, che contiene informazioni sui diversi gruppi di sostegno ai padri/partner presenti sul territorio italiano, rendendo più visibili e facilmente accessibili le risorse disponibili, dai percorsi di accompagnamento alla nascita ai gruppi di ascolto.

di Sabina Pignataro

Condividere la genitorialità, da subito, fa bene a tutti: al bebè, che ha diritto e bisogno di essere accudito da entrambi i genitori; alla mamma, che ha necessità di riposare, “staccare”, e per farlo può lasciare il figlio o la figlia nelle mani sicure del papà; all’uomo, perché così costruisce un legame saldo col bambino.

4E-PARENT è il nuovo progetto europeo che mira ad accrescere il coinvolgimento dei padri. Papà che si prendono cura dei propri figli e figlie e lo fanno fin dai primi momenti dalla nascita, in maniera concreta ed empatica. 

Da pochi giorni è disponibile la prima “Mappa delle risorse di sostegno per i padri”, che contiene informazioni sui diversi gruppi di sostegno ai padri/partner presenti sul territorio italiano, rendendo più visibili e facilmente accessibili le risorse disponibili, dai percorsi di accompagnamento alla nascita ai gruppi di ascolto.

Nella mappa sono incluse associazioni e istituzioni ispirate al principio dell’uguaglianza di genere e che rispondono ai seguenti standard: assenza di elementi misogini e omotransfobici, offerta di servizi e proposte a libero accesso o che, a fronte di iscrizioni o attività a pagamento, non abbiano natura e finalità commerciali, trasparenza in merito a possibili conflitti di interesse.
Le risorse per il sostegno ai padri sono consultabili, a seconda delle proprie necessità, sia attraverso una mappa territoriale delle Regioni italiane, sia attraverso una suddivisione per ambiti tematici.

Inoltre, per ogni risorsa indicata sulla mappa viene fornita una breve descrizione delle attività svolte, dei loro destinatari, indirizzi e numeri di telefono per prendere contatto.

Alla mappa, tra le iniziative già realizzate, si aggiungono anche i tre corsi  “Il padre nei primi mille giorni di vitadedicati rispettivamente al personale sanitario, a quello educativo e al personale del volontariato e Terzo settore a contatto con le famiglie sin dai primi momenti di vita.

Infine, nella pagina dedicata ai materiali di comunicazione del progetto sono scaricabili le nuove schede informative dedicate a: occupazione femminile, offerta di asili nido, legislazione sui congedi, welfare aziendale.

Benefici del coinvolgimento paterno

Il coinvolgimento da subito, pratico ed empatico, del padre nella genitorialità – afferma ormai da tempo la letteratura scientifica – ha esiti positivi per lo sviluppo cognitivo, sociale e affettivo dei bambini, crea fin dall’inizio un forte legame affettivo, migliora la salute psico-fisica della prole e della madre e contribuisce alla parità fra uomini e donne e al contrasto alla violenza domestica. Inoltre, per una donna avere accanto un compagno più informato, consapevole e partecipe (senza essere intrusivo o controllante) è un grande beneficio: per condividere responsabilità e lavoro di cura e domestico, per conciliare lavoro, famiglia e tempo libero con minore stress, per relazioni familiari più equilibrate e più ricche.

Cos’è il progetto

La mappa fa parte delle azioni del progetto 4E-Parent, che ha come obiettivo la promozione della paternità attiva come mezzo per la prevenzione della violenza di genere. Papà che si prendono cura dei propri figli e figlie e lo fanno fin dai primi momenti dalla nascita, in maniera concreta ed empatica: sono i cardini del progetto europeo 4E-PARENT. Le quattro “E” riepilogano i presupposti del progetto: Early, per la partecipazione da subito, Equal a indicare un approccio paritario ed equo, Engaged che richiama la partecipazione attiva e Empathetic per la valenza empatica, accudente e responsiva.

Il progetto, che si avvale di un finanziamento europeo, vede l’Istituto Superiore di Sanità capofila e la partecipazione di diversi partner: il Centro per la salute del bambino (CSB), l’associazione il Cerchio degli Uomini, l’agenzia di editoria scientifica Zadig, la società di consulenza Deep Blue, la Rete degli uomini Maschile Plurale, la rete per lo sviluppo delle bambine e dei bambini International Step by step Association (ISSA) e può contare inoltre sul supporto del Comitato Italiano per l’UNICEF, dell’Associazione culturale pediatri (ACP) e dell’Istituto Ricerca Intervento Salute (IRIS).


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