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Quanto vale l’economia sociale in Italia?

di Matteo Riva e Sabina Pignataro

Le 450mila organizzazioni (cooperative, associazioni, fondazioni e altre non profit) del comparto rappresentano l’8,8% delle imprese, più dell’industria manifatturiera ed insieme impiegano 1,9 milioni di addetti, lo stesso numero di occupati dell’intera filiera metalmeccanica italiana. Con un valore aggiunto complessivo di quasi 89 miliardi di euro

Quanto vale oggi l’economia sociale in Italia? Qual è il suo contributo in temini economici ed occupazionali? Sono questi gli interrogativi da cui siamo partiti nel realizzare questa inchiesta che ha l’obiettivo di fornire un quadro che sia il più completo possibile di questo comparto, ritenuto ormai un pilastro delle future politiche – non solo sociali ma anche economiche. Soprattutto alla luce del crescente interesse in sede comunitaria per il loro apporto alla costruzione di un modello di sviluppo più sostenibile, equo e inclusivo.

«Le organizzazioni dell’economia sociale rappresentano l’8,8% sul totale delle imprese ed il 9,5% degli addetti», osserva Guido Caselli, direttore Centro Studi di Unioncamere Emilia Romagna. «450mila organizzazioni, più dell’industria manifatturiera, 1,9 milioni di addetti, lo stesso numero di occupati dell’intera filiera metalmeccanica italiana».

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