Il non profit “alla sbarra” per mutare narrazione e cambiare comportamenti, insieme a istituzioni, imprese, società civile e sistema dei media. Un'iniziativa di Ferpi, Associazione per la Retorica che coinvolge oltre 200 organizzazioni della società civile
Allarmati per l’onda crescente di discredito pubblico; preoccupati per il calo delle donazioni/erogazioni; turbati da una attribuzione socio-valoriale pubblica quasi sempre etero-diretta.. .. una ampia rappresentanza dell’articolato mondo italiano del non profit - comprensiva dei maggiori network e le maggiori e più note organizzazioni internazionali e nazionali - ha colto l’opportunità di “mettersi alla sbarra” celebrando in tre udienze successive un processo pubblico proposto e organizzato da un gruppo di professionisti della Ferpi in accordo con l'Associazione per la Retorica.
La dinamica delle tre udienze di Milano, L’Aquila e Roma prevede come imputati, insieme ai massimi esponenti del non profit stesso, anche importanti esponenti delle istituzioni, delle imprese e della società civile/sistema dei media: i principali stakeholder da cui dipende la salute di un settore della società ritenuto essenziale per la tenuta democratica del Paese.
- la terza il 20 Ottobre a Roma alla LUMSA in occasione della Tavolata Multietnica di via della Conciliazione promossa dalla Comunità di Sant’Egidio e da Focsiv, sempre in accordo con Ferpi.
COME
L’imputato alla sbarra è il non profit insieme alle istituzioni, le imprese, la società civile/sistema dei media e i contendenti-testimoni (due per ciascuna categoria di imputati) sosterranno sia la tesi di difesa che d’accusa sui diversi argomenti proposti.
IL RACCONTO
Anche grazie alla presenza continuata di una informazione in tempo reale che si avvia il 25 Settembre sulle home page degli organizzatori, dei partner e delle oltre 200 associazioni non-profit che partecipano alla iniziativa, con la partnership di VITA e il sostegno di Conad, l’iniziativa si propone di contribuire a cambiare la narrativa e l’attenzione pubblica sul non profit soprattutto con l’intenzione di contribuire a modificarne i comportamenti, valorizzando tutti quegli aspetti ritenuti maggiormente utili per le persone e per la crescita del capitale sociale e relazionale del Paese.
Le tre udienze vedranno complessivamente la partecipazione attiva di una trentina di autorevoli testimoni appartenenti alle quattro categorie di stakeholder imputati i cui nomi saranno resi noti nei prossimi giorni.