Marco Festari

Prossimità e inclusione, la sostenibilità fintech

di Redazione

Sul tema della "esse" fragile di Esg, parla il Chief Institutional affairs, Communication & Sustainability Office di Mooney

Marco Festari è il Chief Institutional Affairs, Communication & Sustainability Officer di Mooney.

Vede anche lei una fragilità della lettera “esse” nell’acronimo che connota la responsabilità di impresa?

È possibile riscontrare una minor focalizzazione sulla sostenibilità sociale rispetto, ad esempio, ai temi ambientali. La crisi climatica in atto ha determinato una concentrazione maggiore degli sforzi sulla “e” di Environmental. Nonostante ciò, è importante sottolineare come la sostenibilità sociale sia stata formalmente riconosciuta, a livello internazionale, quale sostegno fondamentale della responsabilità di impresa.

Si imputa il ritardo delle attività sociali alla difficoltà di misurazione delle performance.

È innegabile che i parametri ambientali siano più semplici da rilevare e misurare rispetto a quelli sociali. Auspichiamo che il costante impegno a livello internazionale per l’identificazione di questi ultimi possa facilitare il processo di valutazione nel prossimo futuro. Mooney seleziona e agisce sempre su tematiche vicine al proprio core business al fine di poter utilizzare KPIs e strumenti già noti in grado di misurare i risultati effettivi del proprio operato.

Esiste anche il rischio di “social washing”?

Considerata l’importanza che l’etica d’impresa ricopre oggi nelle scelte di investitori e consumatori, non esiste più solamente il rischio di un ecologismo di facciata, ma anche quello di un social washing che veicoli informazioni fuorvianti sulle modalità di gestione del rischio sociale e delle principali questioni di carattere socio-culturale. Un comportamento che può danneggiare consumatori, investitori, stakeholders e che deriva spesso da scarsa attenzione al tema della responsabilità sociale. L’Esg è un’importante leva competitiva e dobbiamo lavorare implementando una strategia aziendale incentrata sui fatti che riduca sempre di più il rischio di una comunicazione distorsiva.

L’essere fintech di prossimità vi richiama ad avere un’attenzione sociale diversa?

Prossimità e vicinanza sono tra i valori portanti del nostro business che si integrano perfettamente nella nostra visione di responsabilità sociale. Contribuire al benessere sociale per noi significa anzitutto consentire ad ogni cittadino di accedere in modo facile e sicuro, anche nelle zone più remote del Paese, a servizi di pagamento e bancari di base, sia nei punti vendita che online. Mooney contribuisce al processo di digitalizzazione del Sistema Paese, alla transizione verso una cashless society e all’inclusione finanziaria, con particolare attenzione anche a New Italians e stranieri. Inoltre, il nostro impegno in ambito sociale si declina anche attraverso un lavoro attento sostenibile del Paese.

Come selezionate i progetti da sostenere?

Analisi di materialità e coerenza con il nostro business sono i principali criteri che guidano la progettazione delle iniziative di csr di Mooney. Attraverso l’ascolto delle esigenze dei nostri stakeholder identifichiamo i temi su cui lavorare, con uno sguardo sempre attento ai principali trend di sostenibilità a livello globale. L’unicità del nostro modello di business e il settore in cui operiamo ci indicano le aree in cui Mooney può dare il suo contributo. Nella selezione di enti e organizzazioni da coinvolgere nelle nostre iniziative di sostenibilità, seguiamo da sempre criteri di serietà e solidità organizzativa ed economica, a garanzia del buon esito dei nostri progetti.

Dovendo indicare alcune iniziative specifiche che meglio rappresentino la vostra sensibilità in materia, quali esempi fareste?

Tra i nostri principali progetti nell’ambito sociale rientra sicuramente il Generosity Network realizzato per offrire agli Enti del Terzo Settore, a titolo gratuito, la prima piattaforma fintech per la raccolta delle donazioni. Un’iniziativa resa possibile grazie alla nostra infrastruttura tecnologica all’avanguardia e alla forza straordinaria di oltre 45mila punti vendita, con vantaggi per le organizzazioni non profit in termini di trasparenza nel flusso del contante, facilità di accesso ai canali di donazione per i propri sostenitori e modalità di riversamento comode e immediate per i volontari sul territorio. A ciò affianchiamo progetti di economia circolare che prevedono la donazione di materiali informatici aziendali ad organizzazioni senza scopo di lucro, con una duplice finalità, ambientale e sociale.

in collaborazione con MOONEY


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