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Milano

Nasce la prima Scuola dello Sviluppo Sostenibile d’Italia

di Daniele Biella

È l'Istituto Marcelline Tommaseo, che nel prossimo anno scolastico promuoverà per i propri 600 studenti di ogni ordine scolastico un modello basato sull'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Lo spiega a Vita.it la preside Sara Brenda

“Formare persone per riconoscere la propria unicità e spenderla nella comunità”. C’è una scuola, o meglio un insieme di ordini scolastici, che fonda il proprio carisma e quindi quello degli allievi su questa missione: si chiama Istituto Marcelline Tommaseo e a Milano ospita 630 studenti – e 120 docenti – distribuiti in tre licei (classico, linguistico, scientifico), un istituto tecnico, una scuola secondaria di primo grado, una primaria e una scuola dell’infanzia. Ma c’è di più, ed è il motivo per cui di questa scuola se ne sentirà parlare a lungo: è il primo Istituto completamente dedicato allo Sviluppo sostenibile, “un modello nuovo di istruzione che coinvolge tutti, a partire da ragazzi, famiglie e docenti per arrivare a ogni settore della società”, spiega Sara Brenda, preside del Tommaseo, che fa parte della rete internazionale degli Istituti delle suore di Santa Marcellina. A questo link il sito ufficiale dell'iniziativa.

Di cosa stiamo parlando? “Di un’idea d’insieme fondata sull’essere umano. Abbiamo fatto nostra l’agenda 2030 degli obiettivi Onu sullo sviluppo sostenibile e ci siamo mossi in modo gestionale e didattico per preparare una scuola che va al 100 per cento in quella direzione, stimolati anche dalla Laudato sì, l’enciclica sull’ambiente di Papa Francesco”, specifica Brenda. “Ogni anno avevamo a che fare con diversi progetti, tutti interessanti ma non in armonia fra loro. Anziché sentirci ‘soffocati’ da questa situazione abbiamo deciso di stabilire noi un focus complessivo dal quale fare partire le singole azioni”. L’iniziativa ha preso piede in via sperimentale quest’anno, in cui saranno affinati i metodi di lavoro nelle sei macro aree definite (presentate ufficialmente il 19 gennaio 2018), e diventerà effettiva con l’avvio del prossimo anno scolastico 2018-2019. “Nel frattempo le varie figure di coordinamento stanno affinando il nuovo modello, che prevede riunioni e decisioni allargate, senza una figura di preside che detta la linea: la parola cardine è partecipazione, con un riequilibrio generale delle gerarchie”, spiega la stessa Brenda.

Un lavoro inedito per un istituto scolastico che ha visto la collaborazione sia del Miur, Ministero di istruzione, università e ricerca – il quale ha assunto anch’esso l’agenda 2030 – sia dell’Ufficio scolastico regionale, “con il quale c’è un dialogo aperto anche per attivare reti successive di informazione e formazione sullo sviluppo sostenibile”. Le Marcelline si sono avvalse anche una consulente esterna esperta di Sviluppo sostenibile e sono entrate a far parte di Asvis, Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile. “Si punta all’educazione ambientale, alla diffusione dell’economia circolare, al rendere sempre più evidente all’uomo il proprio legame con l’ambiente e viceversa”, continua la preside. “Quale mondo vogliamo per noi e per le future generazioni? Cosa posso fare, per esempio, per non fare sciogliere i ghiacciai? Ci sono risposte, tramite azioni concrete, che possiamo portare avanti nel quotidiano, e nello stesso tempo darci degli obiettivi per migliorare le cose”.

Obiettivi “elevati, ma anche sostenibili” sono quelli che si dà la prima Scuola di sviluppo sostenibile d’Italia: “vorremmo che la realtà di ognuno di noi sia pienamente vivibile, attivando anche le varie forme di solidarietà laddove fossero necessarie”. Una scuola simile in Europa è attiva da poco a Berlino, per il resto la scelta della Tommaseo è d’avanguardia. “Puntiamo a creare nuovi paradigmi, in cui c’è una maggiore consapevolezza su temi cruciali”, aggiunge Brenda. Un esempio? “Le centrali nucleari: le affronteremo analizzando i pro e i contro, trasmettendo anche dei dubbi che poi diventano degli stimoli a mettersi in gioco”. Sarà importante la totale apertura al territorio, “a cominciare dalla zona di Milano in cui siamo, ovvero tra le fermate di metropolitana di Conciliazione e Cadorna: ospiteremo esperti invitando anche le altre scuole del territorio, attiveremo sinergie anche con le associazioni e le aziende limitrofe e non”. Dopotutto, è la contaminazione positiva che genera il cambiamento e nuove alleanze: “per esempio abbiamo una partnership con Sodalitas e Saint Gobain, nate dal fatto che i genitori di alcuni alunni ne fanno parte”, spiega la preside. I genitori sono parte attiva del nuovo modello scolastico: “la stessa iniziativa del 19 gennaio ha visto la partecipazione di 400 persone, con genitori entusiasti”.

Rimane da chiedersi se gli studenti siano al corrente dell’imminente rivoluzione verde in atto nel proprio istituto. “Docenti di gradi scolastici diversi si stanno trovando già da tempo per concordare la scansione delle attività, e man mano stanno raccontando agli alunni il cambiamento in atto, compresi i più piccoli. Nelle modalità opportune, ovviamente”, conclude Brenda. Anche per quelli che saranno i nuovi iscritti è già possibile conoscere quello che sta diventando l’Istituto Marcelline Tommaseo: con una visita diretta, oppure leggendo direttamente sul sito l’offerta formativa completa.

Foto di copertina: Evento di lancio del 19 gennaio 2018. Da sinistra, Suor Marimena Pedone, Madre Generale Suore Marcelline – Valentina Pellegrini, Presidente della Fondazione Ernesto Pellegrini – Giusy Versace, Atleta Paralimpica – Paolo Naldini, Dir. Fondazione Michelangelo Pistoletto Città dell’Arte – Elena Ricci, Università Statale di Milano – Giulia D’Agata, Asvis – Adelaide Corbetta, The Circle Italia – Anna Scavuzzo, vice-sindaco della città di Milano – Laura Cavalli, Fondazione Eni Mattei.


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