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Changemaker

Letizia, Lorenzo e Manuel. L’Aquila riparte dai giovani

di Lorenzo Maria Alvaro

I tre giovani aquilani sono leader del cambiamento under 25 scovati da Ashoka con il contest “Crescere Innovatori - Noi Al Centro” e stanno costruendo, con il sostegno del terzo settore locale, una rete per provare a rispondere ai bisogni della città

Letizia Maria Verzulli, 18 anni, studente del liceo classico Domenico Cotugno. Lorenzo Rotellini, 22 anni, studente di Ingegneria all'Università degli Studi dell'Aquila. Manuel Lancia, 25 anni studente di Economia all'Università degli Studi dell'Aquila.

Sono i tre giovani aquilani che compongono la formazione di “Noi al Centro”, un gruppo ancora informale nato dall'omonimo contest di Ashoka e che mira a creare opportunità di aggregazione ed attivazione per i propri coetanei, con il fine di ideare ed attuare soluzioni innovative e condivise per la crescita della propria comunità”.

«Tutto è nato per caso», racconta Letizia, «quando ho incontrato il gruppo SottoSopra, che si stava formando in quei gironi, che è la sezione aquilana di Save the Children. Andando ai loro incontri ho sentito qualcuno parlare dei progetti in Centro Italia di Ashoka. Un racconto in cui si parlava di “crescere innovatori, “rigenerazione sociale” e altre parole chiave che mi hanno affascinato. Sono sempre stata alla ricerca spasmodica di attività e opportunità qui nella mia città. Così la sera ho compulsato internet per capire cosa fosse questo Ashoka, che ho scoperto essere il più grande network mondiale di imprenditori sociali innovativi. Navigando ho trovato il banner di questa call for ideas e mi sono iscritta».

Letizia va ad Ascoli Piceno dove si tiene il contest per giovani di Ahoska. È qui che conosce per la prima volta anche Lorenzo e Manuel. «Venivamo tutti e tre da qui ma non ci eravamo mai visti. Eravamo gli unici aquilani. E in più, lavorando con lo staff di Ashoka, abbiamo scoperto di avere in mente le stesse criticità e problemi su cui lavorare per la città», racconta Letizia, «l'unirsi in un gruppo è venuto automatico».

I giorni di Ascoli per Letizia sono dirimenti. «Lì ho imparato a lavorare in gruppo, cosa che non mi viene facile. Sempre lì ho capito che il fatto che mi piaccia stare in mezzo alle cose è qualcosa da coltivare di me. E poi ho anche imparato i rudimenti della progettazione di un intervento e della partecipazione ai bandi», chiarisce Letizia.

Una volta tornati a L'Aquila, i tre hanno le idee chiare: «le criticità principali che abbiamo delineato erano la difficoltà di spostamento nel comune e nella provincia per la mancanza di mezzi pubblici, la mancata valorizzazione del tessuto sociale della città, che è ricchissimo, e poi il rilancio della città dal punto di vista dell'immagine», chiarisce Letizia.

La parte difficle però è portare a terra e concretizzare le idee. Per farlo i ragazzi trovano, oltre all'accompagnamento di Ashoka anche una spalla nella cooperativa sociale Mètis Community Solutions di L'Aquila, specializzata nella partecipazione civica. «Non essendo ancora un soggetto giuridico non potevamo partecipare ai bandi», sottolinea Letizia, «con Mètis invece possiamo candidarci». Il risultato è stato essersi aggiudicati sia il Bando Giovani della Regione Abruzzo, in cui «abbiamo integrato la proposta di Mètis di realizzare all'Aquila una masterclass per i ragazzi sui temi della partecipazione civica e l'imprenditoria sociale» che il bando Esploratori con Gusto 2020 promosso dal Parco Gran Sasso e Monti della Laga, in cui «abbiamo proposto di realizzare nel parco delle passeggiate partecipate, guidate da giovani esploratori, finalizzate alla raccolta di testimonianze di produttori e ristoratori utili alla realizzazione di video promozionali delle realtà gastronomiche di tre borghi del cratere Campli, Campotosto e Amatrice».

Letizia al TedXNapoli parla dei sua sorella

A questo si aggiunge un progetto più semplice. «Mio papà è presidente dell'associaizone Autismo Abruzzo Onlus. Una vicenda nata per via di mia sorella, che è autistica», racconta Letizia, «così abbiamo pensato al progetto Mates, dall'inglese “compagno”, che consiste in una rete di giovani che organizzano uscite per la città con i ragazzi autistici per fare quello che a loro piace».

Le uscite però vengono filmate e condivise online. «L'idea è quella di raccontare la bellezza di L'Aquila e sfruttare queste uscite per fare city branding», racconta Letizia, «dal 2009 infatti questa è solo la città del terremoto. È sostanziale raccontare invece tutto quello che c'è di bello e di valore qui».

L'impegno di questi tre giovani però non si ferma qui. «Siamo solo all'inizio. Vorremmo costituirci associazione e stiamo lavorando per costruire una rete delle realtà sociali della città per poi mettere in comune criticità e soluzioni per provare in particolare ad invertire la rotta rispetto al male più grave che viviamo oggi a L'Aquila, lo spopolamento», sottolinea Letizia, «gli adulti e le famiglie non credono più in questa città e i loro figli se ne vanno. Vogliamo provare a dimostrare che invece vivere qui vale ancora la pena».


Il 3 e 4 settembre online sulla pagina Facebook di Ashoka Italia è in programma “De Centro – International Festival of decentralized communities”, il Festival internazionale delle comunità decentrate d’Italia e d’Europa. Per tutte le info clicca qui


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