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Lavoro non qualificato: servono 345mila addetti a pulizie e 188mila magazzinieri

Nel 2022 si sono registrate oltre 811mila richieste per personale non qualificato (il 25% rispetto al 2021) – introvabili, in particolare, addetti a pulizie (345mila) e magazzini (188mila). Il progetto Aula 162 aiuta persone vulnerabili, migranti, rifugiati e donne vittime di violenza a trovare un impiego

di Sabina Pignataro

Nel 2022 si sono registrate oltre 811.000 richieste per personale non qualificato (il 25% rispetto al 2021) – introvabili, in particolare, addetti a pulizie (345mila) e magazzini (188mila).

Sono solo alcuni dei numeri che emergono dall’analisi della Fondazione per la Sussidiarietà, su dati del Sistema informativo Excelsior, Unioncamere – ANPAL, presentata a Roma nel corso di un convegno “Lavoro: una via per la dignità della persona” organizzato dalla Fondazione per la Sussidiarietà, Aidp Lazio, Associazione Next e Procter & Gamble, in collaborazione con l’Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà a cui ha partecipato anche il Vice Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci

Al primo posto le professioni non qualificate più ricercate nel 2022 figurano i servizi per la pulizia di uffici ed esercizi commerciali con ben 345mila posti offerti. Seguono gli addetti all’imballaggio e al magazzino (188mila), gli addetti alle pulizie in alloggi e navi (42mila), gli addetti allo spostamento merci (40mila) e gli addetti in attività industriali (40mila). 

Nell’81% dei casi non è richiesto alcun titolo di studio specifico e nel 60% dei casi non è richiesta alcuna esperienza specifica.

Aula 162″, l’innovativo progetto di inclusione sociale e lavorativa

Per contribuire a rispondere a questa esigenza è nata Associazione Next e con Procter & Gamble “Aula 162”, l’innovativo progetto di inclusione sociale e lavorativa. 

L’obiettivo del progetto è aiutare persone in difficoltà (persone vulnerabili, migranti, rifugiati e donne vittime di violenza) a trovare, grazie anche ad una formazione ad hoc, un lavoro in aziende che hanno bisogno di manodopera qualificata e spesso non la trovano, realizzando così il pieno incontro tra domanda e offerta di lavoro e una reale inclusione sociale. 

«In soli due anni grazie a questa filiera della solidarietà, abbiamo collaborato alla realizzazione di percorsi di accompagnamento che al loro interno prevedevano l’erogazione, attraverso enti certificati, di 40 corsi di formazione, che hanno permesso di creare 408 opportunità di lavoro, per persone in condizione di fragilità», dichiara Renzo Sartori, Presidente di Associazione Next. «La buona riuscita di questa iniziativa è il risultato della perfetta collaborazione tra profit e non profit, motivata dall’intento di dare a tutti una possibilità di ripartenza, favorendo una reale inclusione nelle nostre città», conclude il Presidente. 

Il programma Aula 162 è la prima iniziativa di “P&G per l’Italia”, il programma di cittadinanza di impresa avviato nel 2021 da Procter & Gamble, tramite il quale l’azienda sta sostenendo la realizzazione di progetti concreti di sostenibilità sociale e ambientale sul territorio nazionale. 

«Con il sostegno ad “Aula 162” intendiamo contribuire a colmare il divario tra offerta e domanda di lavori cosiddetti “low-skills” aiutando persone svantaggiate», – afferma Paolo Grue, Presidente e AD di Procter & Gamble in Italia.

«È un esempio virtuoso, ma per superare la disparità tra chi cerca manodopera qualificata e non la trova e i potenziali candidati in Italia, è necessario avviare un processo strutturato, che dovrebbe iniziare con la mappatura delle opportunità lavorative sui territori, l’individuazione di candidati disposti a qualificarsi, corsi di formazione specifici per le tipologie di lavoro identificate, servizi di orientamento per i lavoratori e, non da ultimo, misure di sostegno all’occupazione per imprese e lavoratori da parte delle istituzioni governative. In questo contesto, il coinvolgimento del terzo settore è fondamentale per creare reti territoriali e promuovere sinergie tra aziende, istituzioni, scuole di formazione e agenzie per l’impiego, innescando un circolo virtuoso che restituisca dignità alle persone e crei valore per tutti».

Foto in apertura, CDC by Unsplash


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