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Legge sui caregiver, ecco chi c’è nel Tavolo tecnico

Insediato il Tavolo tecnico che contribuirà a individuare platea e ruolo del caregiver familiare, riconoscendone finalmente la figura in una legge nazionale. I lavori dureranno sei mesi

di Sara De Carli

si è insediato ieri al ministero per le Disabilità il “Tavolo tecnico per l’analisi e la definizione di elementi utili per una legge statale sui caregiver familiari”, istituito dal ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli e dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone.

Nei prossimi sei mesi il Tavolo lavorerà per formulare delle proposte su cui si baserà un prossimo disegno di legge per il riconoscimento del ruolo svolto dal caregiver familiare, individuare e quantificare la platea dei beneficiari di una legge sui caregiver familiari, individuare il ruolo del caregiver all’interno di un sistema integrato di presa in carico della persona con disabilità. Una legge molto attesa, di cui più volte nelle passate legislature si è discusso in Parlamento, senza mai arrivare alla meta. Il tema caregiver – oggi nell’occhio del ciclone in Lombardia per via dei tagli al contributo monetario, con una quota parte delle risorse spostate sull’assistenza diretta – era stato stralciato anche dalla riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti per dedicarvi una legge ad hoc.

La ministra Alessandra Locatelli ha detto che «l’obiettivo è arrivare presto a una cornice normativa con una proposta che possa offrire sollievo, anche con agevolazioni fiscali, e accompagnare in particolare i compiti di cura dei caregiver familiari conviventi. È arrivato il momento di unire le diverse prospettive sul tema e garantire un percorso univoco e condiviso in modo trasversale».

Il Tavolo da decreto istitutivo è coordinato dal Capo dell’Ufficio legislativo del ministero del lavoro e delle politiche sociali e dal Capo dell’Ufficio legislativo del ministro per le disabilità o da un loro delegato ed è composto da esperti nominati dal ministro per le disabilità; quattro esperti nominati dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali; un rappresentante del ministero della Salute; un rappresentante del ministero dell’Economia e delle Finanze; un rappresentante del ministero per la famiglia, la natalità e le pari opportunità; un rappresentante dell’Inps; un rappresentante dell’Istat; un rappresentante dell’Inail.

Le associazioni e le federazioni chiamate al Tavolo

Quanto alle associazioni e federazioni, nel Tavolo ci sono due rappresentanti della Fish; due rappresentanti della Fand; un rappresentante dell’Anffas; un rappresentante del Coordinamento Confad; un rappresentante del Forum Nazionale del Terzo Settore; un rappresentante di Angsa; un rappresentante di Uniamo-Federazione Italiana Malattie Rare; un rappresentante della Confederazione Parkinson Italia Onlus; un rappresentante dell’Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani Onlus; un rappresentante della Favo; un rappresentante di Anteas; un rappresentante di Aisla; un rappresentante di Aism; un rappresentante di Federazione Alzheimer Italia; un rappresentante dell’Associazione Italiana Malattia di Alzheimer; un rappresentante di Cittadinanzattiva-Coordinamento nazionale Associazioni dei malati cronici; un rappresentante di Federcasalinghe; un rappresentante designato da ciascuna delle confederazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl; un rappresentante di una regione del Nord, un rappresentante di una regione del Centro ed un rappresentante delle regioni del Sud, designati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. La partecipazione ai lavori del Tavolo è a titolo gratuito.

«Uno dei modi migliori per tutelare una persona fragile è “aiutare chi aiuta”», sottolinea la viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci. «Per questo la legge su cui lavoreremo si pone l’obiettivo di coniugare la necessità di garantire gli indispensabili sostegni formali e professionali con sostegni informali, che sono altrettanto necessari per migliorare la qualità di vita delle persone non autosufficienti e dei loro familiari. L’Italia ha bisogno di regole certe per aiutare concretamente milioni di famiglie che attendono da troppo tempo risposte chiare».

Foto di Jsme MILA, Pexels


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