Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Bambini e scuola

Mi piace Spiderman… e allora? Parliamone in classe

Online ‘Stereotipidigenere.ue’, il kit didattico (gratuito) per smontare gli stereotipi in classe. Disponibili con video di approfondimento, attività da svolgere in classe, 50 schede didattiche

di Sabina Pignataro

Stereotipidigenere.eu è un kit didattico multimediale (gratuito) che fornisce ai docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado alcuni strumenti utili ad affrontare e decostruire gli stereotipi di genere in classe.

Sulla piattaforma sono disponibili 50 schede, video-pillole di approfondimento, strumenti operativi, oltre al cortometraggio contro gli stereotipi di genere “Mi piace Spiderman…e allora?” di Federico Micali, tratto dall’omonimo libro di Giorgia Vezzoli (edizioni Settenove) prodotto da Dnart, e vincitore di numerosi festival.

Le schede didattiche si muovono tra discussioni in classe, role playing, routine di pensiero, analisi di immagini e video, per andare ad individuare gli stereotipi di genere che permangono spesso in maniera inconscia e che sono direttamente legati ad un modello di pensiero capace di limitare possibilità, aspettative, oltre che a creare disparità di genere. È possibile navigare tra le schede, sia in base all’età, sia in relazione agli argomenti: vengono infatti affrontate tematiche relative ai giochi e ai colori, al linguaggio di genere, al doppio standard spesso esistente anche in ambito familiare, come alla sottorappresentazione di genere nel cinema e nei media, all’immaginario sessista che passa dalla pubblicità, ai videogiochi fino ai testi delle canzoni (soprattutto rap e trap).

Il kit vuole dare gli strumenti per coinvolgere e stimolare i ragazzi e le ragazze in un’età in cui l’immaginario circa il rapporto fra uomini e donne è già influenzato dagli stereotipi di genere, ma non ancora radicato. I percorsi proposti sono volti a svelare questi stereotipi e a decostruire questo immaginario per poter strutturare relazioni di rispetto e collaborazione fra il genere femminile e quello maschile, e per dare la possibilità ad ognuno ed ognuna di effettuare scelte libere da condizionamenti e orientate al rispetto di sé, della propria dignità, liberi di volare verso il proprio futuro.

Le schede didattiche sono strutturate sulla base di attività coinvolgenti in grado di stimolare la riflessione e il dialogo, dando la possibilità di mettersi in gioco in prima persona e di riflettere su pregiudizi e stereotipi che condizionano quotidianamente le nostre scelte e il nostro vissuto.

Il libro


Ai bambini piacciono i supereroi, alle bambine le principesse. Gli stereotipi di genere ci accompagnano fin dalla tenera età attraverso messaggi come questi, stabiliti da genitori, famigliari, insegnanti, compagni di classe, nelle corsie dei negozi e non solo.
E invece, c’è di male se a una bambina piace Spiderman? È da questa semplice domanda che è nato prima il libro e poi il corto ‘Mi piace Spiderman.. E allora?’.
Giorgia Vezzoli, l’autrice del libro, racconta che fu un fatto realmente accaduto realmente a spingerla a scrivere un romanzo in cui fosse una bambina a parlare degli stereotipi di genere. Il fatto è accaduto a sua figlia, che era una grande fan di Spiderman e che è andata effettivamente, al suo primo giorno di scuola, tutta orgogliosa, con la cartella del suo supereroe preferito, Spiderman. Da quel giorno in poi, però, ha cominciato a sentire commenti poco piacevoli sul fatto che quella fosse una cartella da maschio, tanto che un giorno è tornata a casa e ha detto che la cartella di Spiderman le faceva schifo e non le piaceva più. “

Il film comincia con Cloe ragazza che, attraverso semplici domande e situazioni quotidiane, riflette, domanda e racconta con dei flashback di quando da bambina cominciò a notare alcune barriere. Il cortometraggio ha ricevuto il premio come Best Short Film al Giffoni Macedonia Youth Film Festival.

Per approfondire


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA