Diritti negati

Migranti, Mcl a Piantedosi sul caos-questure: «Aprite alle associazioni»

Il segretario dell'Associazioni lavoratori stranieri, Paolo Ragusa, invia una lettera al responsabile degli Interni per segnalare «le criticità inaccettabili» nel rilascio dei permessi di soggiorno, con «l'impossibilità di avere appuntamenti», e proponendo di aprire alle associazioni riconosciute per facilitare il lavoro delle questure

di Giampaolo Cerri

«La problematica che affligge il sistema di prenotazione degli appuntamenti per il rilascio e il rinnovo dei permessi di soggiorno presso le questure ha raggiunto un livello di criticità inaccettabile», lo dice Paolo Ragusa, presidente nazionale dell’Associazione lavoratori stranieri del Movimento cristiano lavoratori – Als Mcl in una lettera indirizzata al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

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Paolo Ragusa, presidente Als Mcl

Secondo Ragusa, «l’attuale sistema, gestito in maniera non uniforme sul territorio dello Stato, crea ritardi insostenibili e disagi enormi per migliaia di cittadini stranieri, con pesanti ripercussioni sulla loro vita quotidiana, lavorativa e personale. La difficoltà, se non l’impossibilità, di ottenere un appuntamento in tempi ragionevoli non solo vìola i principi di buona amministrazione e tempestività, ma genera anche un clima di incertezza e frustrazione. Ciò che rende la situazione ancora più urgente è il fatto che la magistratura si stia già pronunciando su queste inefficienze, con le prime sentenze che riconoscono i disservizi e i danni causati da questo sistema».

La proposta: coinvolgeteci

Nella lettera, Ragusa propone anche una possibile soluzione, non solo efficace, ma basata su risorse già esistenti: «La collaborazione con le associazioni di rappresentanza dei lavoratori stranieri a carattere nazionale, che lavorano quotidianamente al fianco dei migranti e hanno la professionalità e l’esperienza necessarie per supportare le questure nella gestione delle pratiche e, in particolare, nella cruciale fase della prenotazione degli appuntamenti e nella gestione degli stessi. Affidare a questi enti il compito di assistere i cittadini stranieri non solo alleggerirebbe il carico di lavoro degli uffici, ma garantirebbe anche un processo più efficiente, trasparente e umano».

Il presidente del Movimento Cristiano Lavoratori  – Mcl, Alfonso Luzzi

L’iniziativa di Als è condivisa dal presidente di Mcl, Alfonso Luzzi che commenta: «Sarebbe un passo concreto per riorganizzare un sistema obsoleto, dimostrando la volontà del Ministero di agire in modo proattivo per superare un problema che incide profondamente sulla dignità e sui diritti delle persone».

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