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Inclusione lavorativa

Modello Spazio Aperto: il focus book

L'esperienza quarantennale di Spazio Aperto, cooperativa di solidarietà nata a Milano da un gruppo di genitori di ragazzi con disabilità è raccontata nel FocusBook curato da Loris Camarin e Alberto Fontana. Il volume non è solo il racconto di un'esperienza esemplare, ma anche uno strumento di lavoro per chi opera nel settore della cooperazione sociale

di Redazione

«Una sera, in una riunione che aveva tutto di informale tra famiglie con figli disabili, tra una pizza e una bibita, a un genitore venne una sensazionale idea. Se nessuno voleva dare un lavoro e un’occasione ai nostri figli, saremo noi a costruire il lavoro per noi stessi! Una frase che sembrava fuori dal mondo…».

Una case history

La prima pagina del FocusBook “Fare Impresa sociale: idee, storie, responsabilità. L’esperienza di 40 anni di Spazio Aperto Cooperativa Sociale” sembra l’inizio di un fantasy d’avventura, e invece è la storia reale, ed estremamente concreta, dei primi quattro decenni di strutturazione e di crescita di una delle più interessanti case history di cooperazione sociale del nostro Paese. Che ha scelto di raccontarsi non tanto per autocelebrare il proprio importante anniversario, ma per mettere nero su bianco i percorsi, le regole, gli errori e i successi, le innovazioni e i mutamenti di scenario – sociali e di mercato -, per restituire una sorta di modello che sia spunto di confronto per altri soggetti che sono sulla stessa strada o che la stanno imboccando.
Ma anche per riflettere su quelli che sono gli obiettivi e i contesti che chiamano oggi a proseguire in questa cosa “fuori dal mondo”, che in piccola e grande parte il mondo sta contribuendo a cambiarlo.

L’impresa sociale nata da una serata tra genitori

Nelle 130 pagine del volume, curato da Loris Camarin e Alberto Fontana, oltre agli spunti di riflessione sono tanti gli elementi utili per comprendere le coordinate all’interno delle quali si è mosso e si sta muovendo il mondo della cooperazione sociale, dalle normative di legge relative all’inclusione lavorativa delle persone con disabilità (norme che mettono vincoli, ma aprono anche tante opportunità), ai metodi e agli strumenti che Spazio Aperto ha messo a punto e applicato per diventare oggi, da quella serata davanti a una pizza, una delle Imprese Sociali più rilevanti del territorio milanese, che dà lavoro a circa 250 persone con disabilità su un totale di circa 900 occupati, con un fatturato di quasi 24 milioni di euro e un parco veicolare di oltre 100 automezzi.

La ricerca sull’efficacia

Una parte ampia e documentata è dedicata ai risultati della ricerca condotta dalla Fondazione Giordano Dell’Amore, cui Spazio Aperto ha affidato un’indagine/analisi sull’efficacia dell’azione svolta dalla Cooperativa nell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.

Questo FocusBook (online qui) rappresenta uno strumento di lavoro fondamentale per chi opera nel settore della cooperazione, ma è anche una lettura stimolante per chi naviga in altri ambiti. Perché al cuore vi è una riflessione fondamentale sul senso del lavoro, al di là e al di sopra delle “categorie”, fragili o meno, in cui ogni persona si ritrova a vivere. Il lavoro inteso come momento di autorealizzazione e un fattore per creare cittadini consapevoli di sé e dei propri diritti, e solo in seguito come “fattore di produzione”.


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