Partecipazione
Napoli per tre giorni capitale della prossimità
Prende il via giovedì 3 ottobre la quinta edizione dell’evento nazionale Biennale della Prossimità: fino al 5 ottobre sono in programma workshop, eventi, mostre, laboratori e attività ludiche nel cuore storico della città. Il capoluogo campano protagonista dell’iniziativa dopo le città di: Genova (2015), Bologna (2017), Taranto (2019) e Brescia (2022)
di Redazione
Dal 3 al 5 ottobre Napoli sarà la capitale italiana della Prossimità. La V edizione dell’evento nazionale Biennale della Prossimità, infatti, arriva nel capoluogo campano con workshop, mostre, eventi, laboratori e attività ludiche per circa 600 partecipanti da tutta Italia.
Appuntamento in centro città
Le iniziative di un programma ricchissimo si svolgeranno negli spazi del perimetro del cuore storico della città: il Teatro Trianon dove si terranno l’apertura e la chiusura della tre giorni, l’Albergo dei poveri, Officine Gomitoli, Centro Salesiani Don Bosco e Fondazione Campania Welfare. Come partner dell’evento ci sono il Comune di Napoli, la Regione Campania e Fondazione Con il Sud.
Una nota sottolinea che l’evento è la conclusione di un percorso partecipato e condiviso iniziato un anno fa quando 38 organizzazioni locali hanno risposto all’appello lanciato dai promotori nazionali. Dopo Genova (2015), Bologna (2017), Taranto (2019) e Brescia (2022) i promotori nazionali – Consorzio Abele Lavoro, Consorzio nazionale Idee in rete, Cnca, Consorzio Emmanuel, Associazione Isnet, Legacoopsociali, Legambiente e Scuola Centrale di Formazione – hanno scelto il capoluogo campano.
Tra dialoghi, workshop e teatro
Il programma consultabile su www.biennaleprossimita.it prevede – tra gli altri appuntamenti – i “dialoghi” in cui la prossimità sarà declinata sull’economia, sulla cura, sull’inclusione e sulle visioni future. Il 3 ottobre anche il teatro sarà protagonista con due spettacoli al Trianon: alle 15 “Un estremo atto d’amore” di Riccardo Salvini, vincitore del Premio Lucia 2020, e alle 20.30 “Storie”, a cura di Rete 14 Luglio interpretato da Francesco Giorda e Stefano Dell’Accio.
«La Regione Campania, considerato l’impatto che l’evento ha per l’intera comunità», afferma l’assessore all’Istruzione, Politiche sociali e politiche giovanili Lucia Fortini «aderisce alla V edizione della Biennale della Prossimità, iniziativa di promozione dell’inclusione e dell’aggregazione sociale e che favorisce, al contempo, le sinergie tra enti istituzionali, amministrazioni, terzo settore e l’intero territorio. Credo che questa, così come tante altre azioni che quotidianamente, insieme, mettiamo in campo, sia un’importante occasione per condividere esperienze, momenti di riflessione e spunti, volti all’azione, che possano garantire e che certamente garantiranno grazie all’impegno di tutti noi, un sistema di Welfare forte, solido e orientato al benessere comune, per Napoli e per la Campania».
La consigliera regionale Roberta Gaeta dopo essersi definita «orgogliosa che la mia Napoli sia il palcoscenico della V edizione della Biennale della Prossimità 2024», aggiunge: «Negli ultimi anni, Napoli, più di ogni altra città, è riuscita a dare vita a una società civile particolarmente attiva e propositiva, con incredibili espressioni di prossimità: ha saputo coinvolgere enti del Terzo settore, cooperative sociali, associazioni e cittadini, con l’obiettivo di rafforzare i legami di comunità e sviluppare progetti di inclusione sociale».
Osservatorio nazionale sulla prossimità
«Le tante pratiche di prossimità che stiamo incontrando ci raccontano di un diverso modo possibile di vivere i nostri territori e di immaginarne lo sviluppo», afferma Massimo Ruggeri, del comitato promotore nazionale Biennale della Prossimità. «A Napoli sarà presentata anche la quarta indagine dell’Osservatorio nazionale sulla prossimità: un’analisi che evidenzia un valore “produttivo” e “generativo” caratteristico ed esclusivo procurato dall’approccio di prossimità”. Un approccio che merita quindi un adeguato riconoscimento da parte pubblica, perché sempre più si possa ragionare di veri e propri ecosistemi di prossimità».
Gli fa eco Daniele Ferrocino, anch’egli del comitato promotore nazionale Biennale della Prossimità: «Siamo particolarmente felici che alla quinta edizione la Biennale della Prossimità abbia finalmente raggiunto Napoli. Una città che ha una tradizione e una cultura immense in materia di Prossimità e che forse proprio per questo si caratterizza come un unicum non solo a livello nazionale. Confidiamo che questo connubio fra la città e la nostra proposta possa arricchire e stimolare quanti producono incessantemente bene comune attraverso pratiche di condivisione e di mutualismo».
Infine, Laura Marmorale, comitato locale Biennale della Prossimità, sottolinea: «Accogliere a Napoli la Biennale della Prossimità ha dato l’opportunità ad una fitta rete trasversale del mondo dell’associazionismo, della cooperazione sociale, dell’istruzione, del volontariato, della cultura, di incontrarsi, a volte anche di conoscersi, di riunirsi per tracciare mappe e percorsi nuovi, per raccontare quanto la città è già in grado di esprimere».
In apertura foto da biennaleprossimita.it
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