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Sanità & Ricerca

NeMO Sud raddoppia e contrasta la “migrazione sanitaria”

Inaugurati all’interno del padiglione B del Policlinico "G. Martino" di Messina i nuovi spazi del Centro Clinico - polo d’eccellenza per la cura e la ricerca delle malattie neuromuscolari -, pronti ad accogliere altri 20 pazienti. La struttura che ha aperto le porte nel 2013 si prende cura di persone affette da malattie neuromuscolari provenienti da tutto il Sud Italia

di Redazione

Taglio del nastro oggi, venerdì 16 febbraio, per i nuovi spazi del centro Clinico Nemo Sud, all'interno del padiglione B del Policlinco "G. Martino", pronti ad accogliere altri 20 pazienti. La struttura che ha aperto le porte nel 2013 e si prende cura di persone affette da malattie neuromuscolasti provenienti da tutto il Sud Italia, limitando la "migrazione sanitaria".

In Italia sono 4 i Centri NeMO – oltre a quello di Messina sono attivi i NeMO di Milano, Arenzano e Roma – ed è in apertura un quinto Centro a Torino. Ente gestore di NeMO Sud è Fondazione Aurora Onlus di cui Alberto Fontana è il presidente: «I Centri NeMO oggi sono seconda casa per migliaia di persone in tutta Italia. Un modello vincente di buona sanità che ha dimostrato di essere replicabile in territori anche differenti tra loro. A Messina, dopo 5 anni dalla sua apertura, NeMO SUD raddoppia i suoi posti letto. Questo significa molto: si ridurranno i tempi di attesa per i ricoveri; ci saranno nuove stanze, un'ampia palestra, nuovi colori, nuovi spazi per i nostri ospiti».

«NeMO SUD è un sogno divenuto realtà in poco tempo. Grazie alle associazioni di pazienti, Aisla, Uildm e Famiglie Sma che per prime, insieme con Fondazione Telethon, hanno creduto che NeMO potesse realizzarsi al Sud, sostenendone l'apertura» ha continua. «Grazie al supporto prezioso di Università e Policlinico di Messina che in questi anni hanno inteso supportarne la progettualità. Grazie a tutti gli operatori che, giorno dopo giorno, hanno reso concreto il miglioramento della qualità di vita di chi al NeMO si rivolge».

Il Centro è nato a Messina, una città che ha sposato il progetto con grande fiducia e generosità, rispondendo alle tante campagne di fundraising portate avanti da Letizia Bucalo, Responsabile Comunicazione, Marketing e Fundraising che insieme a tutto lo staff del Centro Clinico NEMO SUD ha fatto innamorare la città dello stretto e l’intera Sicilia di questo progetto che oggi diventa ancora più forte e capace di sostenere la richiesta di cura che proviene dai pazienti che in Nemo trovano una rispostata fatta di altissime competenze medio-scientifiche ma anche di sensibilità. Ogni singola nuova stanza infatti è stata donata da aziende o privati che hanno voluto così testimoniare vicinanza a NeMO e ai suoi pazienti (vedi news )

NeMO SUD coniuga assistenza e ricerca identificando, attraverso un approccio multidisciplinare, metodi diagnostici e strategie terapeutiche. Al suo interno 20 posti letto, un'ampia palestra, day hospital e ambulatori.
Il Centro opera al fianco dei pazienti attraverso un team multidisciplinare che lavora in sinergia con l’unità operativa complessa di Neurologia e malattie neuromuscolari e con il Centro di riferimento regionale delle malattie neuromuscolari rare dell’A.O.U. Policlinico di Messina.

Il direttore della U.O.C. di Neurologia e malattie neuromuscolari Giuseppe Vita è responsabile scientifico di NeMO Sud: «Sono circa 3.000 i pazienti che in poco meno di 5 anni si sono rivolti al Centro. La metà di queste persone proviene dalla Sicilia, il resto dei pazienti da altre regioni del Sud Italia. Quindi NeMO SUD ha consentito ai malati e alle loro famiglie di evitare la “migrazione sanitaria”. Questo obiettivo è stato raggiunto solamente potenziando le competenze già esistenti nel nostro territorio. Raddoppiare i posti letto significa aumentare in modo considerevole ed utile l'offerta dei servizi per chi è affetto da una malattia neuromuscolare. In Sicilia si stima vi siano circa 6.000 persone colpite da patologie come la SLA, la SMA o le distrofie muscolari. È confortante sapere che adesso sarà possibile rispondere a molti di più tra loro».

Presenti oggi al taglio del nastro oltre ad Alberto Fontana, presidente di Fondazione Aurora Onlus anche il Sottosegretario al ministero della Salute Davide Faraone e l'ssessore alla Salute della Regione Sicilia Ruggero Razza.


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