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Politica e animali, mai così vicini ed è un bene

Non solo cani e gatti, ma anche cinghiali, orsi e lupi sono sempre più spesso protagonisti di attualità. Il come ci rapportiamo con gli esseri viventi che condividono con noi il pianeta non può più essere solo una questione di buoni sentimenti. A dirlo è Gianluca Felicetti, presidente di Lav e autore di “La politica degli animali”: un approfondito excursus sulle norme italiane ed europee e su come l’agire nelle istituzioni sia importante nella difesa dei diritti degli animali stessi

di Antonietta Nembri

Per Gianluca Felicetti, presidente della Lega anti vivisezione – Lav e autore del recente “La politica degli animali” (People edizioni, pp 226, 16 euro) «Passare dalle parole ai fatti – da un generico sentimento di tenerezza per gli animali, una “sensibilità personale”, a fare almeno una, una qualsiasi scelta concreta a loro tutela – è una delle azioni necessarie. E alla portata di tutti», come si legge nelle prime pagine del volume.

Il libro da un lato celebra i 45 anni di attivismo in Lav dello stesso Felicetti dall’altro esce a pochi mesi dalle elezioni per il parlamento europeo. «L’Unione europea è importante per gli animali, non a caso abbiamo lanciato “Vote for animals” che è uno strumento per far comprendere nei programmi dei candidati e dei partiti alcuni dei punti che con altre associazioni animaliste stiamo proponendo», spiega Felicetti.

Fin dal titolo il libro vuole mostrare chi sia al centro dell’attenzione: gli animali in quanto «fanno parte della nostra vita in tante maniere e occorre capire anche come è cambiato il nostro rapporto con loro e che non basta che un politico si faccia fotografare con in braccio il suo cane o il suo gatto e poi una volta eletto non faccia più nulla» continua Felicetti che nelle prime pagine sottolinea la necessità di combattere ogni discriminazione e riconoscere agli animali «i nostri stessi bisogni fondamentali: dignità, libertà, vita».

Dall’amore per gli animali al rispettare i loro diritti

E non è un caso che si sottolineino le contraddizioni di chi avendo un cane pensa di essere un animalista o di chi afferma “chi può far del male a un animale?” «detto facendo colazione con una tazza di latte» o di chi si commuove vedendo le immagini di un’inchiesta televisiva sulla condizione degli animali negli allevamenti affermando “io la carne ormai la mangio al massimo una volta a settimana”. Tutto questo fa scrivere a Felicetti «Sarà pur vero che ormai “tutti amano gli animali”, tuttavia, purtroppo, non tanti ancora li rispettano nei loro diritti fondamentali».

E come trascurare poi il fatto che accanto agli animali d’affezione ci sono, ricorda l’autore «quelli “demone”, pericolosi come i cinghiali, i lupi o gli orsi… «per loro c’è la politica della paura che abbiamo visto in questi mesi».

Animali in Costituzione

Nel nostro Paese due anni fa gli animali sono entrati in Costituzione (articolo 9) eppure per molti non è ancora chiaro cosa c’entrino con la politica, per l’autore invece «essere dalla parte dei più deboli fra i più deboli – gli animali, battagliare per i loro diritti, è fare politica» come viene ricordato in un capitolo che ricostruisce alcune battaglie che hanno contraddistinto sia il percorso personale dello stesso Felicetti sia le campagne portate avanti dalla Lav.

La copertina del ibro

Tutta la seconda parte del libro, del resto, è dedicata alle battaglie simbolo: dalla follia del collezionismo degli animali esotici al traffico di animali al capitolo intitolato “presidente provinciale della paura”, in cui si parla della provincia di Trento e delle sue politiche anti-orso fino alle questioni legate alla carne sintetica.

Un po’ di storia di politiche e partiti animalisti

La parte più corposa del libro, la terza, è quella incentrata su “La politica e gli animali” ed è un vero e proprio excursus nelle politiche animaliste nel corso degli anni sia a livello continentale, dalle prime direttive a oggi, sia a livello nazionale, ripercorrendo le normative, i programmi e le aspettative esaudite e quelle deluse.

In questo modo il libro diventa anche uno strumento che, constata Felicetti «fornisce informazioni puntuali e può rendere più forti i volontari sul territorio dalla gattara di quartiere, al veterinario dell’Asl. Conoscere i meccanismi delle istituzioni e avere un’educazione civica di base è fondamentale per le nostre battaglie». Per il presidente di Lav, inoltre, è quanto mai necessaria la trasversalità per poter far passare le politiche che riconoscono i diritti animali. «Occorre sempre partire dai contenuti e costruire su quelli una maggioranza che può coincidere con una parte politica, ma anche no».

Felicetti dedica le oltre duecento pagine del libro a «quelli che sono dalla parte degli animali e non sanno di esserlo, che fanno scelte personali…», insomma a quanti si rendono conto che «essere dalla parte degli animali è essere a favore di noi stessi, della salute e dell’ambiente e questo deve interessare tutta la società».

Uno strumento per gli animalisti

L’augurio che il presidente Lav si fa è che questo libro possa essere uno strumento utile per i volontari e per chi è già impegnato nella difesa dei diritti degli animali a essere più forte nella relazione con le amministrazioni e con i politici, «dall’altro lato spero sia letto dagli stessi politici per far capire che salute, giustizia, immigrazione, lavoro… tutto può essere declinato tenendo in considerazione i diritti degli animali e può mettere insieme interessi apparentemente confliggenti». Insomma parlare di benessere animale, di alimentazione, di difesa dei diritti degli animali è un altro modo per difendere anche la salute (con un riferimento molto chiaro agli allevamenti intensivi, al Covid-19, alla peste suina e all’aviaria).

«Far bene agli animali è far bene a noi», conclude Felicetti sottolineando come «essere dalla loro parte alla fine è qualcosa che fa bene a tutti».
Ed è una missione, come si legge nelle ultime pagine del volume: «La liberazione degli animali dall’oppressione umana, la loro vita, il rispetto per loro, dipende da tutte e da tutti noi, dalle nostre scelte. Dalla politica. Sta a noi cambiare le cose».

In apertura Gialuca Felicetti, presidente Lav con il libro “La politica degli animali”, foto da Ufficio stampa


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