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Razzismo, la voce degli adolescenti di Baranzate

Un gruppo di adolescenti di Baranzate hanno prodotto una serie di podcast, un episodio è dedicato al razzismo. Una risposta indiretta alle sorprendenti affermazioni della sindaca di Monfalcone

di Redazione

La notizia è di pochi giorni fa. L’uscita della sindaca di Monfalcone, provincia di Gorizia, contro i musulmani, o meglio le musulmane che fanno il bagno vestite ha suscitato polemiche. Cosa ha detto la sindaca? Che la spiaggia di Marina Julia a Monfalcone (Gorizia) è meta turistica e dunque è “inaccettabile il comportamento degli stranieri musulmani che entrano abitualmente in acqua con i loro vestiti: una pratica che sta determinando sconcerto e che crea insopportabili conseguenze alla salvaguardia del decoro”. Così ha scritto la prima cittadina, Anna Maria Cisint, in una lettera aperta alla comunità musulmana locale. “Chi viene da realtá diverse dalla nostra ha l’obbligo di rispettare le regole e i costumi – aggiunge – La pratica di accedere sull’arenile e in acqua con abbigliamenti diversi dai costumi da bagno deve cessare”. Una notizia e dei “ragionamenti” (sic) quantomeno discutibili e dal sapore razzista. Quasi in contemporanea un gruppo di adolescenti di Baranzate, un comune ai confini di Milano, ha prodotto una serie di podcast di cui uno dedicato al razzismo. Ve lo proponiamo perché ci pare la migliore risposta.

L’episodio dedicato al razzismo ha per protagoniste Youmna, Emmily, Lama che si confrontano sul tema sui pregiudizi che lo generano, partendo dalle loro esperienze personali, con interventi di Ziyad, Sophia D., Darrell e Carmen.

L’idea di realizzare il podcast è nata all’interno del progetto di doposcuola “Lascia O Raddoppia” di APS La Rotonda, frequentato dagli adolescenti del Comune di Baranzate.

La città per certi versi ricorda altre periferie milanesi essendo caratterizzata da una importante varietà demografica, con la presenza di circa 81 gruppi etnici differenti, di cui più di 40 si trovano nella sola via Gorizia, e da situazioni di forte marginalità socioeconomica, oltre che dalla scarsità di opportunità per i più giovani.

In una prima fase, i ragazzi e le ragazze hanno iniziato spontaneamente a confrontarsi su varie tematiche della propria quotidianità, fra cui anche il luogo che abitano e le sue peculiarità. Durante queste riflessioni, è nato il desiderio di condividere i pensieri sviluppati anche con altre persone. Per questo, si è deciso di realizzare un podcast per comunicare anche con chi è generalmente difficile da raggiungere, come gli adulti di Baranzate o altri giovani che abitano contesti simili, ma geograficamente lontani.

Foto di La Rotonda di Baranzate: il gruppo di adolescenti che hanno prodotto i podcast

Un momento significativo è stato legato alla partecipazione e alla vittoria del bando Circular Youth Energy, promosso da Fondazione Triulza e Cooperho con il contributo di regione Lombardia attraverso Giovani Smart. In questo modo, il gruppo si è formalizzato come Collettivo Slaynz (collettivo_slaynz su Instragram), ed ha potuto acquistare gli strumenti necessari per registrare gli episodi, seguendo anche degli incontri di formazione sulla produzione di podcast con l’attrice e podcaster Natalie Norma Fella.

Con il proseguire del progetto, sono stati coinvolti altri ragazzi e ragazze di Baranzate, arrivando a raddoppiare in numero il gruppo originale. Da ottobre a giugno, quindi, ogni mercoledì i ragazzi e le ragazze si sono trovati presso gli spazi di APS La Rotonda per pensare e produrre gli 8 episodi che ora sono disponibili su Spotify, Google Podcast, Deezer, Spreaker e altre piattaforme con il nome “Come 2 Baranza”.


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