Anteprima magazine

Scudetto sociale, Juve: «Vincere è bello, ma la sostenibilità va fatta insieme»

Intervista a Greta Bodino, chief people, culture and sustainability officer dei bianconeri, che si sono aggiudicati l’edizione di quest’anno del campionato della Csr di VITA. Un successo che premia i tanti progetti a lungo termine della società e che apre alla collaborazione con le altre squadre per far compiere un passo avanti al mondo del calcio

di Nicola Varcasia

Dopo le prime due stagioni a un passo dalla vetta, la Juventus ce l’ha fatta. Con un dieci su dieci clamoroso nella speciale classifica di VITA che mette in fila la capacità delle grandi squadre di giocare anche nel campo sociale. Sono dunque i bianconeri a conquistare lo Scudetto della sostenibilità sociale 2025. Un primato che, come si legge nel numero di giugno del magazine, non è e non può certo essere frutto del caso. Il grande merito della Juve è stato quello di aver potenziato ulteriormente la sua presenza nel sociale. Che faceva tesoro di numerosi progetti di lungo termine già esistenti con varie realtà sociali, quali ad esempio Save the children, inserendoli però in una nuova strategia Esg, rivolta alle proprie persone, al sociale appunto e anche all’ambiente.

I tre fattori

Un aspetto che non viene trattato nella classifica di VITA, la quale considera esclusivamente gli aspetti della responsabilità sociale. Ma che sta acquisendo di importanza, anche alla luce delle normative Uefa che richiedono, per l’iscrizione alle competizioni, l’evidenza di una strategia sui vari aspetti della sostenibilità. Torniamo su questa vittoria e su altre considerazioni molto interessanti con Greta Bodino, chief people, culture and sustainability officer della Juventus.

La parola ai vincitori.

«Il nostro primo grazie va a VITA per il suo lavoro su questi temi. Siamo convinti che nel campo della responsabilità sociale si migliora solo se c’è chi ne parla in modo costruttivo, rotondo ed evoluto come fate voi.