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Cosa succede in (sei) città

Volti inattesi delle periferie di Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo e Genova protagonisti di un podcast di Valerio Millefoglie lanciato da Bper con il Gruppo Abele. Don Luigi Ciotti: «Prendiamo sul serio i giovani e rendiamoli protagonisti». Nelle sei puntate lo saranno. La prima è già online, tra due settimane la seconda

di Nicola Varcasia

Sei città. Per altrettante periferie da riscoprire nel loro volto inatteso. Sono quelle raccontate dal podcast presentato da Bper Banca e Fondazione Gruppo Abele, nell’ambito del più ampio progetto di inclusione sociale rivolto a ragazzi e ragazze tra i 14 e 24 anni Present for future. I seiepisodi della serie saranno pubblicati sul sito web del Gruppo Bper, su quello di  Storielibere, che ha collaborato alla realizzazione del podcast e su tutte le piattaforme d’ascolto gratuite, come Spotify, Apple podcasts e Amazon music. Il primo episodio è già online e si proseguirà con una nuova puntata ogni due settimane.

Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo e Genova: sono queste le “Sei Città” coinvolte nel podcast che proverà a mostrare che cosa succede di diverso nelle periferie urbane, viste di solito come avamposti del degrado. Le voci in presa diretta dei ragazzi e delle ragazze del luogo faranno risaltare le risorse positive e le energie che attraversano questi quartieri, legate ai giovani e, di volta in volta, all’attività di un’associazione che opera in quel territorio.

Parola d’autore

Lo spiega bene l’autore della serie, Valerio Millefoglie: «Sono voci prese letteralmente per strada, camminando e chiedendo ai ragazzi e alle ragazze quali sono i percorsi che vogliono prendere nel futuro, ma soprattutto nel presente. In questo girovagare nei quartieri in cui vivono, prendono forma mappe sempre diverse e inaspettate delle città, come se si aprissero nuove vie di pensiero».

Vietato catalogare

«Parliamo tanto dei giovani, illudendoci di poterli ‘catalogare’. Parliamo tanto ai giovani con l’ambizione di educarli. Ma non sempre sappiamo sintonizzarci sulle loro frequenze, far arrivare messaggi coerenti con ciò che osservano accadere nei propri contesti. Ecco perché è importante far parlare i giovani»: questo è il messaggio lanciato da Don Luigi Ciotti, presidente della Fondazione Gruppo Abele. «Prenderli sul serio, renderli protagonisti. Il rischio altrimenti è di guardare ai loro vissuti con gli occhi del passato, senza lasciare emergere i percorsi inediti dell’oggi. Quella appassionata spinta al nuovo di cui gli adolescenti si fanno portatori, ma che spesso viene soffocata dalla mancanza di opportunità e ascolto. Present for future nasce per restituire ‘la palla’ del cambiamento ai giovani, e queste interviste servono a dare voce e volume alle loro aspirazioni così come alle loro giuste proteste».

Più cultura

«Incentivare la partecipazione e la cittadinanza attiva dei giovani nei territori di appartenenza è una delle chiavi per migliorare la condizione dei ragazzi e delle ragazze, sia da un punto di vista sociale che culturale», ha aggiunto Serena Morgagni, responsabile della direzione communication di Bper Banca.

Foto di Henry Be su Unsplash


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