Sport sociale
SocialOsa overlimits: il basket oltre ogni barriera
Si rinsalda la partnership tra la Fondazione Laureus Italia e Arca fondi sgr col progetto SocialOsa overlimits, squadra di pallacanestro formata da giovani con disabilità cognitive di diverso tipo
La pallacanestro può essere uno strumento per abbattere le barriere sociali e culturali: lo dimostra il progetto “SocialOsa overlimits”, la squadra di basket di giovani con disabilità cognitive, realizzato grazie alla partnership tra Fondazione Laureus Italia e Arca fondi sgr.
Quest’anno anche Daniele Cassioli, il più grande sciatore nautico paralimpico di tutti i tempi a livello internazionale, non ha fatto mancare il proprio contributo e ha preso parte alla giornata di avvio dell’iniziativa presso la palestra PalaPavoni, la casa degli allenamenti degli Overlimits in via Benigno Crespi 30 a Milano.
Il Campione paralimpico ha raccontato il proprio rapporto con la disabilità, sottolineando il potere dello sport nel cambiare la vita ai giovani affetti da difficoltà cognitive: «Nello sport il coinvolgimento emotivo gioca un ruolo fondamentale e aiuta le persone con disabilità a scoprire il proprio valore all’interno di dinamiche di gruppo. È importante per tutti iniziare a capire come ci si sente quando si pratica sport». E ha proseguito: «Con l’inclusione non possiamo più nasconderci ed è bello che qua ci siano tante persone che hanno voglia di farsi trovare ed emergere. Siamo sempre attratti da ciò che è simile a noi, ma in realtà impariamo da ciò che è diverso».
Oltre Daniele Cassioli, alla conferenza stampa che ha preceduto l’attività sul campo è intervenuta anche la direttrice di Fondazione Laureus Italia Daria Braga. «Laureus è un movimento nato su ispirazione di Nelson Mandela», ha affermato, «per contrastare le diseguaglianze e le discriminazioni attraverso il potere trasformativo dello sport. Alleanze strategiche come quella che ci unisce ad Arca Fondi sgr e al fantastico team di SocialOsa ci fanno sperimentare ogni giorno la felicità che è possibile portare nella vita di questi ragazzi e ragazze con disabilità, cambiando positivamente anche il mondo che sta loro intorno».
«Dallo scorso anno siamo al fianco di Laureus e SocialOsa per sostenere le ragazze e i ragazzi del progetto Overlimits», ha dichiarato Andrea Garino, responsabile servizio prodotti, comunicazione & marketing di Arca fondi sgr, «un’iniziativa che riflette appieno l’impegno di Arca Fondi sgr nel promuovere azioni capaci di generare un impatto concreto e duraturo. Questo evento è un’occasione preziosa per ribadire quanto sia fondamentale condividere e sostenere i valori di inclusione e pari opportunità, anche al di fuori del campo da gioco. Proprio per questo desidero ringraziare i colleghi che hanno deciso di partecipare, facendosi promotori di questa missione».
«In questa occasione abbiamo tutti condiviso lo stesso entusiasmo, passione, impegno e divertimento per una giornata speciale», ha concluso Alessandro Airoldi, presidente di SocialOsa. «I ragazzi SocialOsa Overlimits erano felici. Obiettivo raggiunto e grazie di cuore a Fondazione Laureus e Arca fondi sgr. Un ringraziamento particolare a Daniele Cassioli per averci ispirato con la sua storia».
Dopo aver rimarcato il ruolo dello sport nei processi di inclusione di migliaia di ragazze e ragazzi, gli Overlimits sono scesi in campo per condividere un pomeriggio di attività e gioco con i dipendenti di Arca fondi sgr e Fondazione Laureus Italia, vivendo così quel prezioso momento di scambio e crescitapersonale che è alla base del progetto SocialOsa. Nell’iniziativa, infatti, la pallacanestro diventa un’opportunità per socializzare e divertirsi tutti insieme, indipendentemente dalle proprie capacità sul rettangolo da gioco. Qua, non a caso, i giovani escono dalla dimensione della disabilità e vestono i panni degli sportivi: sviluppano le abilità motorie di base, aumentano le competenze comunicative, imparano a fare squadra e trascorrono momenti sereni e formativi con gli altri partecipanti. Il progetto SocialOsa Overlimits, nato nel 2005, coinvolge oltre 25 giovani tra i 15 e i 35 anni affetti da disabilità cognitive come autismo e sindrome di down, ma l’obiettivo condiviso con Fondazione Laureus Italia e Arca fondi sgr è continuare a far crescere l’iniziativa, per dare a sempre più giovani la possibilità di mettere lo sport al centro dei processi di abbattimento delle barriere sociali e culturali.
Foto fornite dall’ufficio stampa
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