OLYMPUS DIGITAL CAMERA

5 per mille

Abio: una presenza in corsia che fa la differenza

di Rossana Certini

Ogni giorno, 4mila volontari Abio trasformano l’ambiente ospedaliero in un luogo più sereno e a misura di bambino. Destinando il 5 per mille ad Abio si sostiene la formazione dei volontari, la distribuzione di kit ludici ai piccoli pazienti e la realizzazione di tanti progetti che accompagnano bambini e famiglie nel percorso di cura. Un gesto semplice che fa la differenza, proprio quando serve di più

«Eravamo appena arrivati in ospedale. Mio figlio, con la febbre alta, stretto a me in silenzio, aveva negli occhi tutta la sua paura. Io la mia. Poi è arrivata una volontaria Abio con un sorriso e un libro tra le mani. Ci ha chiesto se poteva restare un po’ con noi e, in pochi minuti, mio figlio ha riso e io ho ricominciato a respirare. In quel momento, grazie a lei, non eravamo più soli». Quella di mamma Laura è solo una delle tante testimonianze dei genitori che ogni giorno incontrano il sorriso dei volontari dell’Associazione per il Bambino in Ospedale – Abio, presenti in tutta Italia in più di 100 ospedali e quasi 200 reparti pediatrici di varie specializzazioni.

Prima di entrare in reparto, ogni volontario segue un percorso formativo che comprende una parte teorica, una selezione tramite attività di gruppo e un tirocinio di circa sei mesi, svolto in affiancamento a volontari già esperti. Ma la formazione non si esaurisce qui: prosegue nel tempo attraverso incontri, aggiornamenti e momenti di confronto con professionisti del settore.

Formazione attenta per un aiuto consapevole

Lo spiega bene il presidente Giuseppe Genduso: «Accanto a un bambino in ospedale non basta esserci, serve esserci nel modo giusto. È per questo che da sempre investiamo molte risorse nella formazione». E aggiunge: «Chi sceglie di destinare il proprio 5 per mille ad Abio, ci aiuta a organizzare più corsi e a migliorare la preparazione dei nostri volontari ma anche a realizzare e distribuire i kit d’accoglienza all’interno delle pediatrie: un dono pensato per dare il benvenuto ai bambini che arrivano in ospedale. All’interno, materiali ludici studiati per le diverse fasce d’età, con l’obiettivo di rendere la loro permanenza il più serena e giocosa possibile».

Chi sceglie di destinare il 5 per mille ad Abio, ci aiuta a organizzare più corsi e a migliorare la preparazione dei nostri volontari

Giuseppe Genduso, presidente Abio

Gli oltre 4 mila volontari distribuiti nelle 50 associazioni locali, coordinate dalla Fondazione Abio Italia, ogni giorno cercano di rendere più sereno possibile l’impatto del bambino e della sua famiglia con le strutture sanitarie. Anche grazie a chi sceglie di destinare il 5 per mille ad Abio, è possibile realizzare sempre nuovi progetti di accoglienza studiati e progettati per rispondere a diversi obiettivi legati anche alla tipologia di reparto in cui operano i volontari. Ci sono infatti, tra questi, percorsi finalizzati a ridurre il livello di stress nei bambini e nelle famiglie, trasformando l’esperienza dell’intervento chirurgico o di esami diagnostici invasivi in un momento quanto più possibile ludico e sereno.

Volontari Abio in ospedale (foto Bellesia)

Avere la possibilità di conoscere in anticipo l’ambiente ospedaliero e di interagire con i volontari ed il personale ospedaliero con percorsi, ad esempio attraverso dei video introduttivi pensati per i bambini o la lettura di una fiaba appositamente creata per accompagnarli in questo viaggio immaginario, sono strumenti straordinari per farli sentire accolti e accompagnati a misura di bambino.

Rendere l’ospedale un luogo vicino ai bisogni dei bambini

Abio si impegna ogni giorno, dal 1978, a rendere l’ospedale un luogo più vicino ai bisogni dei bambini e delle loro famiglie. Con il tempo l’attenzione dell’associazione si è rivolta, anche, agli adolescenti, sempre più presenti nei reparti pediatrici. Come spiega Genduso: «nell’età di transizione i bambini non sono tutti uguali: quando iniziamo a relazionarci con undicenni, dodicenni e ragazzi più grandi, servono competenze diverse, spesso anche molto complesse. Per questo, da un lato stiamo investendo importanti risorse economiche alla formazione per preparare i volontari ad accompagnare in modo efficace non solo i bambini ma anche gli adolescenti e i giovani adulti. Dall’altro, stiamo lavorando alla creazione di un Osservatorio permanente e condiviso sulla realtà dell’assistenza pediatrica».

Volontari Abio in ospedale (foto Bellesia)

L’Osservatorio, attualmente in fase di studio, avrebbe il compito di monitorare criticità e progressi nel garantire risposte adeguate ai nuovi bisogni e ai percorsi di cura già delineati nei dieci punti della Carta dei diritti dei bambini e degli adolescenti in ospedale, redatta nel 2008 da Fondazione Abio Italia insieme alla Società Italiana di Pediatria. Una carta importante, che però non viene ancora applicata in modo uniforme su tutto il territorio nazionale.

I volontari Abio sono formati per ascoltare, offrire supporto pratico, orientare all’interno dell’ospedale e prendersi cura del bambino nei momenti in cui i genitori non possono essere presenti

Giuseppe Genduso, presidente Abio

«Purtroppo in Italia i diritti dei bambini e degli adolescenti ricoverati non sono sempre pienamente garantiti», spiega ancora Genduso. «Basti pensare che almeno un terzo di loro non viene accolto in reparti adeguati alla loro età. In situazioni come queste, la presenza dei volontari Abio diventa ancora più preziosa. Siamo un punto di riferimento anche per le famiglie, perché quando un bambino si ammala, l’intera famiglia ne è coinvolta. I nostri volontari sono formati per ascoltare, offrire supporto pratico, orientare all’interno dell’ospedale e prendersi cura del bambino nei momenti in cui i genitori non possono essere presenti».

Volontari Abio in ospedale (foto Abio)

La vicinanza che fa la differenza

Anna è volontaria Abio da due anni e nel cuore porta un episodio: «In una stanza c’era un bambino che non voleva alzarsi dal letto. Era chiuso nel suo mondo, silenzioso. Mi sono seduta accanto a lui con una scatola di costruzioni e ho iniziato a montare qualcosa, senza dire una parola. Dopo un qualche minuto ha preso un pezzo e me l’ha passato. Nessuna parola, solo quel gesto. Insieme abbiamo costruito un razzo spaziale. Non servono grandi parole. A volte basta esserci, nel momento giusto e nel modo giusto. Entrare in punta di piedi, con delicatezza, e scoprire che anche un gioco può diventare un ponte per arrivare all’altro».

Destinare il 5 per mille ad Abio significa credere nel valore dei diritti dei bambini e nella possibilità di renderli concreti grazie alla presenza dei volontari in un numero sempre maggiore di ospedali.

Per destinare il 5 per mille a Fondazione Abio, metti la tua firma nel riquadro “sostegno degli Enti del Terzo Settore” e inserisci il codice fiscale 97384230153.

Vuoi accedere all'archivio di VITA?

Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.


La rivista dell’innovazione sociale.

Abbònati a VITA per leggere il magazine e accedere a contenuti
e funzionalità esclusive