Abusi, violenza domestica, bullismo e problemi legati alla salute mentale sono solo alcune delle nuove minacce, ai diritti di bambini e adolescenti, che si sommano a quelle storicamente affrontate dalla Fondazione Telefono Azzurro. Come spiega il presidente Ernesto Caffo, «oggi la società pone davanti ai più giovani sfide sempre più complesse, tanto che spesso neanche gli adulti, dai genitori alla scuola, riescono a proteggerli adeguatamente. Il mondo che li circonda è sempre più digitale: un ambiente che offre opportunità, ma anche rischi significativi. Per questo è fondamentale che noi adulti sappiamo dare risposte adeguate. Dobbiamo garantire che i diritti di bambini e ragazzi vengano affrontati con competenza, rigore scientifico e corretta informazione».
Gli operatori di Telefono Azzurro sono impegnati 24 ore su 24 nell’ascolto delle richieste d’aiuto che arrivano tramite la linea di emergenza, le chat, whatsapp, le app e i social network attivati dalla Fondazione. Dalle testimonianze dei bambini e degli adolescenti emerge con crescente preoccupazione quanto le insidie del mondo reale e digitale possano incidere, nel tempo sulla loro salute mentale e sul loro benessere psicofisico durante le delicate fasi della crescita. I rischi sono molteplici e spesso sottovalutati: dalla dipendenza da internet e dai videogiochi, al timore di restare disconnessi, fino a fenomeni come il cyberbullismo, l’esposizione continua a contenuti falsi o inappropriati e le sfide estreme diffuse online, capaci di compromettere profondamente l’equilibrio emotivo dei più giovani.
Destinare il 5 per mille a Telefono Azzurro significa contribuire concretamente a implementare le nostre attività di tutela dei diritti di bambini e adolescenti anche sul territorio
Ernesto Caffo, presidente Telefono Azzurro
«Ho un’ossessione per i video pornografici: ormai sento il bisogno di guardarli tutti i giorni», racconta Federica 16 anni, confidandosi con un operatore di Telefono Azzurro. Mentre Giulio scrive preoccupato: «Sono vittima di ricatti da parte di un individuo che possiede due mie foto intime, e al quale ho già dato 120 euro, sono in ansia che possa effettivamente mandarle ai miei contatti Instagram».
Dal 1987, anno in cui Sos Il Telefono Azzurro nasce a Bologna, ad oggi all’attività di ascolto attraverso le linee di ascolto la Fondazione ha affiancato un costante impegno sul territorio, grazie alle sedi operative e ai gruppi di volontari dislocati in molte città italiane. Ogni giorno queste realtà promuovono iniziative di prevenzione e sensibilizzazione per la tutela dei diritti dei minori.

Spiega il presidente Caffo: «La nostra volontà è sempre più quella di essere presenti in ogni regione, aprendo sedi locali per restare vicini ai ragazzi e offrire un supporto concreto a loro e alle loro famiglie, aiutandoli ad affrontare insieme le nuove sfide e i disagi che vivono. Per questo stiamo lavorando alla creazione di Centri Territoriali, con l’obiettivo di garantire una presenza capillare e un intervento mirato, capace di rispondere in modo efficace alle esigenze specifiche di ogni comunità, a tutela di bambini e adolescenti, italiani e stranieri. I nostri gruppi di volontariato operano attivamente nei loro territori, portando il proprio contributo nelle scuole, negli istituti penitenziari e attraverso campagne di sensibilizzazione, seguendo un modello condiviso di formazione e azione».
Centri Territoriali: una rete capillare per intercettare i ragazzi nei luoghi che frequentano
I volontari e gli operatori dei Centri Territoriali svolgono attività di formazione su temi fondamentali come la prevenzione e la sensibilizzazione contro il bullismo e il cyberbullismo, la sicurezza online, l’uso consapevole di internet e la cittadinanza digitale. Solo nell’ultimo anno, queste iniziative hanno coinvolto oltre 1.300 bambini, circa 300 insegnanti, raggiungendo oltre 70 classi con circa 100 laboratori e più di 200 interventi in aula.

«Abbiamo già centri attivi a Torino, Milano, Treviso, Firenze, Roma, Napoli, Palermo e Modena», spiega Caffo, «ma il nostro obiettivo è costruire una rete capillare su tutto il territorio nazionale». Un impegno importante che richiede un grosso investimento economico. Per questo il presidente Caffo sottolinea che «destinare il 5 per mille a Telefono Azzurro significa contribuire concretamente a implementare le nostre attività di tutela dei diritti di bambini e adolescenti anche sul territorio. I fondi del 5 per mille ci consento di implementare sempre più i nostri servizi rendendoli sempre più vicini ai ragazzi. La nostra priorità è intercettare i ragazzi in tutti gli ambiti e negli spazi che fruiscono quotidianamente».
Minori in carcere: Telefono Azzurro vi ascolta
Oltre ai luoghi del digitale e a quelli della scuola e del territorio, Telefono Azzurro è impegnato nella difesa dei diritti dei minori anche in carcere. Infatti, grazie alla collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia, dal 1993 Telefono Azzurro porta avanti il progetto “Bambini e carcere” per tutelare i minori con uno o entrambi i genitori detenuti. Coordinato a livello nazionale e gestito localmente da volontari formati e costantemente aggiornati, il progetto si articola in due azioni principali: “Nido/Icam”, rivolto ai bambini da 0 a 6 anni che vivono con le madri in carcere, promuove un ambiente adatto al loro sviluppo affettivo e psicofisico, attraverso attività educative e uscite sul territorio e “Ludoteca”, che crea spazi accoglienti all’interno degli istituti penitenziari per facilitare gli incontri tra i bambini e i familiari detenuti, contribuendo a mantenere viva la relazione affettiva in un contesto difficile. Sono oltre 10mila i bambini e i ragazzi seguiti grazie al progetto, attraverso la costante presenza dei volontari formati e preparati, in 18 carceri in tutta Italia.

Il valore della ricerca per difendere i diritti dei minori
Tutti i progetti di prevenzione e intervento di Telefono Azzurro si fondano sulle ricerche condotte dal Centro studi, ricerca e sviluppo della Fondazione che analizza in profondità le problematiche che riguardano i minori. In particolare, gli studi recenti evidenziano come la salute mentale dei bambini e degli adolescenti sia diventata una vera emergenza sociale, con un preoccupante aumento del disagio emotivo e psicologico. Per affrontare questa emergenza è fondamentale un supporto concreto e multidimensionale basato su un modello di psicopatologia dello sviluppo e sull’analisi dei fattori di rischio e protezione a livello individuale, relazionale e culturale.
I fondi del 5 per mille ci consento di implementare sempre più i nostri servizi. La nostra priorità è intercettare i ragazzi in tutti gli ambiti e negli spazi che fruiscono quotidianamente
Ernesto Caffo, presidente Telefono Azzurro
«Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per proseguire sulla strada dell’ascolto dei bisogni dei bambini. Basta un gesto semplice come una donazione e l’ascolto diventa azione», conclude Ernesto Caffo. «Scegliere Telefono Azzurro per il 5 per mille può fare la differenza, può contribuire a rendere più sereno il futuro di tutti quei bambini e ragazzi che avranno bisogno di aiuto per uscire dal buio del loro silenzio, paura, vergogna per gli abusi e violenze subite. Telefono Azzurro è in loro ascolto 24 ore su 24 ogni giorno dell’anno».
Per destinare il 5 per mille alla Fondazione Sos Il Telefono Azzurro Ets, metti la tua firma nel riquadro “sostegno degli Enti del Terzo Settore” e inserisci il codice fiscale 92012690373.
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