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Welfare regionale & Terzo settore

Tagli ai caregiver, pronti alla mobilitazione in Lombardia

Decine di associazioni manifesteranno a marzo sotto Palazzo Lombardia, se non riceveranno impegni sulla richiesta di proroga della attuazione del Piano nazionale non autosufficienza e sulla implementazione dei fondi regionali. Fortunato Nicoletti, associazione Nessuno è escluso: «Scenderemo in piazza per difendere i nostri diritti. Questi tagli avrebbero conseguenze devastanti sulle famiglie»

di Ilaria Dioguardi

Trentasette tra associazioni e federazioni sono pronte alla mobilitazione a marzo, sotto la sede della Giunta regionale. «Lo faremo se entro il 29 febbraio non arriveranno notizie rispetto alla modifica sostanziale della delibera 1669 approvata il 28 dicembre 2023», dice Fortunato Nicoletti, vice presidente dell’associazione Nessuno è escluso.

La delibera 1669 prevede una riduzione delle risorse destinate alle misure di assistenza indiretta, che rappresentano un sostegno essenziale per le famiglie e che sono finanziate con il Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza e con fondi regionali. «Dopo il respingimento della mozione che chiedeva l’annullamento dei tagli nel corso della seduta del consiglio regionale del 16 gennaio scorso e delle lettere che abbiamo inviato sia al Ministero delle politiche sociali che all’Assessorato regionale competente, noi associazioni che abbiamo sottoscritto il comunicato in cui lanciamo la mobilitazione non abbiamo ricevuto alcuna notizia», continua Nicoletti.

Conseguenze devastanti per le misure B1 e B2

«Aspettiamo al più presto rassicurazioni sulla richiesta di proroga della attuazione del Piano Nazionale non Autosufficienza e sull’implementazione dei fondi regionali, necessaria per annullare i tagli dei contributi per i caregiver. I fondi regionali consentirebbero di annullare i tagli medi dei contributi: del 32% per la misura B1, disabilità gravissima (con punte del 47%), e del 75% per la misura B2 (disabilità grave) per i caregiver, previsti dall’1 giugno 2024», prosegue. «Questi tagli avrebbero conseguenze devastanti sulla quotidianità delle famiglie».

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Tempi troppo stretti per i comuni

La Regione, con la Dgr. 1669, ha previsto una riduzione dei contributi ai caregiver, spostando quella quota di risorse sull’erogazione di servizi. L’aumento della quota percentuale del Fondo sull’assistenza diretta è previsto dal Piano Nazionale Non Autosufficienza 2022-2024: il Piano prevede che le regioni possano continuare ad erogare contributi monetari e assistenza indiretta con risorse proprie. «In cinque mesi è impossibile, per i comuni, costruire o implementare servizi che non ci sono o sono carenti. Ho una figlia disabile gravissima, con una malattia rara», dice Nicoletti. «In una famiglia come la mia il buono per i caregiver passerà, da giugno, da 900 a 700 euro. Secondo regione Lombardia dovrei andare a chiedere servizi sanitari, che al momento il comune non è in grado di offrire. Faccio un esempio: per le terapie Aba per le persone con autismo ci sono liste di attesa di due-tre anni con il servizio sanitario pubblico».

Un problema non solo “lombardo”

«In nessun punto del Piano è scritto che le regioni devono tagliare i contributi economici. Nessuna regione italiana ad oggi, oltre la Lombardia, ha “interpretato” i dettami del Piano in maniera tanto penalizzante per i caregiver familiari conviventi. Ma questo non è un problema lombardo, è un problema di tutte le regioni. Siamo preoccupati e siamo stufi di essere presi in giro. Per questo abbiamo annunciato la mobilitazione. Mi auguro che non succeda, ma se le cose non dovessero cambiare, da giugno la situazione per noi famiglie sarebbe molto problematica. Non so come faremo».

Servizi personalizzati

Le associazioni non chiedono solo che per il 2024 gli importi dei contributi ai caregiver non subiscano tagli. «Deve essere chiaro che noi vogliamo non solo fondi, ma anche servizi, che però siano personalizzati e non standardizzati per patologia, come sono oggi. Dietro le patologie ci sono le persone, i caregiver: il percorso deve essere partecipato. La costruzione dei servizi richiede un tempo molto lungo e deve essere costruita insieme alle associazioni», prosegue.

Aspettiamo al più presto rassicurazioni sulla richiesta di proroga della attuazione del Piano Nazionale non Autosufficienza e sull’implementazione dei fondi regionali, necessaria per annullare i tagli dei contributi per i caregiver

L’istituzione di un tavolo di lavoro

«Chiediamo anche l’istituzione di un tavolo di lavoro, con la necessaria presenza delle associazioni di familiari, affinché si possa costruire insieme un percorso che vada nella direzione della costruzione e implementazione dei Leps (Livelli essenziali delle prestazioni sociali, ndr), senza penalizzare l’assistenza indiretta che deve rimanere un punto fermo. Non ci accontenteremo di soluzioni temporanee e non condivise. Chiediamo l’implementazione del Fondo Nazionale, che oggi non è sufficiente, anche per permettere alle regioni di fornire contributi adeguati alle esigenze delle famiglie. Oggi c’è il rischio che i servizi offerti cambiano da regione a regione».

Una lettera al governo

Le associazioni chiedono una proroga del Piano Nazionale non Autosufficienza anche con una lettera che hanno inviato: al ministro delle Politiche sociali Marina Calderone, al ministro delle Disabilità Alessandra Locatelli, al Ministro della Salute Orazio Schillaci e al presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni.

“Legati” all’amore dei propri cari

Nicoletti mi spiega l’immagine qui sopra, con le mani legate da un nastro rosso, usato in una passata manifestazione. «Noi caregiver senza adeguati supporti siamo “legati”, non liberi di svolgere una vita come gli altri. Ma abbiamo usato il nastro rosso perché, ogni giorno, siamo “legati” all’amore dei nostri cari che assistiamo».

Associazioni che hanno sottoscritto il comunicato:
Abilità diverse Aps
A.L.I.S. Associazione Lodigiana per l’inclusione sociale ODV
Alleanza Malattie Rare
AMIP Associazione malati di ipertensione polmonare
ANFFAS APS sez. Sondrio
ASD Studio Danza
Autismando ATS Brescia
Associazione AIBWS
Associazione ConSlancio Onlus
Associazione Coordinamento Familiari CDD Milano
Associazione Famiglie LGS Italia
Associazione Genitori Tosti i tut   ti i P osti
Associazione Il sogno di Ele
Associazione Io sto con Simone Onlus
Associazione ISAV ODV ETS
Associazione Neurofibromatosi   ANF ODV
Associazione Un Ponte nella Vita
Aurora nell’ Autismo Aps
Confad Coordinamento nazionale famiglie con disabilità
Debra Italia ETS
Famiglie Sma Aps Ets
FIRST Federazione Italiana rete tutela e sostegno – già Rete dei 65 movimenti
Fondazione CondiVivere
Fondazione REB ETS
Gabry Little Hero ODV
Gruppo Fuori dalle Bolle
I ragazzi di Robin​
Insieme per un sorriso Onlus Gavardo
Molirari Onlus
Mondo Charge
Oltre Ugualmente Artisti
Nessuno è Escluso ODV
Pastello Bianco Aps
Salvatore Usala Viva la vita Sard. Odv Sla
Sapso – Sanità privata sostenibile Aps
UILDM  Nazionale (63 sezioni)
Uniti per l’Autismo

Alcuni articoli di VITA per approfondire:
Tagli ai caregiver in Lombardia: i Comuni ammettono che i servizi non sono pronti
Lombardia e non autosufficienza, nuova lettera delle associazioni
Disabilità: la famiglia da sola non basta
Disabilità: niente retromarce sul welfare di servizi

Foto di apertura di Josh Appel su Unsplash. Altre foto per gentile concessione dell’associazione Nessuno è escluso


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