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Animali

Toscana, continua l’impegno dell’unità d’emergenza Lav 

Fin dalle prime ore dopo l’alluvione che ha colpito l’area fiorentina i volontari della Lega anti vivisezione si sono mossi per salvare più animali possibile e dare supporto a famiglie sfollate con i loro pet. In prima fila gli attivisti della Lav di Prato

di Antonietta Nembri

L’impegno di Lav nel soccorso agli animali colpiti dalle piogge torrenziali e dagli allagamenti in Toscana continua.  Fin dalla prima notte dell’emergenza era al lavoro per prestare soccorso a tutti quegli animali che rischiano la vita a causa del maltempo l’Unità di emergenza Lav,  grazie alla tempestiva operatività degli attivisti di Lega anti vivisezione di Prato.  

Le pratiche di mappatura per intervenire a supporto delle famiglie e delle realtà con animali sono state avviate fin dalla notte tra giovedì 2 e venerdì 3 novembre. L’Unità di emergenza della Lav si è messa anche a disposizione di Protezione Civile regionale e comunale, Corpo forestale toscano, Vigili del Fuoco e Carabinieri.  

È presente anche l’ambulanza veterinaria Lav prontamente rifornita di materiale sanitario-veterinario, supportata dal pick-up per raggiungere le situazioni più difficili.   

I più a rischio gli animali tenuti a catena

«Queste emergenze colpiscono principalmente tutti quegli animali che vivono in rifugi, allevamenti, canili e gattili, ma coinvolgono anche gli animali selvatici, che non sempre riescono a mettersi in salvo da intemperie così violente. Inoltre, il nostro pensiero va a tutti quegli animali tenuti a catena o rimasti all’interno di stalle, case, o garage» afferma Beatrice Rezzaghi, responsabile Unità di Emergenza Lav. 

«Mettiamo a disposizione della collettività la nostra elevata esperienza ad intervenire in situazioni di emergenza e calamità per salvare quanti più animali possibile, noi come sempre ce la metteremo tutta», ha concluso Rezzaghi. 

Un pony salvato dalle acque in Toscana

Al momento sono stati portati in salvo dall’Unità di emergenza Lav 28 tra conigli, pappagalli e cavie, 3 pecore in ipotermia, 4 cani, un pony e una tartaruga con guscio spaccato. 

Animali affamati

Inoltre, nello stesso luogo dove è stato recuperato nei giorni scorsi il gallo nero (Poggio a Caiano), c’erano ancora 2 galline e 2 faraone rimaste sui tetti o sui trespoli della struttura allagata. L’Unità d’Emergenza Lav ha comprato delle mute per rendere più agevole l’arrivo sul luogo.

«Siamo riusciti in poco tempo a recuperarli tutti e quattro. Gli animali non mangiavano da ormai tre giorni e quando li abbiamo portati in stallo si sono fiondati sul cibo. Abbiamo anche rifornito di cibo per volatili un punto rialzato per il passaggio di alcune oche libere e in grado di spostarsi dall’allevamento» raccontano alla Lav.

Le pecore in ipotermia soccorse

E proseguono: «Nel pomeriggio ci è arrivata una segnalazione di cani e altre galline bloccate in alcuni campi verso Campi Bisenzio. Ci siamo mossi su due fronti, un team via terra mentre il secondo monitorava dall’alto con un drone termico. Purtroppo, i cani c’erano ma non più in vita, così come diversi altri animali. Nello specifico i cani, presumibilmente utilizzati per la caccia, erano chiusi in box al momento dell’alluvione e nessuno è andato ad aprire. Dopo questo monitoraggio siamo tornati indietro e siamo riusciti a recuperare l’unica gallina rimasta viva in quel campo. Anche lei si era riparata ai trespoli della voliera, anche lei affamatissima».

Durante questa seconda operazione – si legge in una nota – la seconda squadra è tornata alla ricerca di conigli feriti. I volontari della sede di Lav Prato sono riusciti a recuperarne due conigli, di cui uno con una zampa rotta. Adesso seguiranno le cure necessarie per rimettersi in sesto.

Nell’immagine in apertura un momento dei soccorsi – Le foto sono di Morabito/Lav


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