Giornata dell'ambiente

Ue, in bilico Life il programma che difende la natura

Biodiversità, clima, economia circolare, transizione ecologica: Life è il programma europeo che più di altri risponde direttamente agli obiettivi del Green Deal. In questi mesi, la Commissione Ue sta mettendo a punto il nuovo quadro finanziario pluriennale 2028 - 2034. Le associazioni ecologiste temono che il programma Life venga depotenziato. Già adesso il budget dedicato all'ambiente è molto ridotto. Wwf, Legambiente e Lipu raccontano alcuni dei risultati raggiunti in questi anni grazie ai fondi Ue

di Elisa Cozzarini

È nato trentatré anni fa e, da allora, ha contribuito a finanziare oltre seimila progetti in tutta l’Unione europea e Paesi terzi, con circa 8 miliardi di euro: il programma Life è il principale strumento finanziario dedicato all’ambiente dell’Ue. Risponde direttamente agli obiettivi del Green deal. Per il periodo tra il 2021 e il 2027, la dotazione finanziaria è di oltre 5,4 miliardi di euro, ripartita tra i sottoprogrammi: Natura e biodiversità, Economia circolare e qualità della vita, Mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici e Transizione all’energia pulita. Per fare un confronto, nel solo 2024 alla Politica agricola comune – Pac sono stati destinati 53,8 miliardi di euro.

In questi mesi, la Commissione sta definendo il nuovo quadro finanziario pluriennale dell’Ue 2028 – 2034 (Multiannual financial framework – Mff). Le associazioni ambientaliste temono che Life venga depotenziato. In base a quanto è trapelato, infatti, il programma non è menzionato in modo specifico. Sembra che il suo destino sia quello di essere diluito sotto il grande capitolo della Transizione ecologica e Decarbonizzazione, nell’ambito dei fondi destinati alla Competitività, uno dei tre pilastri del nuovo quadro finanziario. Ecco perché le ong ambientaliste della rete Eeb – European environmental bureau hanno lanciato in questi giorni una campagna per far conoscere l’importanza del programma Life all’opinione pubblica.

Chi sono i beneficiari del Life

A beneficiare di questo programma non sono solo le ong. Enti pubblici come Regioni, Comuni, Parchi, e privati, sono tra i soggetti che utilizzano i fondi Life per intervenire a favore dell’ambiente. «Parliamo di progetti molto complessi, che devono superare lo scoglio della competizione tra i Paesi europei. Solo i migliori vengono finanziati», commenta Gianluca Catullo, responsabile specie e habitat del Wwf Italia. «Quando si opera in campo ambientale, per ottenere risultati serve tempo: per questo Life finanzia progetti quinquennali, con budget complessivo dai due milioni di euro in su. Parliamo di cifre irrisorie rispetto a quanto si spende per riparare i danni della crisi ecologica. Servirebbe un incremento dei fondi, a vantaggio di tutti i beneficiari, non solo delle associazioni».

Secondo quanto scrive il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, in Italia «il programma ha riscosso un notevole successo». Sono stati 979 i progetti finanziati dall’avvio nel 1992, per 1,7 miliardi di euro, di cui 871,5 milioni di cofinanziamento europeo. Di questi, meno del 9% vedono finanziamenti alle ong. A oggi, il Wwf Italia ha preso parte a 44 progetti Life: 15 sono stati coordinati direttamente dall’associazione. Ai rimanenti 29 ha aderito come partner. Il 45° progetto partirà a settembre. Legambiente, negli ultimi quindici anni, ha partecipato come partner a 25 progetti Life e ad altri sei come capofila. La Lega italiana per la protezione degli uccelli – Lipu, dal 2011 è stata beneficiaria di un totale di 12 progetti, con ruolo di capofila per quattro di questi.

Progetto Life Tib, foto di Marco Tessaro per Lipu

Convivenza tra uomo e natura

«Life è lo strumento più adatto per investire nella tutela della biodiversità. Sono molti i risultati ottenuti in questi anni di attività», continua Catullo. «È migliorato lo stato di conservazione di specie minacciate, come l’aquila di Bonelli e di grandi carnivori tra cui lupo e orso. È stato rafforzato il sistema delle aree protette. Sono stati fatti interventi di ripristino ambientale di habitat di interesse comunitario. Si è lavorato su temi innovativi come quello dei pagamenti dei servizi ecosistemici e del private land conservation, cioè la conservazione attraverso aree di proprietà privata. Si è lavorato anche sul fronte della comunicazione, migliorando le conoscenze e la sensibilità del grande pubblico rispetto al tema della conservazione della biodiversità. E molto altro».

Tra i progetti portati avanti dal Wwf, Life Arcprom si è distinto per la capacità di ingaggiare le comunità locali del Parco Nazionale della Majella nella messa a punto di un marchio bear-friendly dedicato all’orso marsicano, una sottospecie di orso bruno endemica dell’Italia centrale. I produttori locali, ad esempio gli apicoltori, che lavorano per una convivenza pacifica con il plantigrado possono usare il marchio sui prodotti realizzati nelle terre degli orsi.

Lo sguardo verso il mare

Ambiente, economia circolare e innovazione tecnologica sono al centro di uno tra i progetti più riusciti di Legambiente: grazie a Life Muscles, ancora in corso, è nato il primo impianto mobile di riciclo delle calze per l’allevamento dei mitili in Europa. L’impianto ha già trattato 35 tonnellate di retine usate, di cui circa 8,5 tonnellate (560 km) sono state trasformate in nuove reti. Di queste, 400 kg (circa 30 km) sono già state riposizionate in mare, nel Nord del Gargano. 

E guarda ancora verso il mare, Life Delfi, con capofila l’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Consiglio nazionale delle ricerche, Cnr – Irbim, e Legambiente come partner. L’obiettivo è ridurre le interazioni tra delfini e pescatori, pericolose ed economicamente gravose. Le catture accidentali nelle aree di progetto si sono dimezzate grazie all’uso dei dissuasori acustici, durante la pesca con reti da posta, senza penalizzare la cattura del pescato. Inoltre, grazie alla collaborazione con l’Università politecnica delle Marche, sono stati messi a punto nuovi e più efficaci dispositivi in grado di percepire la presenza di delfini in ambiente marino, attraverso l’analisi delle loro emissioni acustiche. I nuovi sistemi, grazie all’intelligenza artificiale, si attivano solo in caso di reale presenza dei delfini, riducendo al minimo l’impatto acustico nell’ambiente marino.

Nel Parco nazionale delle Cinque Terre, grazie a un progetto Life, Legambiente ha contribuito a realizzare il primo Piano di adattamento ai cambiamenti climatici per un’area protetta italiana, il Parco delle Cinque terre, scritto con la collaborazione del Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici. Sono stati recuperati oltre sei ettari di muri a secco: così un’antica tecnologia è diventata una risposta efficace agli impatti del riscaldamento globale. Il Piano di adattamento è un modello cui ispirarsi per gestire aree ricche di biodiversità e patrimonio culturale, caratterizzate da agricoltura, pesca, turismo. 

Giovani volontari del progetto Life Choona di Lipu

Dalla parte degli uccelli

Nei suoi progetti, la Lipu si è concentrata in particolare sulla promozione del volontariato, sulla valorizzazione delle connessioni ecologiche e delle aree protette, e sull’impegno contro i crimini ambientali. Con il Life Choona portato all’attivazione di oltre trecento giovani tra i 18 e i 30 anni, appartenenti al Corpo europeo di solidarietà, per la sorveglianza di alcune specie di uccelli come la cicogna bianca, il fratino, l’albanella minore e il grillaio, in dieci regioni italiane. Nella provincia di Varese, Life Tib ha coinvolto 50 Comuni per tutelare e, dove possibile, ripristinare il corridoio ecologico tra il Parco di Campo dei Fiori e il Parco del Ticino: indispensabile anello di congiunzione tra le Alpi, la Pianura Padana, gli Appennini e il Mediterraneo. In quattro anni, sono stati realizzati quattordici sottopassi stradali per piccoli mammiferi e anfibi, cinque passaggi faunistici lungo corsi d’acqua, dieci aree umide, 2.250 interventi in ambito boschivo. Inoltre sono stati messi in sicurezza, per gli uccelli, cinquecento metri di linea elettrica, in un’importante area di passaggio migratorio e sono stati realizzati cinquecento metri di muretti a secco per anfibi e rettili.

Progetto Life Gestire 2020: messa in sicurezza contro le folgorazioni degli uccelli per Lipu

Molti progetti Life hanno dimensione internazionale. È il caso di Against Bird Crime,promosso da BirdLife Europe e realizzato anche in Grecia, Cipro e Croazia, per ottenere una riduzione significativa delle uccisioni, catture e prelievi illegali di uccelli nell’Unione europea e nella regione mediterranea. Le guardie venatorie della Lipu, in collaborazione con i carabinieri forestali di Roma, hanno condotto la campagna Recall, contro l’utilizzo di richiami elettronici nella caccia illegale. Sono stati denunciati 71 bracconieri, sequestrati 39 fucili e 37 richiami. La Lipu ha anche promosso la petizione #StopBracconaggio, che ha raccolto 180 mila firme. Un impegno che non si ferma con il progetto, ma continua a livello parlamentare perché il tema del bracconaggio e delle norme utili a contrastarlo venga messo nelle agende politiche e faccia parte di proposte di legge.

Nella foto in apertura la Palude Brabbia, al centro del progetto Life Tib, foto di Marco Tessaro per Lipu

Vuoi accedere all'archivio di VITA?

Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.