Welfare

Autismo, le “Ali in tasca” di Simone contro le differenze

Simone Maghernino è un ragazzo con autismo di 22 anni. Vive a San Severo ed ha realizzato il suo sogno: quello di cantare. Ha registrato il brano “Ali in tasca”, scritto da sua mamma Luisa, disponibile sulle piattaforme musicali digitali

di Emiliano Moccia

«Ora ascolta, ti dico chi sono. Un ragazzo che sogna. Che ha voglia di fare, di stare. Ha voglia di essere. Di vivere la vita che mi è stata data. A testa alta sì, proprio come te». Simone Maghernino canta con passione e forza. Perché con la sua canzone “Ali in tasca” vuole lanciare un messaggio ben preciso: «Possiamo essere stelle, ripulire il cielo. Abbattere gli ostacoli, accogliere le differenze, Siamo diversi sì, ma entrambi anima ed emozioni». Gli ostacoli che Simone tocca nel suo brano quelli legati all’indifferenza, alla difficoltà per alcuni di accettare le differenze, come la disabilità. Simone, infatti, è un ragazzo con autismo di 22 anni. Vive a San Severo, in provincia di Foggia, e attraverso la canzone scritta dalla mamma Luisa prova a rovesciare l’immagine stereotipata che troppo spesso è legata alle persone con disabilità. Per questo, Simone invita a «non fermarti a ciò che non so fare, guarda tutto quel che ho».

Il brano è stato registrato qualche settimana fa e adesso “Ali in tasca” è disponibile nelle varie piattaforme digitali come Spotify, Amazon ed Apple Music. Un successo meritato per il giovane Simone che con tenacia ed impegno sta cercando di realizzare il suo sogno, ispirandosi ai suoi artisti preferiti: Jovanotti, Nek, Vasco Rossi. «In casa si respira aria di festa, finalmente ho visto il viso di mio figlio illuminarsi con un sorriso meraviglioso, fatto di fierezza, autostima e soddisfazione» ha detto la mamma Luisa Sordillo, autrice del testo. Il successo di “Ali in tasca” non ha trovato impreparato il ventiduenne che con slancio si è già esibito in diverse occasioni davanti al pubblico: alla Festa patronale della Madonna del Soccorso di San Severo, in occasione della premiazione del Campionato nazionale WTKA, nel corso di una manifestazione sulla disabilità. Non solo. La canzone sta diventando materia disciplinare usata dalle insegnanti delle scuole per farla ascoltare agli alunni e riflettere con loro sul tema della disabilità, con la finalità di abbattere pregiudizi e favorire processi di inclusione.

La mamma Luisa, dunque, si augura che il lavoro che sta svolgendo suo figlio «sia d’esempio per tutti i ragazzi che credono di non potercela fare, per tutti quelli che pensano che la disabilità sia sinonimo di assenza di abilità, per tutti coloro che guardano ancora questi splendidi ragazzi con occhi di commiserazione e di pena, per tutti quelli che ancora, per propria negligenza, non sanno, non conoscono, non immaginano. Simone, con impegno e determinazione, superando le sue innegabili difficoltà ha realizzato un suo grande sogno, dimostrando che se la società mette a disposizione delle opportunità la vita può riservare sorprese belle per tutti».

Un merito particolare in questo cammino musicale che sta compiendo l’artista va riconosciuto anche a Ilario de Angelis, cantautore e autore della musica, ed Edgardo Caputo dello studio di registrazione Edrecords, perché sin dal primo momento si sono messi a disposizione del progetto dando fiducia a Simone, alla sua voce e al suo sogno di volare con le “Ali in tasca”.

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